Archivi del mese: luglio 2013

il gatto e l’after

A volte esagero sapendo di esagerare.

Metti sabato sera ad esempio.

Serata in compagnia con amici e prole al seguito, ad abbuffarci di pesce e scolare ettolitri di prosecco.

Poi si torna a casa, ma a mezzanotte e mezza arriva l’SMS…raga ci si trova in birreria. Andiamo a ballare.

Cazzo, domattina avrei dovuto fare il lungo da 21km….ma il richiamo di una serata only for men è irresistibile.

All’una e un quarto le nostre bici sono allineate una dietro l’altra dirette verso la zona delle disco sulla spiaggia.

Mi sento sempre stupidamente figo ad arrivare in disco su una vecchia bicicletta, ma non farei cambio con nessuno di quei Suv da sboroni che pompano tecno a palla.

Iniziamo il nostro giro, perchè mica si può stare sempre nella stessa, bisogna vedere, sentire, provare e ballare in locali diversi….e ad ogni locale c’è un drink da provare…per capire dove fanno la caipiroska migliore (mica quella alla fragola però).

E’ così che passano le ore ballando e incominciando a ridere come dei pirla, perchè quando alzi il gomito, anche la barzelletta del fantasma formaggino diventa esilarante.

Tiriamo le 5. Si torna vero casa, facendo slalom fra ubriachi e strafatti…ma che visto il tasso alcolico nel corpo non ci viene poi così difficile.

Cappuccio e bombolone non possono mancare, come da prassi…e poi finalmente a casa.

Si, ma il tuo lungo? Scommetti che ora nonostante il tasso alcolico vado e mi sparo i miei 21km?

Cazzo è una sfida allora….

Torno a casa e silenzioso come solo un gatto sa fare, metto scarpette e pantaloncini, pronto per quella prova…tanto o stramazzo dopo 100 metri o avrò qualcosa da raccontare l’indomani.

L’atmosfera è quasi fiabesca. Con passo inizialmente non troppo sicuro mi dirigo correndo verso la spiaggia delle disco….giusto per tornare sul luogo del delitto.

Ad accompagnarmi la mia solita playlist e il sole che mi regala il suo risveglio proprio in quel momento.

Più mi avvicino a quelle spiaggie e più vedo i resti del popolo della notte accasciati sui marciapiedi e sulle panchine. Ragazze e ragazzi, addii al celibato e al nubilato, puttane e travestiti, gente che dorme e gente che vomita. E’ sempre affascinante osservare quel genere di fauna.

Per quel che mi riguarda invece corro sempre di più e più corro e più la sbronza attenua i suoi effetti. Ce la posso fare….anche stamattina conquisterò la ruota di Rimini.

Pensavo di essere tra i pochi a correre prima delle 6, ma sono sicuro di essere l’unico ad aver fatto after (ho imparato che si dice così di chi salta a pie pari il sonno della notte).

Il passo non è nemmeno malvagio. Viste le condizioni chiudo la mia mezza maratona con solo un paio di minuti in più della mia prima Stramilano di 4 mesi fa.

Poi come da prassi tuffo in mare e capuccino con bombolone per quella che è a questo punto la mia seconda colazione… e l’orologio non segna ancora le 8.

Per un motivo o per l’altro non prenderò più sonno fino ad un breve pisolino in spiaggia nel pomeriggio.

Oddio…l’effetto è quello del jet lag e rimango rincoglionito tutto il giorno…(si lo so…non si vede poi così tanto la differenza)…però vuoi mettere da raccontare a Sylvestrino? Ah proposito…poi anche di Sylvestrino avrei da dire….ma questa è un’altra storia che racconteremo nella prossima puntata (mi sento tanto la voce narrante di Heidi).

corsa all'alba

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Non tradiscono mai

Già vedere le rampe che circondano San Siro meriterebbe. Mettici un hot dog con molta senape, una birretta gelida in compagnia del fido Teto, i bagarini che piazzano gli ultimi biglietti e le bancarelle montematiche con la D e la M ed ecco che i presupposti per una serata indimenticabile ci sono tutti.

Concerto fantastico.

Acustica perfetta, regia dei maxischermi impeccabile e poi loro.

Longevi e intramontabili ma con un energia da rock band emergente.

Dave è incredibile. Sono profondamente etero, ma se non lo fossi ammetto che impazzierei per lui. Un animale da palcoscenico. Riflettevo su come effettivamente sia facile, per uno come lui, farsi prendere dall’onipotenza quando senti di avere in pugno 60.000 persone che ti seguono come un dio.

Le canzoni una più bella dell’altra, da quelle lente strappamutande cantate da Martin Gore ai cavalli da battaglia che facevano tremare le tribune.

Just can’t get enough è stato un fantastico ritorno.  Per qualche oscuro motivo non la cantano sempre e, almeno per me, è stata la canzone che mi ha fatto innamorare di loro.

Ora so già che vivrò quel periodo per cui ascoltare qualsiasi altra musica che non sia loro sarà un fastidio. Saranno la mia ossessione dei prossimi giorni.

Mi mancano già

Li aspetto questo inverno….con Sylvestrino.

concerto depeche mode milano 18 luglio 2013

 

 

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Al diavolo……

Domani ci sono i Depeche a San Siro…e voglio solo godermeli.

 

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Post da mal di pancia

In un assolato venerdì pomeriggio, mentre con vergogna mi appresto a partire per la romagna, sono riuscito a rovinare il weekend e le ferie a due miei collaboratori.

Non ce l’ho fatta, CAZZO.

Quei due maledetti contratti atipici (maledetti i contratti non loro ovviamente).

Che cazzo di definizione poi, contratto atipico….che già nel nome sembra sfigato, per i figli di nessuno, col destino già segnato.

