Archivi del mese: marzo 2013

La più bella brutta giornata della mia vita

Ok ok….dopo questo post prometto di non rompervi più l’anima con la corsa per un po’, però lasciatemi metabolizzare la giornata di ieri, 24 ore dopo.

Volevo infatti parlarvi del miscappa la pipì prima della partenza e dell’odore di olio canforato che si percepiva nettamente nell’aria.

Volevo raccontarvi di come mio padre si sia presentato ai nastri di partenza per dispensarmi degli ultimi consigli, quelli che probabilmente non aveva avuto modo di darmi quando avevo 10 anni….parti piano e stai sui lati, non guardare spesso il cronometro e bevi sempre ai punti di ristoro….e del suo abbraccio all’arrivo.

Volevo dirvi del mio iphone che non ne voleva sapere di funzionare e dei vaffanculo che ho tirato a SIRIO che continuava a chiedermi “come posso aiutarti?….non ho capito…”

Che dire di quella sensazione di benessere nel correre, mai di sofferenza, nel sentire il tifo dei milanesi, il clacson dei milanesi coglioni e nel battere il cinque ai bambini divertiti sui marciapiedi con gli stivali colorati da pioggia.

E poi la consapevolezza che la pioggia, il vento e il freddo non avrebbero mai potuto rovinarmi quella giornata. Che l’avevo preparata proprio bene, che dopo i primi due kilometri lenti per il traffico della partenza, il mio ritmo era quello giusto. Che le scarpe hanno fatto le brave e non mi hanno fatto male, nemmeno fastidio, nonostante fossero zuppe d’acqua.

Delle bottigliette d’acqua che di corsa prendevo, sorseggiavo appena e poi tentavo, inutilmente, di buttare nei cestoni dei rifiuti, mancandoli inesorabilmente (ci sarà stato un motivo perchè a basket stavo in panchina).

E poi quei due, che in viale Papiniano ho sentito concordare: “ai 18 facciamo l’allungo, non prima però perchè rischiamo di pagarla cara”….e io che ai 18 ho invece incominciato a sentire un po’ di stanchezza ma ai 19 l’ho fatto pure io l’allungo….echecazzo.

Del sorriso con cui ho corso per tutte le due ore, (unoracinquantasetteeventisei per l’esattezza), e di come è aumentato quando ho incominciato a correre lungo le mura dell’arena di Milano, trasformandosi in commozione quando ho sentito il tartan della pista di atletica sotto i piedi.

Della telecronaca che i miei amici di milano e di bologna facevano su uazzap commentando i miei intertempi, e delle telefonate e dei messaggi di complimenti all’arrivo, manco avessi vinto una medaglia all’olimpiade.

E poi il freddo. Quello che ho sopportato tutto sommato bene lungo i 21 km e che si è manifestato in un colpo solo non appena mi sono fermato e che mi ha messo alla prova. adesso si, per quella mezzora in cui non sono riuscito a cambiarmi nemmeno la maglietta. Le calze e i pantaloni asciutti invece sono riuscito a metterli quando sono arrivato alla stazione della metropolitana, che nel frattempo era diventata un enorme spogliatoio.

Se non avesse piovuto a dirotto, se non ci fosse stato il vento e se non ci fossero stati 6 gradi nonostante la primavera fosse già arrivata da qualche giorno sarebbe stato meglio, ma così non avrei potuto vivere la mia più bella brutta giornata.

http://ricominciadaqui.files.wordpress.com/2013/03/lc-9886.jpgPS: ringrazio Loredana per la foto e per aver tentato invano di trovare il 5916

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Ce l’ho fatta

Che figata.

L’iphone mi ha lasciato in panne subito mandando a pallino la mia così ben curata playlist.

Però forse è stato meglio. Senza cuffie ascoltare gli incitamenti dei coraggiosi che sotto l’acqua incitavano gli atleti mi ha fatto bene.

Ce l’ho fatta a finirla di due minuti e mezzo abbondanti sotto le due ore….obiettivo raggiunto.

Però che acqua….però che freddo !!!!

E ora Venezia !!!! (tanto anche con l’acqua sono allenato….)

 

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Alla fine ci siamo….

Mesi di allenamento. Le ultime settimane in maniera meticolosa manco dovessi partecipare alle olimpiadi.

Domenica alle 11 sarò ai nastri di partenza della Stramilano Agonistica.

Penso di partire abbastanza dietro nel gruppo e di passare sotto lo striscione della partenza qualche minutoi dopo. Da li scatterà il mio cronometro e la mia playlist che con la Cavalcata della Valchirie mi lancerà verso il percorso che 21 km e 97 metri dopo mi farà arrivare all’Arena di Milano.

