Archivi del mese: novembre 2012

il giustiziere della pizza surgelata ha colpito

Martedì. Serata di allenamenti. A dire la verità non ne avevo proprio voglia. Piove, fa freddino, mi fa male il piede….giustificazioni che sarebbero più che valide per deviare dal percorso e andare a casa direttamente farmi un caffèlatte per poi mettermi sotto il piumone.

Però sono stoico.

Faccio i miei allenamenti e alla fine mi viene anche fame.

Ma la stanchezza prende il sopravvento, anzi la pigrizia e non ho voglia di cucinare.

Mi viene in mente che da qualche parte nel freezer ci dovrebbe essere una pizza surgelata, errore veniale dell’ultima spesa.

Mentre si scongela e scaldo il forno preparo anche la lavatrice, altrimenti le magliette e le mutande domani mattina camminano da sole.

Perchè vi racconto questo? Dai, non è difficile da immaginare.

La pizza si è scongelata quel tanto che basta, apro il forno, infilo il disco rotondo e dopo un paio di minuti……puff.

Buio totale.

Cazz…por…tro….vaff….il salvavita che ho in casa ormai so che è un accessorio superfluo, devo andare giù….fuori….al freddo e al gelo, sotto la pioggia, nel locale delle centraline elettriche, a riattaccare la corrente.

Ovviamente non vedendo una cippa uso il solito sistema per rischiarare quel tanto che basta, apro la porta del pianerottolo e….ops…ciao Chiara (è la figlia dei miei vicini), no no tranquilla …sono senza luce….ora vado a riattaccarla….vado a tentoni verso lo sgabuzzino a tentare di recuperare un paio di ciabatte….trovo le prime che capitano, un bellissimo paio di infradito che secondo me sono ancora sporche della sabbia romagnola.

Prendo un impermeabile, che con i pantaloncini corti e le infradito sa molto di esibizionista al parco e prendo l’ascensore.

Figurati se non trovo quello del 6° piano che porta fuori il cane….si si….lo so, è che mi è saltata la luce….

Raggiungo l’agognato locale. Riattacco il contatore e solo a quel punto mi viene in mente che non ho staccato ne forno ne lavatrice.

Torno in casa…che fortuna, l’impianto sembra comunque tenere….e magari la pizza si sarà cotta ugualmente….apri il forno e….puff….e checazz…..

Riprendi le infradito, l’impermeabile e ripeti il percorso già conosciuto.

Ecco…io lo so….io non dovevo farmi tentare dalla facile pizza surgelata….e questa è stata la punizione divina.

Per la cronaca documento la mise con cui i condomini hanno intravisto un losco figuro aggirarsi nel vano scale.

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Onori ed oneri

Oggi toccava ai secondi.

Una ragazza splendida, solare, sorridente, di quelle che se l’incontri la mattina in ascensore ti fa sentire meno il peso di una giornata difficile. E a parte quello era anche brava, forse non una delle migliori, ma meglio di molti altri.

Da due anni e mezzo lavora con me. Precaria. In tutto questo tempo non sono riuscito a prenderla a bordo in maniera definitiva.

A volte mi sento come  il comadante di una barca. In questa barca ci sono quelli bravi e quelli meno bravi. E poi ci sono quelli che sono ben ancorati e quelli che invece sono in posizione precaria. Lassù, in cima all’albero maestro che ondeggia vistosamente. Tutte le volte mi fa paura guardarli, ho sempre il timore che finiscano in mare, a maggior ragione se si attraversa una tempesta.

Ecco….lei oggi è finita in mare. Gliel’ho detto con un mese e mezzo di anticipo….ma sempre nel mare è finita.

Posso solo sperare che quello che ha imparato qui con noi possa aiutarla ad issarsi subito a bordo di qualche altro natante.

Però quel sorriso che si spegne mentre le parlo non me lo dimenticherò così facilmente.

E ora possiamo archiviare quella odierna come una giornata del cazzo.

barca nella tempesta

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post stupido post corsa

E’ lunedì, e già questo può rientrare tra le attenuanti generiche, vostro onore. Ma se poi si considera che durante la pausa sono andato anche a correre, consumando tutto l’ossigeno che il mio povero cervello necessitava, ecco che i pensieri solitari sviluppati durante il veloce pranzo post-corsa possono essere rientrare nella categoria stupidi ma innocenti.

Pensiero 1 – Gustando una forchettata di gnocchi ai 4 formaggi, mi sono chiesto: Possono essere defini tali anche un gruppo di fotomodelli poco propensi all’igiene personale?

