Ci sono giorni in cui ti accorgi di quanto sia pesante parlare, pensare agire….da capo. Ci sono giorni in cui tizio dice che è rosso e caio dice che è blu, e tu vorresti dire nero perchè tanto va bene su tutto ma non puoi. Ci sono giorni in cui prendi delle decisioni che faranno felici alcuni e faranno incazzare gli altri, ma che in ogni caso avranno ripercussione su chi lavora con te. Ci sono poi giorni in cui devi comunicarlo loro e spiegargli le ragioni della tua scelta usando tatto ma senza prenderli in giro, dicendo alcune cose e tacendone delle altre. Ci sono poi giorni in cui, quando tutti sanno tutto, improvvisamente vengono messe a nudo le debolezze della tua idea e quella che era fino a quel momento la tua ferma convinzione viene minata dal beneficio del dubbio……ma ormai è tardi. Ci sono giorni in cui ti aspetti aiuto da chi pensi sia stato premiato e invece ti tocca ascoltare e ribattere tutti i suoi di dubbi e a cui ti ritrovi a dare delle risposte in maniera cazzuta……un po’ da capo insomma. Ci sono giorni in cui ti chiedi se ne vale la pena e invidi Obelix che ha quel chioschietto di piadine a San Lazzaro. In realtà anche lui avrà i suoi cazzi con l’affitto, il commercialista e il fornitore di affettato, ma ai tuoi occhi (erroneamente) sembrano problemi così piccoli rispetto ai tuoi…… Ci sono giorni in cui ti rendi conto di come gli altri ti vedano come il capitano della nave e stiano tutti li ad aspettare che tu dica, sappia, riconosca ciò che meglio e dove indirizzare il timone per arrivare a destinazione… e poi rifletti sul fatto che Cristoforo Colombo ha avuto solo un gran culo, perchè se non trovava le americhe cercando le indie, sarebbe morto impiccato sull’albero maestro……. Ci sono giorni in cui ringrazi il cielo che non ci sia nessuno ad aspettarti a casa, perchè stasera saresti stato di pessima compagnia.
Archivi del mese: aprile 2010
ci sono giorni
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il nervosismo…..
Forse io sarò un pò nervoso, ma la signora che faceva il servizio bar in mensa ieri lo era di sicuro ancor di più. Questo è uno dei due caffè che io e il mio collega ci siamo visti servire. Ci siamo guardati in faccia e….
- (io) non penserai mica che la beva io questa schifezza?
- (lui) va bene che sei il capo, ma almeno bim bum bam
- (io) ok dispari….biim buum bam…..4 e 3 7, …alè te lo cucchi tu.
Inutile dire la reazione di chi ha assistito alla scena……..
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il ritorno del gatto
Giovedì scorso: Non voglio parlare dell’alzataccia per prendere il volo per Parigi. Non voglio neanche parlare del negozio fighissimo che ho scoperto vicino all’ufficio nella mezz’ora di tempo che avevo prima del primo appuntamento. Della presentazione che ho fatto ai miei colleghi d’oltralpe nemmeno, ne tantomeno del fatto che io l’abbia fatta in inglese e loro per un’ora e mezza mi avessero rivolte fatto domande rigorosamente in francese. Il tassista logorroico poi meriterebbe un post “ad hoc”, ma non oggi. E del vulcano? Beh, qui già potremmo entrare nel merito delle avventure del gatto maldestro, anche se per una volta sono riuscito a prendere l’ultimo volo per l’Italia prima che chiudessero l’aeroporto di Parigi……E’ che proprio mentre entravo nella storia come uno degli ultimi italiani a rientrare in patria sfuggendo alla nube islandese, ho avuto modo di perdermi tra le righe di in un libro. E’ un giallo. Uno dei tanti che ormai, dopo la trilogia di Stieg Larsson hanno sdoganato il genere giallo svedese. Non voglio però raccontarvi la trama, ma vi basti sapere che ormai è più di un mese che me lo trascino stancamente nella mia fedelissima valigetta, e ciò è segno che la trama non mi fa passare le notti insonni per poterne leggere le pagine. E’ che ho il brutto difetto di voler finire tutto ciò che inizio a leggere e ho deciso di farlo anche con questa autrice che come da copione ha la K e la dieresi nel suo cognome. Ma quando la protagonista, una donna ormai non più ragazzina che quando descrive l’incontro con un poliziotto che indaga nell’omicidio, avvenuto a casa sua con una cena a base di maiale in crosta e due bottiglia di vino scolate dice testualmente: “La seconda volta andò decisamente meglio, e la terza risultò del tutto accettabile. La quarta andò molto bene, la quinta fu fantastica” ….beh cara
Camilla Läckberg
va a ciapà i ratt, perchè la voglia di non sapere chi cavolo ha ammazzato Alex sale fortissima. PS: la pausa è servita. Vi ringrazio tutti di cuore, veramente…… soprattutto te.
