Ormai è assodato. Però siccome ho la testa dura ho voluto riprovarci. L’obiettivo era Riccione e l’arrivo sarebbe stato nel bel mezzo della notte rosa…..e questo avrebbe dovuto darmi da pensare. Ma io dico”questo weekend non sono mica così scemo da prendere l’auto per imbottigliarmi sull’A14…….mi prenoto un treno comodo comodo, un bel libro, l’ipod…e che posso volere di più?”. La prima tratta fino a Bologna ovviamente non ha dato problemi, il freccia rossa ha fatto il suo dovere portandomi a bologna in un’oretta. Scendo dal treno ignaro del mio destino e mi reco fiducioso alla banchina 10 della stazione, in attesa del mio treno regionale che sarebbe partito un quarto d’ora più tardi. Salgo le scale e……..un milione di persone, in prevalenza ragazzi dai 16 ai 22 anni, aspettavano con me l’arrivo della tradotta. L’abbigliamento, mio, si distingueva in mezzo a quello da spiaggia di alcuni e da discoteca di altri (piccola nota, ma come fanno certe ragazze a camminare su quei tacchi?). Comunque imperterrito, e fiducioso del biglietto di 1° classe che previdentemente avevo acquistato (così non viaggierò nel casino immaginavo), aspetto….venti minuti dopo l’arrivo previsto, dagli altoparlanti annunciano il cambio di binario e così, il milione di persone che doveva prendere “quel” treno si sposta come una mandria di bufali impazziti attraversando i binari incuranti della sicurezza e del pericolo per l’arrivo dei treni. Quando timidamente la tradotta grigio topo entra in stazione la scena è apocalittica. Viene presa d’assalto manco regalassero biglietti da 100 euro. Cerco la “mia” carrozza di prima classe (quella dove sarei stato più tranquillo), ma dopo qualche minuto mi rendo conto che non esiste. Con rassegnazione salgo spintonando a destra e a manca come un giocatore di rugby e miracolosamente mi impossesso del posto trapuntino di fronte alla toilette che incredibilmente era passato inosservato. L’aria condizionata ovviamente era un optional e la densità del treno ne faceva notare la mancanza. Al momento della partenza, avvenuta con abbondante ritardo, e per tutto l’allucinante viaggio, conto 25 persone nello spazio antistante le uscite, circa 6 metri quadri (la foto testimonia la mia avventura e lo scaccolamento del bambino vicino a me). Tanto per rendere l’idea, il bagno era occupato da tre ragazzini che incuranti delle condizioni igieniche si sono seduti per terra appoggiandovi sacchetti di patatine e birre ( se lo sapessero le loro mamme…..). Ingenuamente penso……beh, almeno sono seduto ed essendo anche a naso il più vecchio del gruppo non devo neanche cedere cavallarescamente il posto………questo fino alla fermata successiva, quando un’anziana signora ha pensato bene di salire (sigh!). Il calore e l’umidità erano al limite della sopportazione, ma l’ho presa come un optional per aver avuto la sauna gratis compresa nel biglietto. Alla fine, dopo due ore e mezza, una camicia da strizzare, 50 pagine di un libro letto in piedi, ma con le cuffie del mio ipod fedelmente nei miei padiglioni auricolari, sono giunto a destinazione……..incazzato ovviamente……..ma ormai era iniziato il weekend ed una doccia veloce è riuscita a farmi scivolare via tutto……la notte rosa aspettava anche me.
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lo sapevo….con i treni non vado d’accordo
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