Archivi del mese: dicembre 2010

San Silvestro

Anzi, San Sylvestro……

Teoricamente la fine dell’anno è il momento dei bilanci, ma oggi non ne ho voglia di farne.

Gli anni sono solo convenzioni fatte per scandire il tempo. Se mi guardo alle spalle vedo momenti grigi (nelle varie tonlità del grigio) e momenti belli. Spero che il futuro possa riservarne più dei secondi che dei primi, ma allo stesso tempo spero si possa accettare e gestire nel migliore dei modi anche i primi.

L’augurio è per me ma ovviamente anche per tutti coloro che leggeranno queste mie righe…..e soprattutto per te.

 

il gatto Syl

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non ce la posso fare….

Sono mesi che prorogo. Oggi no, forse domani…..anzi, in quei giorni durante le feste di Natale mi ci metto di buzzo buono.

Poi arrivano quei giorni……cavoli da che parte incominciare……e poi dova la butta tutta questa roba….toh guarda….ecco dove era finita questa maledetta…..e poi cos’è questa cosa dura di metallo…..e io che tutte le volte che dovevo pinzare due fogli dovevo chiedere alla segretaria…….nooooo……e io che pensavo che la Mont Blanc me l’avessero ciulata……però l’inchiostro si è seccato……sai che me la ricordavo con le venature di un marrone più scuro?…..ma le bustine di plastica qualcuno sa dove sono?….e poi mi vengono ancora a dire che la carta è destinata a sparire…..

Insomma……di mettere a posto la scrivania proprio non c’ho voglia !!!!

 

 

 

 

 

 

 

PS: che invidia per quelli che riescono a tenere tutto in ordine……

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Cavoli mi stavo dimenticando……

Buone Feste a toucc !!!!!!

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La messa è noiosa…..

Premessa: Sono ateo, per cui guardo sempre di sghimbescio tutto il mondo ecclesiastico.
Ciò nonostante, per comune accordo, abbiamo deciso di mandare il cucciolo a catechismo. Se non altro è un modo per inserirsi sempre meglio nel tessuto sociale in cui viviamo.
Questo però presuppone che la domenica mattina, prima di catechismo, ci sia anche la messa.
Io ho, nonostante tutto, piacevoli ricordi di quando da ragazzino frequentavo oratorio e parroco nella periferia milanese. Fare confronti quindi, è quasi d’obbligo.
Questo parroco non mi piace. Sembra viscido. Sorride sempre ma solo esternamente. Lo trovo poco attento a creare una comunità per i ragazzi (zero sport, primo elemento aggregatore per i più giovani) e molto di più a coltivare interessi per quelli più anziani (forse per le offerte?).
Ciò detto comunque, domenica scorsa ho assistito ad un episodio esilarante.
Il Don, nel corso della sua predica, faceva notare come, su una delle lavagne presenti nelle aule del catechismo, avesse trovato scritto: “la messa è noiosa”.
Detto che oggettivamente è così, lo scopo della sua predica non era tanto rivolto nel capire perchè (anche perchè farlo durante la funzione non mi sembra l’ambito più corretto) quanto nel capire chi aveva avuto l’ardire di scrivere cotanta verità.
Visto che in maniera insisitente (ma sempre sorridendo sia chiaro), ha provato a chiedere di chi fosse il pensiero oltraggioso ottenendo in risposta solo inquietanti silenzi (immaginatevi la scena durante la messa), ha pensato bene di chiamare sull’altare uno dei chirichetti presenti al fattaccio.
Questo ragazzo (12 anni circa) a domanda diretta ha guardato il parroco e sorridendo furbescamente ha detto nel microfono :“Don non posso……sa per via della privacy”.
Un mito !!!!!

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che bella immagine del gatto…..

So che i compiti a casa vanno fatti fare dai bambini, ma controllare che siano siano eseguiti e vedere che tipo di errori ci sono penso sia normale.
Un esercizio, in particolare, mi aveva lasciato qualche dubbio. Era di matematica ma, secondo me, l’impostazione fatta nell’esempio era sbagliata (non sto a descrivere quale era il problema ma mi consola che anche altri genitori avevano avuto lo stesso dubbio).
ieri sera quindi torno a casa e chiedo al cucciolo (7 anni fra poco) come erano andati i compiti a casa fatti nel weekend.
– bene
– anche quell’esercizio sugli insiemi?
– si, ma non preoccuparti perché gliel’ho detto alla maestra che TU non l’avevi capito.
– …..
– si ma le ho anche detto che poi te l’ho spiegato IO.
– ….ehm grazie cucciolo
che bella immagine che devo avere agli occhi della maestra

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C’è tutta una vita in un’ora d’amore. (Balzac)

Mi sono imbattuto in questo aforisma qualche mese fa e me lo sono ritrovato attaccato più recentemente.
So che attaccare non è un verbo da accompagnare ad un aforisma, ma quando è impresso su una calamita che viene persa nei meandri di una valigetta e misteriosamente, dopo alcuni mesi, viene attratta da un’altra calamita messa nella medesima valigetta con sopra un gatto……beh allora attaccare è un verbo che si può utilizzare.
Parlando poi di calamite, mi viene in mente un brano di un libro letto recentemente, Mangia Prega Ama della Gilbert.
Il libro di per se non è un granchè, ma come spesso accade, su qualche centinaio di pagine ci potrà pur essere qualche riga interessante, e per quel che mi riguarda, le parole che mi sono rimaste impresse, quelle in cui in qualche modo mi ci ritrovo, sono quelle di lei che descrive l’ineluttabilità di un rapporto d’amore e di passione:
“Ci sono leggi naturali che governano l’espressione sessuale di due persone….sentirsi a proprio agio con il corpo di un altro non è questione di buona volontà…..Tutto sta in un misterioso magnete nascosto da qualche parte in profondità dietro lo sterno, o c’è o non c’è.”

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