Archivi del mese: Maggio 2011

Caro Beppe Grillo

Mi è scesa la catena.
Mi è scesa leggendo i tuoi commenti all’indomani della storica vittoria di Pisapia a Milano.
Ho votato per te, o meglio per il movimento a 5 stelle al primo turno, votando in maniera disgiunta anche per Pisapia.
Pensare che mi sono sempre chiesto che senso aveva poter votare in maniera disgiunta per un partito e per un candidato non supportato da quel partito.
In questo caso però mi sembrava ci potesse essere una logica. Un voto di protesta, una richiesta di cambiamento, abbinata ad una scelta più concreta per l’immediato futuro.
Sono stato orgoglioso del risultato finale sul quale due settimane fa non avrei scommesso un euro.
Leggere però i tuoi commenti su Pisapia e sul generalizzare di tutta la politica non mi è piaciuto. Ne sul modo ne sulla scelta di tempo.
Oggi è giusto festeggiare l’aria nuova di un cambiamento.
Generalizzare è sempre stato un tuo limite che sopportavo per gli ideali che in qualche modo difendevi.
Oggi però non lo sopporto più. Magari domani cambierò idea. Magari se incominci a fare posto a quei ragazzi “non politici” che cerchi di promuovere. Magari se fai un passo indietro e da Grillo parlante impari a capire quando è il caso di fare il Grillo silente.
Due settimane fa ho votato per il M5S. Oggi non lo farei più.

Si lo so….già li immagino i commenti…..”te l’avevo detto….”

PS: per la cronaca ho replicato gli stessi contenuti, con un testo più asciutto sul suo blog. Non so se lo leggerà. Me lo auguro, lui che sostiene che la rete è democratica. In caso contrario…peggio per lui.

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dove eravamo rimasti?

Si lo so, la frase appartiene al compianto Enzo Tortora che, pace all’anima sua, non ha fatto una bella fine.

Però domenica, quando mi sono ritrovato sul campo da beach tennis, con la racchetta in una mano, la pallina pronta per la battuta nell’altra, con i mio socio che mi incitava e, dall’altra parte della rete, la stessa coppia con cui avevo concluso malamente la mia stagione beachtennistica l’estate scorsa….beh sono proprio le parole che ho pronunciato sottovoce.

Per la cronaca l’esordio è avvenuto con un 6-2 3-6 6-0. Dignitoso, anche se mentalmente abbiamo mollato dopo aver vinto il secondo set. Però loro giocano già da un mese mentre per me era veramente l’esordio stagionale e soprattutto…volevo uscire dal campo con le mie gambe!

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Voglia di mare

Sarà l’escursione in metropolitana senza il funzionamento dell’aria condizionata,

sarà che incomincia veramente a far caldo e le donne non mettono più le calze,

sarà che ho voglia di sentire la sabbia sotto i piedi mentre guardo il mare.

sarà che il mio socio di beach tennis è da due settimane che mi sta aspettando,

sarà che ho voglia degli aperitivi da GustaVino e della passeggiata serale in bermuda,

sarà che ho voglia di leggere un libro mentre il sole mi cuoce,

cazzarola, ma sabato finalmente  si inaugura la stagione estiva !!!!

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Ora lo sanno tutti

Ma dovevi proprio dirlo in televisione?

L’ho scoperto per caso mentre seguivo una replica delle invasioni barbariche.

E poi scopro che l’hai detto anche in altre interviste. Si insomma ora lo sanno cani e porci.

Perchè?

E’ sempre stato li, in quella posizione discreta, vicino all’inguine, lontano da occhi indiscreti.

Ma tu no. Tu dovevi farlo sapere a tutti.

Tatuarmi li.

Cara Anna Tatangelo ma invece del Gatto Sylvestro non potevi tatuarti Tom e Jerry?

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quando si dice “avere feeling”

Settimana scorsa. Dopo mesi di insistenza accetto un invito a colazione con un mio fornitore, un imprenditore di una media azienda che storicamente lavora per noi.

Ne avevo la stessa voglia che un gatto ne ha di farsi fare uno shampoo, ma anche le PR fanno parte del mestiere per cui mi sono preparato psicologicamente a passare un paio d’ore  pallosissime.

In maniera un po’ schifata esordisce con un

“ha visto ingegnere come sono andate le elezioni?” 

“a parte il fatto che non sono ingegnere ma io sono solo contento dell’esito”

Lui per tentare di riparare ribatte:

“guardi io non ho mica votato sa? Sono 10 anni che non voto più”

“male, in questo caso non si lamenti di quello che fanno quelli che vengono eletti”

Il pranzo prosegue parlando più o meno di politica, di stato sociale e di occupazione, ma a un certo punto, complice forse un bicchiere di vino di troppo confessa:

“ammetto di essere razzista ma se la sinistra deve avere come leader un omosessuale non siete messi bene….”

“mah, veda lei, uno dei miei testimoni di nozze è gay”

Incomincia ad andare in panico e a farfugliare qualcosa per cambiare argomento.

“forse è meglio cambiare argomento, meno male che mi hanno detto che lei almeno non si interessa di calcio”

“beh, insomma qualcosa direi di si”

con tono ironico “non sarà mica milanista” lui che è di fede nerazzura

“ci mancherebbe, infatti sono juventino”

….