Quei due contratti atipici non sono riuscito a rinnovarli.

Giusto un allungo di un paio di mesi, fino a fine settembre, e poi basta.

Via un reddito, via le abitudini, il caffè coi colleghi, la mensa, il torneo di calcetto aziendale.

Si c’è la crisi, si l’azienda va male….però cazzo, guardarli negli occhi ed iniziare a parlare dicendo…”non ho buone notizie”….

Ormai dovrei esserci abituato, purtroppo, ne ho già visti andar via diversi…però a quegli occhi lucidi, a quei “grazie comunque per la bella esperienza, mi sono trovato bene”,  a quelle mani tremanti che tamburellano nervosamente sulle ginocchia io non riesco proprio ad abituarmi.

Ed ogni volta sento di non aver fatto abbastanza, di non aver lottato per tenerli.

Cazzo non saranno miei figli ma mi sento responsabile.

Oggi è un giorno di merda.

Quando in auto sentirò Levante cantare alla radio, non mi verrà da sorridere…

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Come capire se il tuo gatto sta cercando di ucciderti

Si lo so….nel blog non è politically correct fare autopromozione, ma questo libro ne vale veramente la pena.

Ne leggo qualche pagina la mattina quando arrivo in ufficio…un po’ come una pillolina omeopatica.

Secondo me funziona…mi scappa da ridere di prima mattina…

Lo consiglio a tutti quelli che amano i gatti…e anche agli altri.

libro gatto fabbri

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Ieri sera

Ieri sera ho fatto il lungo.

Domenica, complice la sangria della sera precedente, non c’ero riuscito.

Ieri sera, prima di andare a correre, avevo un po’ di rabbia in corpo. Evidentemente quando capita riesco a rendere di più, visto che ho fatto 16 km in un tempo per me veramente ottimo.

E anche se il cielo era coperto, faceva caldo e umido.

E anche se faceva caldo e umido, gli ultimi 4 chilometri li ho fatti ancor più veloci.

E se fossi partito per farne 21, avrei battuto il mio record sulla mezza maratona.

Devo trovare il modo di arrabbiarmi alla vigilia della maratona quest’autunno.

Però questa canzone è in testa alla mia playlist personale…

 

 

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A me?

Ok sono “un capo”, anche se oggettivamente spesso non sembra.

In qualità di capo, fra le tante cose che mi toccano, c’è anche la responsabilità di fare in modo che i miei collaboratori collaborino fra loro, anche perchè altrimenti dovrei cambiar loro nome.

Capita a volte che fra i collaboratori si inneschino una serie di dispetti prima e di litigi dopo che mettono a repentaglio non solo il clima in ufficio (che sia sereno è un nice to have, non un must) ma l’efficenza stessa.

E così mi ritrovo in un pomeriggio assolato in cui vorrei pensare ad altro, ad avere i contendenti di fronte a me ognuno a spiegare le proprie ragioni.

E sapete la cosa buffa? E’ che mi sembra assurdo che sia io a fare da paciere.

E’ come se chiedessero a berlusconi di fare da guardia allo spogliatoio delle ragazze, oppure a totò riina di fare il ministro della giustizia o a moggi di fare l’arbitro.

Se vuoi spegnere un incendio, non chiamare un benzinaio….

litigio in ufficio

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L’animo femminile che è dentro di me….

Oggi sono andato a fare shopping.

Dovevo, visto che i mille km corsi negli ultimi mesi mi hanno fatto perdere quasi 10 chili e il guardaroba incominciava ad essere immetibile.

L’ho fatto durante l’intervallo per sfruttare i saldi (anzi i presaldi) e trovare ancora un buon assortimento.

Sono entrato nel negozio, ho scelto il primo abito l’ho provato, prima con una taglia e poi con un’altra, mi sono fatto consigliare sul secondo provando diligentemente il nuovo capo, poi ho cercato una giacca resistendo alle lusinghe della commessa per quell’incredibile offerta nel caso avessi acquistato una giacca, cedendo solamente sulla seconda cravatta …d’altronde quella in più la paga solo 5 euro.

Quindi ricapitolando due abiti (classici) una giacca e due cravatte.

Ho pensato che per fare questo, di mia spontanea volontà, durante la pausa pranzo,  il mio lato femminile doveva aver proprio preso il sopravvento.

Poi ho pensato che per fare il tutto in soli 20 minuti, la componente maschile è ancora ben radicata.

Immagine

 

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gira la ruota….

Se vai sulla spiaggia di Riccione, ma devi andare proprio sul bagnasciuga e guardi verso nord, in lontananza puoi scorgere la ruota panoramica che c’è a Rimini.

La vedi piccola piccola e pensi a quanto è distante.

Poi controlli la tua tabella di allenamento e vedi che per questa domenica devi fare 21km che guarda caso corrispondono all’andata e ritorno tra Riccione e la ruota panoramica di cui sopra.

Poi capita che con gli amici organizzi una mangiata fuori per il sabato sera, ma mica a mangiar pesce come dovresti da quelle parti…no, ti ritrovi praticamente alla sagra della salsiccia a strafogarti al punto in cui, dopo aver accompagnato il tutto da qualche ettolitro di Lambrusco, ti stendi sempre più sulla sedia, manco fosse una brandina, e senti il desiderio impellente di slacciarti il bottone dei pantaloni da tanto sei pieno.

Unite il tutto e vi ritroverete una fantastica mezza maratona alle 7 di mattina, con ruttini alla salsiccia incorporati.

Se penso che per la Stramilano ero stato tutto precisino con l’alimentazione….

PS: inutile dire cosa ho mangiato alla fine della mia mezza, vero?

ruota panoramica

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