Che poi mi sono pentito a non portare le scarpette a Monaco.
Si è vero, sarebbe stato il quarto giorno consecutivo di corsa, il tempo a disposizione per correre sarebbe stato poco, e poi faceva freddo.
Però quando la mattina, tornando in camera dopo la ricca colazione, in ascensore è salita tra gli altri anche quella biondina tutta sudata, con le guancie rosse dal freddo e con quella tutina dell’asics, ecco, un po’ mi sono pentito.
Comunque nel mio blitz di 36 ore in Bavaria, non ho mangiato nemmeno una salsiccia. L’anatra mi hanno rifilato, manco fossimo in francia.
Nella cena però ho fatto il mio figurone tenendo banco col mio inglese, magari un po’ sgrammaticato, ma sicuramente non timido.
Così come non lo sono stato nei workshop del giorno dopo.
Ecco, se dovessi pensare a cosa mi è piaciuto di più in questo viaggio, direi la timidezza, che spesso mi accompagna, e che stavolta è rimasta a terra all’aereporto di Malpensa.
Anzi no, c’è pure una frase che ha proposto uno dei relatori e che mi è piaciuta un sacco:
“If everything seems under control, you’re just not going fast enough.” – Mario Andretti
Mi calza a pennello. Io non sono uno preciso, faccio il 30 e quasi mai il 31. Mi piace progettare e iniziare a costruire, ma quando i muri sono stati tirati su, voglio pensare al nuovo progetto, senza aspettare di vedere come diventano quei muri una volta intonacati e imbiancati.
Ecco, con questa frase mi piace pensare che l’imprecisione che mi contraddistingue sia legata alla velocità, perchè a quel punto l’imprecisione, così come l’incapacità di controllo meticoloso, non rappresenta più un difetto, ma solo la ricerca del limite.
Ho provato a vendere il concetto ai miei collaboratori. Spesso cercano la precisione alla virgola in ciò che fanno, o magari in ciò che gli chiedo io. Però la precisione a volte, ti toglie risorse, energie, ti impedisce di decidere e di passare oltre.
Trovo sia meglio un dato approsimativo subito che uno preciso dopo, perchè così si sente la velocità, l’adrenalina….
Vabbè, però che palle….forse stasera è meglio se mi rimetto a vedere X-factor.
Non ti facevo timido sai Gatto? 🙂
e invece… 🙂
Dipendente da adrenalina?
(si va be… ma i lavori imprecisi poi qualcuno li deve “precisare”… e quanto capita a me che devo “precisare” un lavoro altrui….. non ti dico in che lingua aramaico penso di lui 😛 )
dicono che rendo meglio sotto stress…
Comunque ho capito…non vuoi lavorare con me 😉
ahahah io lavoro bene in gruppo, basta che faccio parte del “comando” e organizzo 😛
In questo sarei una collaboratrice perfetta.
Perchè la ricerca della perfezione e la meticolosità ad un certo punto mi sembrano tempo perso…
e spesso non fanno che peggiorare il “prodotto”, che lasciato con la sua vena di possibile incompiutezza il più delle volte acquista maggior fascino.
ecco…la pensiamo allo stesso modo allora.
Nemmeno io ti facevo timido!
Io sono una perfezionista, ma in alcuni casi sono d’accordo con te, spesso essere troppo precisi serve solo a perdere tempo ed energie.
in realtà lo sono con chi non conosco. Poi una volta rotto il ghiaccio (non necessariamente tutto l’iceberg) non lo sono più…anzi.
Idem 😛
Ehmmmm sta cosa che tu sia timido non mi convince mica tanto sai? 😆
Sono d’accordo con Diamanta.Il problema spesso è anche che gli “architetti” tirano su muri e poi noi ” precisine” tocca mettere su mobili e quadri su muri storti…giusto perchè il signor archittetto ha nuove visioni su nuovi progetti. Capisco il tuo concetto ma l’importante è restare vigilanti e offrire il proprio sostegno a chi tocca finire un progetto! Oh, ma la salsiccia intendi die Currywurst?
Come ho scritto anche a Valentina io timido lo sono…fino a quando non conosco i miei interlocutori.
Però credimi, buttami in un contesto dove non conosco NESSUNO e divento una perfetta tappezzeria.
Quanto al precisino è vero, poi tocca a qualcuno mettere i puntini sulle i. Infatti non dico che sia un pregio o un difetto, dico che io sono così e, spesso, preferirei che anche i miei collaboratori lo fossero.