A quel punto, molto saggiamente conclude il pranzo con:

“guardi dott. Sylvestro, dovrei parlarle anche di lavoro, ma se per lei non è un problema fisserei un appuntamento per settimana prossima”

….ecco , forse è meglio.

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stasera pedalo in palestra

Stasera ho deciso. Vado a fare la mia bella lezione di spinning. Certo che questo mal di testa è da due giorni che non mi molla. Strano perchè di solito non ne soffro mai. Si vede che le tensioni di questo periodo incominciano a passare alla cassa. E poi ho ancora gli strascichi dell’influenza di settimana scorsa.

Vabbè o schiatto o mi passa tutto.

C’è Maurizio a farci pedalare. Bene è il più meglio (licenza poetica n.d.r.). Il mal di testa però intanto cresce. Lui si sistema il microfono e dalle casse ad alto volume vengono sparate scariche elettrostatiche. Con l’emicrania che mi ritrovo sembrano una raffica di mitra che mira la mia parte occipitale sinistra. Mi scoppia la testa. Incomincio a pensare che forse non ho fatto la scelta giusta a venire in palestra stasera. Se inoltre il capobranco minaccia che “stasera sarà durissima” il mio dubbio aumenta ulteriormente.

Poi la musica parte e come per magia la testa smette di duolermi.

Si rivela una magnifica lezione. Effettivamente dura.

Ho qualche problema di respirazione. Devo ricorrere frequentemente ai fazzoletti di carta. Liberarmi infatti il naso come normalmente faccio quando vado in bici outdoor non penso sarebbe ben visto dai miei vicini di bike.

Siamo in dirittura di arrivo. Maurizio proclama l’ultimo esercizio. Un minuto di running (l’esercizio più duro che consiste nel pedalare in piedi ad alta velocità), poi due  e poi tre, intervallati da 60 secondi di pedalata in sella. Il ritmo è sostenuto, il fiato corto e i crampi in agguato.

“Siccome siamo a fine lezione e l’esercizio è moooolto impegnativo, per compensare la sofferenza vi consiglio di compierlo chiudendo gli occhi e pensando a qualcosa di piacevole” suggerisce lui.

Io come un soldatino obbedisco.

E funziona.

Chiudo gli occhi, pedalo e nonostante la fatica sorrido perchè con questo pensiero, il pensiero di te, potrei andare avanti non uno, non due  e nemmeno tre minuti, ma almeno mille…e mille.

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il gatto con gli occhiali

E per festeggiare… ecco il gatto che una volta tanto ci ha visto lungo.

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della politica e delle chiacchiere

Ne ho parlato oggi con mio padre. Approfittando del mio secondo giorno da ammalato (ma domani cascasse il mondo mi ripresento in ufficio) i miei hanno fatto un salto a trovare il loro cucciolo (alla faccia delle 45 primavere alle spalle).

Visto che non ero moribondo, visto che fortunatamente anche mia mamma stava abbastanza bene, visto che di calcio è meglio non parlare, ci siamo ritrovati a parlare di politica. La sporcacciata fatta dalla Moratti nel faccia a faccia con Moratti ha dato il là e velocemente siamo andati sul dove mettere la X domenica prossima.

Premetto che sono di sinistra e lo sono grazie a mio padre.
Io e lui siamo rappresentativi della sinistra italiana oggi. Siamo solo in due e già siamo divisi a sinistra. Lui da quando Bertinotti è uscito di scena è diventato un moderato per cui è convinto su Pisapia (“è uno con la testa a posto, una brava persona”).  Io non sono contento del PD per cui vorrei “protestare” con i 5 stelle di Beppe Grillo (“anche la lega all’inizio era solo un voto di protesta ed ora è di fatto quella che governa l’Italia”).

“Ecco un voto perso” dice lui. “Non è vero, tanto al ballottaggio (se ci arriva) poi è ovvio che voto per lui. E’ poi non c’è anche il voto disgiunto?”

insomma abbiamo passato una mezz’oretta a disquisire dei programmi politici, di moderati ed estremisti e di “tanto si perde anche sto giro….ma se si gira”.

Mi è piaciuto. Finalmente un’occasione in cui parlare d’altro…ma con passione.

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lo so…

…faccio parte dello stereotipo maschile che con qualche lineetta di febbre (37,5 per l’esattezza) sembra abbia già un piede nella fossa.

Avevo il raffeddore, malattia infingarda, un mal di gola fetente, il tutto coronato con un bel mal di testa. Sembra chissà chè ma in realtà nulla. Nulla che mi impedisse realmente stamattina di farmi la barba, colazione, doccia vestirmi e uscire per andare in ufficio come tutte le mattine.

Invece quando ho aperto la porta della doccia mi sono detto….”ma perchè?”.

C’era un letto, ancora sfatto che mi diceva “vieni…vieni” e come non farsi tentare.

Una bella e-mail in ufficio e via….giornata di cazzeggio. Libri, ronfate, internet, ogni tanto qualche telefonata, a volte anche di lavoro.

Conosco il mio fisico e so che quando manda questi segnali il messaggio è “caro Sylvestro, fermati un giro ai box per un pit stop”.

Domani si riparte. Ne sono sicuro.

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mio figlio è generoso

Mi regala sempre dei bei disegni, oppure qualche carta dei Pokemon, quelle doppie che valgono poco ovviamente.

Domenica scorsa ad esempio mi ha regalato un bel raffreddore.

…uffa

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