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arrivederci
Ciao, ho deciso, mi prendo una vacanza. Si una pausa da questo blog e da Mydj. Questa community infatti, in più di due anni, mi ha dato tanto, ma allo stesso tempo tanto mi ha tolto. Ora preferisco prendermi una pausa perchè sento che, andare avanti così, senza soluzione di continuità, potrebbe farmi perdere ancora qualcosa a cui tengo molto. Spero che con una pausa di riflessione, le cose vadano un po’ meglio. Tornerò comunque, magari fra qualche giorno, magari fra qualche settimana o chissà…. Mi scuso in anticipo inoltre con tutti coloro che mi scriveranno e a cui NON risponderò. Non abbiatene a male………Un abbraccio dal Gattosylvestro
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Che settimana……
Ho trascorso una settimana che, a prescindere da altri aspetti miei personali, non posso che definire bellissima. Le vacanze di Pasqua abbinate con le elezioni hanno permesso al cucciolo di stare una settimana solo qui con me. Di giorno coi nonni e alla sera a fare baldoria col papà. Riaverlo in giro per casa con il tipico disordine di chi ha bambini in giro mi ha fatto star bene. Anche riprendere certe vecchie abitudini, preparare la cena per lui, il guardaroba alla mattina, il bagnetto con annessa doccia per il papà, il latte la sera prima di dormire, il lusso di qualche mezz’ora in più rubata al sonno in favore di un cartone in più. Tutto bello. Stavamo benissimo e ce la siamo spassata. Inoltre anche i miei a vederlo gironzolare durante il giorno per casa sembravano rinati…sfiniti ma ringiovaniti. Ha finalmente preso sicurezza con la bici dopo i primi timidi tentativi di fine estate. Mi ha massacrato ripetutamente a memory (ma con me in effetti ha vita facile). Ha gufato con me in occasione della partita dell’Inter tifando rigorosamente per il ChelsikappaA. La notte ha dormito nel lettino della sua cameretta (quella con il razzo e le stelle da lui pitturati) salvo poi prendere l’abitudine di alzarsi nel buio per venire a svegliarmi di soprassalto, con lui a due centimetri dalla mia faccia, per chiedermi “Papà, l’acqua perchè ho sete”. L’altra notte poi è arrivato verso le 3 col solo scopo di darmi un bacio sulla guancia e tornarsene a dormire. Come si fa a non gongolare davanti a gesti come questi. Ovvio che poi verso mattina gli permettevo di intrufolarsi nel lettone, ma non lo facevo per lui, lo facevo per me. Ieri l’ho anche portato, orgogliosamente da solo, dopo le mille raccomandazioni di mia moglie, dalla pediatra storica per una visita di controllo, con puntuale rapporto telefonico al generale mamma la sera tornati a casa. Per carità, abbiamo avuto anche noi i nostri momenti di “conflitto”. D’altronde non è che con papà si può fare tutto. E’ vero però che sta acquistando sempre più carattere. Ad esempio l’altra sera, mentre eravamo dai miei, dopo l’ennesima sgridata (quel giorno era particolarmente esuberante) mi ha “convocato” in bagno per un confronto a porte chiuse dicendomi risentito “Papà, non puoi sgridarmi così solo per una stupidata del genere” ….e aveva anche ragione. Insomma, siamo stati divinamente bene. Peccato solo che la settimana sia finita. Attenzione, non è che non goda passare con lui il mio tempo anche in presenza di sua madre, ma la complicità che si crea in un rapporto a due padre-figlio secondo me è un’altra cosa….e già pregusto la settimana che farò da solo con lui a Riccione questa estate. . PS: la foto è stata fatta due settimane fa in occasione dell’ultima sciata della stagione
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