Pensiero 2 – Assaporando un caco: Ad Ivrea per il carnevale, c’è la battaglia delle arance e i contradaioli si prendono ad aranciate. Ma se fosse periodo di cachi?

Pensiero 3 – La mia memoria non mi sorprende più: Andando a posare il vassoio, incontro il Fossati, un ex collega che non vedevo da un po’. Appoggio il vassoio, sfodero un sorriso, allungo la mano e dico…”Ivano….come stai?”…..Penso sia inutile dire che non si chiama Ivano vero?

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Elogio del piede nudo

Amo camminare a piedi nudi. Non so se il mio può essere definito un bel piede oppure no. Di sicuro è grande…abbastanza almeno. Se sono in piedi non devo preoccuparmi del vento.

Mi piace nudo. Mi piace sentire il contatto della superficie sotto la pianta del piede. Il caldo il freddo, il liscio o il ruvido. Quando mi vesto la mattina la calza è l’ultima cosa che indosso…ed è veramente uno spasso vedermi camminare in giro per casa in giacca e cravatta coi piedi nudi. La sera ovviamente sono la prima cosa che tolgo….e anche quando mi capita di….

A casa mia ho il parquet…o il palchè, come di solito lo pronuncio. Rinuncerei a parecchie rifiniture a casa pur di avere un parquet. Piuttosto di legno povero, piuttosto quello di Leroy Merlin…meglio un parquet scadente che una piastrella fighissima, ma il legno sotto i piedi è uno spettacolo.

 

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post stupido

Si lo so, perché gli altri invece sono intelligenti?

Comunque riflettevo….ma alla Fiera del ciclo, quella che si tiene ogni anno a Verona, tra gli espositori c’è anche la Nuvenia?

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…e si che ho sempre pensato sia meglio cedere ai piaceri della carne

 

Da tempo avevamo ricevuto un invito per una grigliata a casa di amici. Amici….amici, diciamo conoscenti. In realtà lui mi sta anche un po’ sulle balle.

Comunque il calendario calcistico mi viene in soccorso…almeno penso.

Sabato c’è il derby d’Italia. Non posso mica perderlo.

Scatta quindi il contropiano per organizzare una serata a base di birra e partita.

Oddio…in quel di Bologna non è poi così semplice. Sono tutti alla grigliata di cui sopra…a parte fotunatamente un interista emiliano che, fatalitudine, ha anche sky.

Nel pomeriggio però ecco il primo inconveniente…la moglie dell’interista ha la febbre….ciao ciao partita.

Poco male….ho skygo (a Bologna non ho la parabola)…me la vedrò in santa pace sul mio fedele ipad.

E qui scatta il secondo inconveniente….l’adsl di casa non funziona. Inutile dire i sacramenti tirati già ai signori della vodafone, però sull’ipad non posso contare.

Ideona….ho anche la chiavetta d’emergenza, mi collego con quella e la vedo sul mac.

Sembra funzionare….un po’ a scatti….ogni tanto salta la connessione (ad esempio sul gol di Vidal)…però meglio che niente.

Alla fine del primo tempo però….ta-dah….una bella finestrella mi avvisa che il volume dati della chiavetta è esaurito….e probabilmente io pure.

Piano B.

Mi infilo di corsa le scarpe e vado alla ricerca di un bar con sky. Lo trovo….nel frattempo ovviamente i nerazzurri avevano pareggiato…ma forse è meglio così….occhio non vede….mi precipito dentro…ordino una birra e mi accorgo….di essere praticamente in un inter club.

E tra l’altro di quelli cattivi e arrabbiati….probabilmente il tasso alcolico aveva contribuito ad aumentare la cattiveria….

Guardo la partita….in piedi….e in rigoroso silenzio…..

Contropiede di Guarin….tiro non trattenuto da Buffon e gol di Milito.

Il bar esplode….io faccio anche finta di mostrare una moderata soddisfazione vergognandomi come non mai…..

Un interista evidentemente euforico e alcolico….con anche un discreto alito d’aglio….mi batte la mano sulla spalla…”glielo abbiamo messo in culo a questi gobbi di merda!”.

Sorrido  a denti stretti….mancano ancora 20 minuti….guardo l’orologio….”si è fatta una certa….”…trangugio l’ultimo sorso di birra amarissimo e scappo da quel covo di vipere….

Mi rifugio in auto e ascolto la radio….come ai bei tempi di Ameri e Provenzali….aspetto….girando senza meta….un miracolo….ma Rodrigo Palacio mi fa capire che non è serata di miracoli e forse forse….avrei fatto meglio ad accettare l’invito per il barbecue….una salsiccia sarebbe stata meno indigesta di tre pere.

 

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