Archivi del mese: settembre 2013

il foglio bianco

Di quelli in formato Aquattro, senza righe né quadretti.

Bianco, come le lenzuola di un letto,

da riempire con parole e immagini,

per tornare, no scusa, per iniziare

a scrivere liberamente.

Un foglio da riempire…e se non basta ce n’è una risma a diposizione.

foglio_bianco

 

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Segnali che mi fanno capire che l’estate, forse, sta finendo

  • Nei weekend alla mattina quando mi vesto penso se siano meglio i pantaloncini corti o i jeans
  • Non mi verrebbe in mente di buttarmi nel mare per una nuotata
  • Mi capita di pensare a che film danno in TV la sera
  • Il lenzuolo….incomincio a starci sotto e non più sopra
  • Ho ripreso a fare il risotto
  • Consulto la programmazione nei cinema
  • Se posso guardo l’anticipo su sky
  • Il libro sul comodino incomincia a prendere polvere
  • Di prima mattina, quando imposto i 21 gradi nel climatizzatore dell’auto esce aria calda dalle bocchette
  • Non si vede quasi più il segno del costume
  • E’ ripartita la tiritera dei compiti di Sylvestrino
  • Diminuisce il consumo di vino bianco a favore di quello rosso
  • Al venerdì preparo la formazione del fantacalcio
  • Davanti alle scuole sono tornati i suv in doppia fila

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Le lezioni

Sono tante le lezioni che ogni giorno ognuno di noi impara sulla propria pelle.

Alcune facili da apprendere, altre difficili.

Alcune dolorose, altre meno.

Tra quelle dolorose poi ci sono quelle che fanno male dentro e quelle che fanno male fuori, sulla pelle.

Tutte comunque servono, anche se a volte ci vuole il giusto tempo per assimilarle.

Oggi ad esempio ne ho ricevuta una di quelle dell’ultima categoria, di quelle che fanno male sulla pelle.

Si perchè ho imparato che se vai in palestra e ti dimentichi le mutande, torni a casa senza, ma se vai a correre e ti dimentichi le calze, torni a casa CON le vesciche.

Per fortuna che c’è Compeed !!!

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che poi parlo sempre di corsa…

…un po’ come quell’antipatico di Linus.

Ieri ho corso. Non l’ennesimo allenamento, ma una mezza maratona a Bologna.

L’ho piazzata li, giusto giusto nella preparazione per la maratona di ottobre.

Mi piaceva l’idea di farla “in casa”. Mi piaceva l’idea che si corresse nel centro storico. Mi piaceva l’idea di farla dandoci dentro, con l’obiettivo di fare il tempo, il mio record.

Questa primavera (bugiardo era ancora inverno) la mia prima l’ho corsa in un’ora e 57.

Qui avevo dichiarato che la volevo fare in 1 e 50, cioè 5 e 12 al kilometro.

Per controllare la mia tabella di marcia mi sono imparato tutta la tabellina del 5e12 a memoria…..5’12” 10’24” 15’36” 20’48”….

Alcuni miei compagni di corsa impostano semplicemente il garmin su un’andatura e la seguono. Altri si fanno un fogliettino con i tempi intermedi.

Io preferisco la tabellina. Mi aiuta la concentrazione. Penso a quello e non penso ad altro. Tredicesimo km….13×5 fa un’ora e 5 + 12 x 13 che fa 156, quindi 1h07’36”….Quando corro sembro un po’ autistico.

La corsa è stata bella. Il percorso affascinante nel centro di Bologna, sembrava un toboga…desta sinistra sinistra poi destra….quasi tutto sul pavè…

Sembrava dovesse piovere e invece no. Tempo perfetto.

Anche il mio lo è stato. Una trentina di secondi sotto il mio obiettivo, nonostante sia partito troppo forte, tipico per me. Forse perchè la ragazza pace maker dell’1 e 40 era carina, per cui ho tentato di starle dietro. Dopo 4 km però non ce l’ho più fatta….

Alla fine ero stanco ma non stanchissimo. Soddisfatto ma non sfatto.

Un paio d’ore senza pensieri, ne belli ne brutti….anzi….qualcuno bello ogni tanto lo facevo affiorare, quando il calcolo non era così difficile…10x 5e12 ad esempio è facile da fare…così ho anche il tempo di pensare a li belli pensieri…..e se mi affiora qualche altro pensiero, 11x5e12……

Unknown

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Questo weekend

Questo weekend vado via.

Vado a festeggiare qualcosa che non è da festeggiare.

Almeno lo faccio in una bella città….almeno mi dicono.

Almeno vado a ovest…

Mondiali Nuoto Barcellona 2013

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cartoline dal mare

Si come quelle cartoline che arrivavano a destinazione quando la scuola era già iniziata perchè le compravi l’ultimo giorno e poi le scrivevi e le spedivi direttamente da casa. Fa nulla se sulla cartolina c’era il mare e il timbro era di Milano, quando la vedevi nella casella della posta, sorridevi.

Le mie cartoline del mare raccontano di:

Beach tennis, tanto beach tennis. Tanti tornei con mio figlio (in uno con grandissima soddisfazione per aver raggiunto incredibilmente le semifinali) e uno di quelli seri con un compagno occasionale che mi ha permesso di passare il girone di qulificazione al primo posto…impensabile per me…ho gongolato per giorni.

Pesce, scorpacciate di pesce. Come se piovesse dal cielo, anche se alla fine a Vallugola non ci siamo andati.

Libri…quattro, il migliore La verità sul caso Harry Quebert…mi è piaciuto molto

Abbronzatura. Minchia se ero nero…poi col fisichino che mi è venuto.

Corsa. Ho fatto un ulteriore salto di qualità. Nel solo mese di agosto ho macinato 170 km e ho provato per la prima volta a superarne trenta in un colpo solo. In generale ho corso con soddisfazione ma in quell’occasione no. Gli ultimi 3 km li ho fatti proprio sulle ginocchia e quando sono arrivato ho pensato: “minchia e io dovrei farne altre 12 in più?”

Bomboloni. Erano il mio premio per la corsa, da consumarsi con un cappuccino e un litro d’acqua fredda. Uno se correvo 10 km e due se superavo i 20. Quando ho fatto i trenta stavo male e ne ho preso solo uno…ne avanzo due.

Mare. Rispetto agli anni scorsi ho nuotato di meno. Nemmeno una volta fino alle boe. Se un giorno voglio buttarmi su triathlon dovrò mettemi di buzzo buono.

Passeggiate sul bagnasciuga. Mai fatte… a parte tre giorni in cui ho compensato.

Foto. La mia reflex non l’ho usata molto. Mi sono divertito però con instagram…il trip del social ormai mi possiede stabilmente.

Iphone. Cazzo ma ormai si scarica in mezza giornata. Incomincio a nutrire perplessità su Cupertinoland.

Materazzi. Gioco meglio di lui a beachtennis. Lui mi batte a tatuaggi.

Carte. Mi rifiuto di imparare a giocare.

Musica. Nessun tormentone particolare.

Ballare. Ci sono andato una volta sola e l’ho già raccontato.

Mio figlio. La sera prima della mia ripartenza per Milano mi ha fatto venire gli occhi lucidi. Però è proprio bravo…e ho scoperto che ha l’animo del commerciante. Penso potrebbe vendere frigoriferi agli esquimesi anche se ha solo 9 anni… e poi cazzo, i suoi occhi mi lasciano senza parole ancora oggi.

Infradito. Mi mancano.

Riccione - Cartolina panoramica

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