Casa del gatto stamattina ore 7,30.
Oggi riunione importante con presentazione dal grande capo. Passo in rassegna il guardaroba e decido che quel gessato grigio è l’abito giusto per l’occasione. Per non essere troppo serioso ci abbino poi una bella camicia color lavanda che con quella cravatta viola (non sono scaramantico) è la morte sua.
Indosso distrattamente i pantaloni e mentre faccio velocemente il nodo della cravatta davanti allo specchio, noto che il calzone da qualche segnodi stanchezza. Sapete quelle pieghette sotto il ginocchio così bruttine da vedersi? Cazzarola, avrebbe bisogno di un bel passaggio in tintoria, ma pare chiaro che la programmazione abbigliamento abbia fallato clamorosamente.
Dubbio amletico…….cambio look o tiro fuori il ferro? Ovvio che scelgo la seconda. Non sia mai che il gatto si arrenda davanti a questi piccoli intoppi.
……..ed è così che alle 7,40 mi ritrovo in mutande, ma con la camicia e la cravatta perfettamente a posto, a stirare sul tavolo della cucina (eeeeesuuuuuu, che mi metto a tirare pure fuori l’asse adesso?).
Non contento poi, in attesa di quei tre minuti di attesa per far scaldare la piastra, come una brava massaia, ne approfitto per programmare la lavatrice affinchè tutti i panni vengano lavati (ormai non sbaglio nemmeno più i colori).
Insomma, dopo il post dello sgrassatore, ora quello del ferro da stiro…….
La mia immagine di gatto marpione proprio fa acqua da tutte le parti…….o no?
PS: ho trovato l’immagine opposta. Uno che stira una camicia viola e che indossa i pantaloni gessati……vabbè dai, rende lo stesso l’idea no?