La fiera. Ogni anno è sempre li che ti aspetta.
Arrivi dall’autostrada e mostri il pass all’entrata del parcheggio, quello degli addetti ai lavori.
Il sole incomincia a scaldare tiepidamente. Tutti gli anni questa fiera segna simbolicamente l’inizio della primavera. Non mi ricordo un anno in cui ho dovuto usare l’ombrello o indossare un capo invernale.
Prima tappa il nostro stand. Si saluta i colleghi, si lascia la borsa nello sgabuzzino e, consultando l’agenda sul blackberry, ci si dirige al primo appuntamento.
Strette di mano, sorrisi, nice to meet you e bigliettini da visita consegnati con le due mani.
Presentazioni, “noi facciamo questo, noi facciamo quello. Ci chieda un preventivo”.
L’inglese arruginito che dopo poco torna a ad essere più fluenty.
Intanto si fa il giro dei soliti stand, dei soliti editori. Facce conosciute, molte, meno quelle a cui associare un nome o un cognome.
Copertine, libri, espositori, cataloghi. Se ci fosse un bambino impazzirebbe tra tutto questo ben di Dio, ma paradossalmente loro non possono entrare.
File di ragazzi. Tantissimi, con la cartella portadisegni sottobraccio in trepida attesa di quei 5 minuti di attenzione di un editore. Sembra di vederli al cast di qualche reality. Speranze illusioni, delusioni. L’età è quella giusta per accogliere queste emozioni. In bocca al lupo, ne avete bisogno.
Altri incontri. Altri appuntamenti. Altre strette di mano. “Qui in Italia ci vengo sempre volentieri. Si mangia divinamente “. Vagli tu a spiegare che i bucatini all’amatriciana e il limoncello non sono tipici di Bologna. Ma d’altronde a chi si beve un cappuccino dopo pranzo cosa vuoi spiegare.
Alle 15 hall 26 C28. Alle 15,30 hall 26 B10. Sembra di giocare alla battaglia navale sperando di trovare la portaaerei. L’appuntamento che ti permette di fare l’affare.
Il tempo passa, le gambe accusano la stanchezza. Pausa caffè. “Ti ricordi quella volta che…..?” Aneddoti, racconti. Qualche anno di esperienza se non altro ti permette di avere qualche freccia nel tuo feretro quando arriva quel momento.
Per oggi basta. Abbiamo dato.
Se non altro questa sera niente hotel.
Domani si rincomincia.
“Hallo, nice to meet you”