PS ma che cavolo è il die Currywurst?
qualcosa da dire sugli architetti creativi ??? bah … voi precisetti con le menate dei muri dritti ….uuufffffff …. 😛
seriamente , nella vita servono entrambe le cose , un pò come lo yin e lo yang .
Il gatto timido….???? ok si si ci crediamo ….. bbuaaaaahhhh 😀
uffa non mi crede mai nessuno…
non lo so, non sono convinto. viviamo in un tempo in cui la velocità fa da padrona e, per cercare il limite, c’è abbastanza opportunità. al di là della meticolosità, sposo la filosofia del “lentius, suavius, profundius”.
non è che sia contrario alla lentezza, è che trovo che la ricerca della perfezione produca meno risultati rispetto alle risorse necessarie. Però è solo un mio punto di vista (oltre che di Mario Andretti).
un po’ di timidezza non mi dispiace affatto gattosyl!
a me invece da un po’ fastidio…mi piacerebbe essere un po’ più estroverso quando capita….
puoi sempre rimediare se è qualcosa che ti da fastidio..oggi però è sempre più raro trovar timidezza.
eh brava…se potessi rimediare non sarei più timido. La timidezza devi vincerla, ma non sempre ci riesci.
Ho l’impressione però che tu confonda la timidezza con la gentilezza…
Essendo anche io una timida, non posso confonderla con la gentilezza..
però negli anni ho fatto molti progressi su questo fronte.
…e come, se posso?
è un discorso lungo gattosyl, nello spazio di un commento sarebbe difficile per me spiegartelo.
Se vorrai, se ne parlerà comunque in altra sede.
🙂
beh…se non è troppo personale un post potrebbe essere un buon argomento 😉
sì, credo proprio che si possa fare! 🙂
mai appendere le scarpe al chiodo, nemmeno per un blitz di 36 ore in Bavaria 😉
(e poi dici di non guardare o rincorrere le gattine!)
avrei fatto lo stesso pensiero sulla corsa anche se su quel ascensore fosse salito un runner di sesso maschile….seee vabbè….non ci credo nemmeno io !!! 😉
È come una sorta di vibrazione lontana.. sai… come quando senti avvicinarsi un temporale anticipato dal rombo basso e minaccioso di un tuono.
Non hai anche tu questa sensazione? 🙂
si, ma chiamano bello 😉
“Chiamano bello”
Ma chi? Chi chiama bello????????
continuo a chiedermelo pure io…anche quando sono “preso tardi” !
Come parli strano, a volte, tu.
Secondo me ad un gatto una salsiccia potevano anche darglieila 🙂
quel che dico anche io….
Ti commento da perfezionista: è una brutta bestia il perfezionismo, diventa un’ossessione, è massacrante, specie quando coinvolge gli altri nel suo vortice senza limiti…
Mai avuto questa ossessione….anche se non vuol dire che “tiro su” quando faccio le cose….
Credo alla tua timidezza e stare dietro ad uno schermo aiuta parecchio.
Per il resto, seguire il proprio modo di essere (se ci soddisfa) é la cosa migliore.
grazie per il commento e benvenuta 🙂
É un piacere 🙂
ma scusa un risultato esatto subito? cioè, se lo devi fare il lavoro fallo bene!
Cara il mio Scoglio, mi sembri madame Lapalisse….non si tratta di lavorare bene o lavorare male, ma di valutare quando ricamare su qualcosa di grezzo ne vale la pena oppure no.
C’è chi non andrebbe mai a vivere in un appartamento che non ha ancora i lampadari o le tende…io invece si.
è che a me l’approssimazione mi indispone. e non c’è di peggio del momentaneo che diventa definitivo. almeno dal mio misero e lapalissiano punto di vista.
la prossima volta se mi chiami Catalano, mi farai anche ridere. oltre che riflettere.
pensa che a me indispone la precisione che non fa mai partire i progetti…anche se come spesso avviene la verità sta probabilmente nel mezzo.
Siamo destinati a non lavorare insieme noi due….cara madame Catalano 😉
non solo sono pignola, ma rispetto anche le date di consegna….insopportabile, vero?
secchiona….se la conosci la eviti….. 😉
Con la biondina dell’ascensore credo sarebbe stata tutta un’altra cosa. Altro che velocità, avresti postato la foto di una tartaruga e una frase di un eremita.
l’ascensore però aveva ben più di due utenti…ahimè 😉
La prossima volta porterai le scarpette. Lo so.
Il buon Dio vede e provvede… 😀