Archivi del mese: dicembre 2011

Merry Christmas

Tanti auguri a tutti voi con un classico di questo periodo….che poi in realtà il testo di questa canzone è tristissimo….ma va bè questo è un’altro discorso.

un abbraccio dal gatto

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8 anni orsono

Era una mattina limpida e fredda, proprio come quella di oggi.

Ci hai fatto passare la notte insonne, sicuramente provando più tua madre di me.

Però alle 8,30, quando il mondo si appresta ad iniziare la giornata, hai deciso di venire al mondo. Con tre settimane di anticipo su l’appuntamento che avevamo.

Eri piccolo, uno scricciolo. Mi ricordo che l’ostetrica ti ha datto una lavata velocemente e ti ha messo nelle mie mani.

A pensarci ancora oggi gli occhi mi diventano lucidi, ma allora le lacrime sgorgarono come una fontana. Mi ricordo quanto ero goffo nel tenerti, col naso che mi colava e io che tentavo di pulirmi come i bambini, col braccio, visto che le mani erano piene di te.

Sicuramente il più bel giorno della mia vita, il più bel regalo che abbia mai avuto.

Buon compleanno Sylvestrino.

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Quando canzonette e verità si incontrano

LA VITA E LA BICI HANNO LO STESSO PRINCIPIO..DEVI CONTINUARE A MUOVERTI PER STARE IN EQUILIBRIO…

 

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La rimpatriata

Era da qualche settimana che me lo dicevano:

“vieni anche tu, forza, non vorrai mica farti pregare”.

E’ che a me l’idea di trovarmi in mezzo al casino di una festa di natale, conoscendo si e no il 10% degli invitati proprio non mi andava.

Non è che volessi fare il prezioso, ma non sono mai stato un animale da pubbliche relazioni. Preferisco incontri più ristretti, dove si riesce a parlare tranquillamente e dove “conosco la situazione”.

L’influenza appena passata era un ottimo motivo per dare forfait.

Ieri sera però, la mia testa ha incominciato a tormentarmi con il fatto che era un’occasione rara per incontrare vecchi amici, gente che non vedevo da 10, addirittura 20 anni.

E così sono andato….e mi sono divertito.

Il primo shock. Ciao Willy!

Willy? !!! Era da quando evevo 20 ani che qualcuno non mi chiamava con il mio soprannome (era il mio nome d’arte di quando facevo il DJ…..Willymix)

Cavoli se siamo cambiati. Chissà se gli altri in questo momento stanno pensando la stessa cosa….ma tutti i capelli che aveva…e poi quella panzetta…

E poi il sottofondo (si fa per dire, visto il volume da concerto) della musica anni 70 e 80, con il gruppo di cui fa parte uno dei “vecchi”.

Fanculo l’influenza gastrointestinale, fanculo il riso in bianco…birra e mojito e tutte le schifezze con cui era possibile abbuffarsi.

...e tu figli? lavoro?aspetta ti faccio vedere la foto sul telefonino…..

L’immancabile foto di gruppo, velocemente finita su FB come da manuale, il mal di testa che ti accompagna a letto e un sorriso ebete sulle labbra.

Si, ho fatto bene ad andare.

Devo imparare a tirarmela un po’ meno.

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quello che ho fatto e quello che non ho fatto

5 giorni di vacanza. Complice il ponte dell’immacolata a cui attaccarci Sant’Ambroeus. Una pacchia.

Tante cose da fare nel capoluogo felsineo e un infuenza bastarda e intestina che mi ha impedito di completare l’opera.

In ordine cronologico:

  • Ho portato Sylvestrino a scuola
  • Ho fatto il casalingatto
  • Sono andato a fare spinning (mmhhh…non ci siamo)
  • Ho preso Sylvestrino da scuola con tanto di cik e ciak con gli altri genitori fuori dal cancello
  • Ho fatto il torneo di beach tennis
  • Non ho vinto neanche una partita (in questo cavolo di sport a volte mi sembra di fare un passo in avanti e tre indietro)
  • Ho visto Happyfeet 2 (buuuuu, delusione, molto meglio il primo)
  • Ho mangiato da mcdonald (ma giuro è l’ultima volta che mi faccio fregare da Gualtiero Marchesi)
  • Sono stato male (febbre, dolori alle ossa, intestino, nausee, brividi e chi più ne ha più ne metta)
  • Non ho installato la stampante a scuola da Sylvestrino (perdendomi la parte del papà eroe che è capace a far tutto)
  • Non ho svuotato la cantina (beh, non tutto il male….)
  • Non ho potuto vedere Sylvestrino tirare di scherma (e qui c’è proprio rimasto male)
  • Non sono uscito a fare bisboccia con gli altri papà (mi ero già mentalmente preparato a fiumi di Guinnes)
  • Ho montato l’albero di Natale con 3 giorni di ritardo rispetto a Sant’Ambreous (poco male, lo smonterò a Pasqua)
  • Ho visto Lo schiaccianoci (bello, pensavo una mattonata e invece mi sono divertito)
  • Ho mangiato la pizza pensando di essermi lasciato l’influenza alle spalle (e alle tre di notte invece di contare le pecorelle mi ripetevo “non devi mangiare pesante quando non stai bene, non devi mangiare pesante quando non stai bene, non devi….”)
  • Sono andato in ufficio regolarmente stamattina
  • Sono andato di corsa a casa dopo qualche ora colpito da crampi allo stomaco, nausea e….(ma quanto cavolo dura ‘sta influenza)

Che long weekend di m….

