Chi ha visto il film saprà la storia. Lui non può avere una vita “normale” perchè al posto delle mani ha delle lame taglienti e invece di dispensare carezze, rischia di rifilare rasoiate alle persone che gli sono più care, per cui si chiude in se stesso e rifiuta qualsiasi relazione con gli altri. Ecco…..io sono come lui. Solo che i danni non li faccio con le mani ma con le parole, quelle dette e quelle scritte. A volte riesco ad essere terribilmente feroce anche con persone a cui tengo (se non ci tenessi non mi porrei il problema). Lo faccio in maniera più o meno inconsapevole, ma lo faccio. Per carità, non cado nel turpiloquio o nel greve, ma utilizzo parole o faccio cose che feriscono terribilmente persone a me care e che non se lo meriterebbero. Io non sono stato sempre così, tanto più che io mi sono definito (e continuo erroneamente a definirmi) uno troppo buono. Lo sono stato per i mie primi 40 anni. Se mi aggredivano porgevo l’altra guancia, se c’era un conflitto deponevo per primo le armi. Poi sono cambiato. Probabilmente l’ho fatto nel momento in cui sono entrato in questo condominio, prima come delfino e poi come gatto, ma qui ho acquistato una “pericolosa” consapevolezza del mio valore. Sono diventato meno tollerante e meno accondiscendente e ho incominciato a “tirarmela”. Sulla mia vita privata gli effetti sono stati devastanti. Non lo avessi fatto forse questa mattina avrei accompagnato io mio figlio a scuola. Forse però questo è il prezzo da pagare per vivere e non per sopravvivere. Io oggi vivo. Le emozioni che provo, siano esser positive o negative, sono 100 volte più intense rispetto a quelle della mia vita precedente. Mi relaziono di più con gli altri. Ho eliminato l’orso che era in me. Però ci sono effetti collaterali…..le mani di forbice. Di solito quando accade riesco ad esserne consapevole dopo qualche giorno e a tentare di rimediare, ma ormai il danno è fatto. Le ferite ci sono, possono magari guarire ma le cicatrici rimangono. La verità è che non sono la “bella” persona che spesso descrivo in queste pagine. Qui disegno solo la parte di me migliore. Una persona che mi sta molto a cuore, molto schiettamente mi definisce “bastardo”. Mi sa che ha ragione. Qualcuno ha della cenere da darmi?
Edward mani di forbice
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Cenere NO..ma parole si…che le lacrime siano poche e condivise, che l’ allegria sia sempre presente, celebrata e ricordata, sia per me che per TE..!
..e che la tua prossima giornata, come quelle a venire, sia piena di strade da percorrere e di mete da raggiungere, peró la cosa importante é che conservi come tesoro i ricordi belli che la vita ti ha regalato e che il perdono e la comprensione superino l’ amarezza e le incomprensioni…;-))
Le mete da raggiungere ci sono, sono le strade che sono piene di buchi….
io vedo solo un uomo buono come ce ne sono pochi pieno di graffi, procurati da altri, e da se stesso, il graffio forte te lo hanno procurato strumentalizzando tuo figlio, vedi invece l’ amore che c’è in te perchè ne hai tanto !
grazie nuvola…..e buona scalata.
Non sei un bastardo…ma uno che ha un cuore…nel bene e nel male
ultimamente più nel male però…..
ho letto e riletto zio, ma ti conosco poco e non mi sento di commentare. Quello che ho letto fino a ieri a me piaceva e molto…
tornerò a riscriverlo…..prima o poi
Bisogna vivere non sopravvivere..A volte sono le situazioni che ci portano a comportarci in maniera diversa da quella in cui normalmente faremo….Tu sei una buona persona e lo dimostra il fatto che sei consapevole di ciò e ne parli…..Forse dovresti fare più attenzione alle cicatrici passate…che servono per non dimenticare…..
Ma chi sopravvive, così come chi è ignorante (nel senso che ignora), forse non è più felice nella sua inconsapevolezza e nella sua scarsa ambizione?
Anche io ti conosco poco, però appartengo alla categoria dei “buoni” che quando si stancano di essere trattati male e di farsi mettere i piedi in testa reagiscono male, e feriscono con l’unica arma che sono capaci di utilizzare: le parole. Questo naturalmente comporta delle conseguenze, ma fa parte della vita. Incassare è troppo facile, si deve reagire, si deve fare ciò che ci fa star meglio. E se qualcuno usa la definizione “bastardo”, si ponga la domanda su quale motivo ha spinto l’altro a reagire così, perché quando avvengono gl scossoni le cause ci sono sempre…
forse si, ma forse ci sono quelli che pagano (ingiustamente) per errori che hanno causato altri. Chi mi ha dato del bastardo forse è tra quelli
gatto sei un mito! troppo spesso al pc vestiamo panni comodi ma che non ci rappresentano totalmente. tutti noi abbiamo un “lato oscuro”, non siiamo solo carini e coccolosi, siamo anche grandi bastardi. questo e’ l’essere umano e riconoscere i ns limiti ci differenzia dagli stolti.
questo non e’ un alibi ma una spinta a migliorare.
adesso sei ancora di piu’ un mio mito
grazie Sandra. E’ un gran bel complimento e concordo su di te sulla spinta a migliorare.
prima o poi ci si stanca di porgere l’altra guancia….
e’ successo anche a me…..ma con questo non vuol dire che sei un bastardo…..per me sei un bella persona …….
buon weekend…..Ade
Anch’io ti conosco poco, ma posso dirti che per i miei primi 25 anni sono stata la persona più mite di questo mondo, poi mio padre, per motivi di lavoro, ha iniziato a darmi vita maledetta e a distruggere la mia figura di figlia e persona, e piano piano ho sviluppato una rabbia e un rancore che mai avevo provato prima, ora a volte divento tagliente e “bastarda” con le parole, anche con mio marito, e questo lo odio. Non so se è un bene o un male, essere così, ma penso che l’importante è essere una bella persona, che qualche volta può inciampare, l’importante poi è riconoscere l’errore, anche se spesso è troppo tardi..ma almeno questo ci fa capire che abbiamo una coscienza…buona settimana!