Spero di fermare quel cronometro prima delle due ore. Questo è il mio obiettivo.

Ieri sera l’ultimo allenamento di rifinitura mi ha lasciato buone sensazioni….però chissà quali scherzi può giocare la tensione.

Di certo il tempo non sarà un grande alleato….

Ovviamente guai al primo che mi fa gli auguri !!!!!

 

http://www.ilmeteo.it/meteo/Milano?refresh_ce

RunningInRain

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Per la festa del papà

Si, lo so che il 19 marzo è ormai agli sgoccioli.

Ma un commento lasciato al post di Italianementescorretta me lo ha fatto tornare in mente.

Mio padre, quello che almeno mi ha concepito, l’ho perso di vista circa 30 anni fa.

Lui e mia madre sono stati tra i primi che hanno sfruttato il referendum sul divorzio del ’74. Il paradosso è che mia madre aveva anche votato contro, ma questo l’ho scoperto solo pochi anni fa.

L’uomo che mi ha concepito me lo ricordo poco. Principalmente per una foto che ancora c’è sul comodino di quella che era la mia cameretta a casa dei miei. A volte ci trovo una fortissima somiglianza con Sylvestrino.

L’ultima volta che l’ho visto era per la firma sulla mia carta di identità, per avere il permesso per l’espatrio.

Da allora solo qualche frammento raccolto da mia madre che per un po’ è andata a farsi i capelli dallo zio e che ogni tanto lo vedeva.

So che si è rifatto una famiglia….almeno penso. Dovrebbe abitare nel comune vicino al mio. A pochi kilometri da qui.

Non l’ho mai cercato sull’elenco del telefono, anche perchè se anche lo trovassi non avrei voglia di chiamarlo. Ce la vedete la scena? “hey ciao, sono tuo figlio”. Come minimo penserebbe che ho bisogno di soldi.

In passato però, quando mi è capitato non per mia scelta sia chiaro, di vedere qualche puntata di “c’è posta per te”, ho sempre avuto paura di trovarmi un giorno uno di quei postini finti, con una telecamera dietro che mi diceva “devo farti qualche domanda per essere sicuro che sei proprio tu il Sylvestro che sto cercando”.

Chissà se ci sarei andato dalla De Filippi.

Comunque finora il postino ha suonato solo per qualche raccomandata, di solito qualcosa da pagare.

Lui però spero abbia avuto la soddisfazione di avere un altro figlio, o una figlia. Perchè di quello che ha avuto per primo si è perso tutto.

Si è perso la cresima (alla comunione invece c’era). Si è perso le prime volte in cui sono uscito la sera. Si è perso l’anno di militare. Non ha conosciuto la mia prima fidanzata Lucia ne tantomeno la madre di suo nipote.

Non ha conosciuto nemmeno tutti i miei amici. Quelli che comunque sono trent’anni che frequento.

Non ha mai visto una mia pagella. Non sa nemmeno che mi sono diplomato in una scuola serale per poi diventare anni dopo uno dei pochi dirigenti non laureati di un grande gruppo editoriale.

Non mi ha visto con l’abito da sposo e soprattutto quella terribile cravatta giocata sul rosa.

Non ha mai ricevuto una cartolina da uno dei tanti paesi del mondo che ho avuto la fortuna di visitare.

Non mi ha mai visto fare una gara di ciclismo, ne una partita di calcio, o di basket (si vabbè…quella era difficile visto che ero sempre in panchina). Mai un allenamento di Rugby o di Football americano. Mai una lezione di nuoto o di pattinaggio artistico (guai al primo che si mette a ridere).

Non mi ha mai aiutato a scegliere lo skatboard, o la bici, e nemmeno gli sci.

Non mi ha visto con la faccia gialla gialla perchè avevo preso l’epatite, o con la gamba immobilizzata perchè me l’ero strappata.

Insomma, spero che abbia avuto modo di fare qualcuno di queste cose con qualche altro bambino che nel frattempo è diventato uomo.

Per conto mio io le ho fatte con il mio vero padre. Che sicuramente non mi ha concepito, ma mi ha tirato su come lo avesse fatto. Probabilmente amandomi di più proprio questo.

E’ a lui che stamattina ho mandato un imbarazzato sms con su scritto AUGURI.…cammuffato poi con un e fammi sapere come è andata la visita della mamma.