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Scampoli di quotidianità

Oggi festeggio Sant’Ambrogio e questo mi permette di fare un ponte come non mi capitava da tempo.

La cosa che però più mi piace è che qui, a Bologna dove sono arrivato ieri sera, è un giorno lavorativo come gli altri.

Questo mi ha permesso di fare quello che una volta, quando andava all’asilo, era per me consuetudine. Accompagnare Sylvestrino a scuola.

Stamattina appena è uscita di casa la mamma si è infilato nel lettone per una dose extra di coccole. Poi si è alzato (aveva per sicurezza puntato anche la sveglia sulla nintendo DS) si è lavato, ha deciso di NON fare colazione (lo stomaco non deve essere ancora completamente a posto), si è guardato il consueto cartone (allo stesso modo in cui io guardo le news al mattino in TV) si è vestito e siamo usciti per andare a scuola. Anzi è lui che a un certo punto mi ha detto “papà è ora che andiamo”.

Cazzo se cresce.

 

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Finalmente

Dopo innumerevoli tentativi sono riuscito a portare a casa la vittoria in una partita ufficiale.

Si….più o meno. Si è trattato di un torneo organizzato da quel anima…tore del mio insegnante di beach tennis.

Una sorta di coppa Davis de noaltri tra le varie scuole di BT dove insegna lui.

Due partite dovevo fare. La prima l’abbiamo tenuta fino al 3 pari per poi perderla 7-4, ma nella seconda ci siamo rifatti con un perentorio 7-2.

Peccato che il cucciolo che doveva venire a fare il tifo per me si è fatto una bella congestione la sera prima che glielo ha impedito.

Poco male. Avrà ancora il tempo di doversi sorbire il papi con le sue fisse sul Beach tennis.

Infatti già da giovedì mi cimenterò in un altro torneo in terra emiliana….ma li mi sa che tornerò a prendere le mazzate!

 

PS: si lo so….che due palle

 

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Lo spinning al venerdì? Anche no!

E’ venerdì sera. Di solito la trascorro seduto sulla mia auto percorrendo la A1 per tornare a casa.

Stasera però no. Domani mi raggiunge il resto della family e allora mi ritrovo ad avere un venerdì libero.

Quale occasione migliore per farsi una pedalata in palestra fuori programma?

Eccomi qui allora. C’è un’insegnante che non conosco. Entro in aula spinning e molto gentilmente mi saluta e si presenta…piacere…il nome però in queste occasioni non c’è verso che riesca entrarmi in mente (è tipico, devo ricordarmi di dedicare un post a questa cosa).

Si spengono le luci e parte la musica.

Lei incomincia a parlare ma non si capisce quasi nulla. Non è colpa sua, è il microfono, ma intanto la cosa incomincia a infastidirmi.

Dopo 5 minuti di riscaldamento parte con i primi esercizi. Il ritmo è alto, molto alto, e noto come lei ogni tanto vada pure fuori tempo….mmmhhh, incomincio a storcere il naso.

Neanche il tempo di scaldarsi per bene che gli esercizi incominciano ad essere già frenetici. Jump (pedalate alternate in piedi e seduti) ripetuti in sequenze molto lunghe, poi running (pedalata in piedi) a ritmo indiavolato. Cavolo, abbiamo iniziato da un quarto d’ora e sono già in debito di ossigeno.

Mi guardo intorno e vedo che meno della metà della classe riesce a seguire fedelmente i suoi esercizi a tempo. Gli altri rimangono seduti o rallentano palesemente.

Poi le salite. Impegnative e subito con allunghi. Tanti. Troppi. Ne avrò contati almeno una dozzina. Ormai siamo rimasti in due a stare al suo passo e confesso di essere al limite del cedimento pure io…e siamo solo a metà lezione.

Non la faccio troppo lunga. Penso che….(come cavolo si chiama?)….abbia esagerato. Non ci ha fatto arrivare con la giusta gradualità al massimo sforzo. Ci ha fatto fare accelerazioni troppo violentemente. E’ un pò come fare l’amore senza i preliminari (anche se….)

E poi, a fine lezione…va bene passare a salutare uno a uno tutti i partecipanti, puoi stringere la mano…battere un cinque…ma il bacio sulla guancia noooo. Noi siamo sudati…e anche tu, che diamine.

Insomma, cara insegnante di spinning del venerdì sera di cui non ricordo il nome, sarai pure carina (anche se quel trucco è troooppo pesante) e simpatica, ma così non va. Prova a venire il giovedì con Maurizio a vedere come si fa…da ma trà!

PS: miiiii, ma quanto sono pesante!

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