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Riflessioni sul nuovo pontefice: Fatemi capire

Come è normale che sia i media ne stanno parlando a rullo. Chi è, cosa ha fatto, da dove proviene, cosa dice….

Francamente non mi interessa più di tanto. Sono ateo, posso solo dire che a prima vista sembra più simpatico del suo predecessore. Nulla di più

Quello che mi fa sorridere invece è la notizia che rimbalza a più non posso nei telegiornali e nelle news alla radio: Ha anche pagato il conto in albergo.

No, scusatemi, fatemi capire…..la notizia semmai sarebbe il contrario, no?

Il vero scoop, passato inosservato invece, è il suo commento nel momento in cui saldava il conto…..

Ah la pay-tv era a parte?

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Avvicinandosi alla mezza maratona

Le cuffie sono parte integrante del mio allenamento.

Mi sono chiesto se portarmele anche durante la gara oppure no.

Me le porto.

E a questo punto ho fatto anche la mia selezione di canzoni che mi accompagneranno per le circa due ore di corsa.

Ecco la mia playst:

La Valchiria: Act III – la Cavalcata Delle Valchirie (Band Version)     Perchè mi piace l’odore del napalm la mattina 
Let’s Go Crazy  Prince    Perchè forse impazzito lo sono veramente
You Spin Me Round (Like A Record)       Dead Or Alive  
A Question of Time    Depeche Mode    120 minuti….non uno di più
Rio Duran Duran   
Relax    Frankie Goes to Hollywood  Come diceva il buon Frankie….Don’t do it!
Where the Streets Have No Name    U2  Soprattutto se la lucidità incomincia a venire meno
Let’s Go Crazy    Prince   
Fanfare for the common Man   Emerson Lake &Palmer  Come mi carica questa…
Love Like Blood    Killing Joke   
Rivincita     Marracash & Giusy Ferreri E’ divertente ascoltare l’epilogo della canzone  
Dancing With Myself   Billy Idol    O meglio running wit myself
Run Boy Run   Woodkid       Mi piace soprattutto per il “boy”          
Let’s Go Crazy   Prince   
Carmina Burana: O Fortuna     Boston Symphony Orchestra & Seiji Ozawa    A questo punto della gara il tono epico aiuta
Thunderstruck    AC/DC   Con gli austrialiani non si sbaglia mai
Lose Yourself   Eminem   Ecco…spero di non farlo
Vertigo      U2   
The Rockafeller Skank    Fatboy Slim  
Let’s Go Crazy       Prince   
Would I Lie To You?    Eurythmics   
Right Here, Right Now      Fatboy Slim   
Relax (New York Mix)    Frankie Goes to Hollywood     
One Vision    Queen   Si si….l’arrivo incomincio a vederlo!
Money for Nothing   Dire Straits  
Let’s Go Crazy    Prince   
Highway to Hell      AC/DC       Da percorrere a tutta velocità
Bohemian Like You    The Dandy Warhols  
Bitter Sweet Symphony   The Verve   
Born Slippy Nuxx Underworld   

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Let’s go crazy di Prince l’ho inserita ripetutamente. Ho visto che è perfetta per darmi il ritmo giusto, per rilanciare la corsa.

Questo sarà il mio doping.

 

PS: a fare il figo avrei messo il link ad ogni brano….ma siccome non sono figo, se volete ascoltarli googlateli!

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Pain is inevitable. Suffering is optional

Il celeberrimo mantra di Murakami mi è sovvenuto sabato, durante il mio ultimo vero lungo prima della gara, quando ho incominciato a sentire il dolore alle gambe dopo il 15mo kilometro.

Il dolore è inevitabile. Soffrirne è facoltativo.

E’ vero…perchè il dolore, inteso come il mancato raggiungimento della felicità, del benessere, del piacere, della soddisfazione….è inevitabile.

Mancherà sempre qualcosa, ci sarà sempre qualcosa che non va come vorresti. Forse bisogna farsene una ragione. Godersi ciò che si ha e mettere in conto che qualcosa non lo si avrà mai, o magari non lo si avrà per sempre, o forse non come si vorrebbe.

Ciò che si deve evitare, se possibile, è soffrirne. Trovare l’anestetico giusto per neutralizzare il dolore.

Che sia il lavoro, la salute, l’amore o gli affetti…il dolore è il compromesso con cui bisogna convivere, sempre.

La sofferenza è il rifiuto del compromesso. O tutto o niente. Spesso è la seconda….che poi ti crea quel buco nello stomaco, così sordo, così doloroso.

Pain-is-inevitable-suffering-is-optional

 

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