Oggi ho partecipato ad un funerale.
La sorella di una mia collega. Oddio, la definirei ben più di una collega. E’ un’amica con la quale ho condiviso mediamente 10 ore al giorno da quasi 15 anni, manco mia moglie può vantare tanta resistenza.
Normalmente i funerali mi mettono a disagio. Non so mai che dire. Non so mai come comportarmi.
Oggi non ho avvertito questo disagio.
Nonostante vederla piangere mi abbia fatto effetto (in 15 anni penso sia stata la terza volta), mi sentivo in una confidenza tale da non sentirmi fuori posto o da non sapere cosa dire.
Sono così strano?
no, non direi proprio.
un abbraccio
🙂
Ma no, è normale. Quando si è in confidenza è più semplice saper cosa dire e come comportarsi in queste circostanze.
diciamo che è più facile anche sdrammatizzare il momento…
L’affetto unisce di più nei momenti duri … La tua collega è fortuna ad avere un amico come te ….
..o forse lo sono io.
Sei strano, sì. Ma non certo per questo. Significa che percepisci il valore della vostra amicizia e di quanto tu sia importante per lei.
Sai che mi piace un sacco il tuo commento?
Mi correggo: sei molto strano.
Sono comunque convintissimo di quel che ho scritto.
I folli sono persone interessanti. Gli strani ambiscono a diventarlo….(non preciso volutamente se folli o interessanti)
Non importa precisarlo ma se seguo te e il tuo blog è proprio perché siete interessanti.
ti devo uno spritz 😉
in momenti cosi difficili…..
è confortante avere amici come te…..
Ti ringrazio Ade, ma non vorrei far sembrare il post un autocelebrazione. Era solo una considerazione curiosa di quello che mi capita di solito e che ieri invece non c’è stato.
Una sorella … Chissà perché ho pensato ad una persona giovane. Magari non lo è è solo l’idea di perdere una sorella/fratello che mi farebbe patire senza ritegno. Stai vicino a lei per come puoi. ciao gatto
Si era giovane, anche se aveva già tanti problemi di suo, purtroppo.
Dopo 15 anni spesi in ambiente lavorativo, credo sia piu che normale.
Beh, mi è capitato di partecipare anche ad altri funerali di colleghi di lunga data, ma quel disagio l’ho sempre avvertito forte.
Non so se sei strano o no. Non posso rispondere a questa domanda, io ai funerali, tutti, compreso quello di mia madre, mi son sentita fuori posto.
Non so come mai, ma ai matrimoni e ai funerali, io mi sento sempre fuori posto.
Ma tu strano o no, credo sia stato comunque un amico a starle vicino.
Come mai anche ai matrimoni?
e me lo son domandata…. e a parte forse la risposta scontata “perchè son la tomba del matrimonio” (di conseguenza diventa un funerale 😛 ) non saprei….
… forse tutta quella gente insieme che spesso a malapena si conosce
… forse l’idea di tutti quei soldi sprecati in vestiti, parrucchieri, regali, cibo
… forse perchè son strana io
non so… dico sul serio
in realtà a volte non conoscere la gente è un punto a favore… comunque fra gente strana ci si intende no? 😉
si ma essere strani a volte è faticoso (non che uno possa farne a meno se lo è)… non pensi? 🙂
pensare? Io? !!!
scusa…. dimenticavo… sei un uomo…. 😉
ehm non riesco a commentare, salto il giro.
più che comprensibile…l’argomento non è dei miei più classici.
E’ una cosa molto bella, invece.
Non c’è niente di più bello di sentirsi un amico in questi momenti.
Boh non so. A volte ci si sente quasi in dovere di dover far qualcosa quando magari un sano silenzio potrebbe essere ancor più apprezzato.
credo che con certi amici , si stringano legami che sono più forti dei legami di parentela …. e poi anche se collega di lavoro ma vi vedete da così tanto tempo e non siete robot , alla fine uno può essere anche il grinch , ma un cuore e dei sentimenti umani li ha pure lui !!
Più che Grinch direi orso…ma il discorso non cambia.
E’ semplicemente affetto. Quando si passa per l’affetto è tutto più semplice.
E poi non c’è niente di meglio che una sincera partecipazione per chi vive questo dolore. io che pensavo sempre a funerali intimi quando pensavo alla morte di un mio caro, mi sono ricreduta al funerale di mio padre. Aver visto che così tanta gente, da non stare nemmeno in chiesa, venire anche il 10 di agosto in un posto sperduto come il nostro paese è stato un dono inaspettato e di grandissimo aiuto!
…era per dire che spesso ci facciamo problemi ad andare per questioni di riserbo…ma poi invece per chi sta lì, è importante…
Si hai ragione. I funerali sono fatti per chi sopravvive alla morte, non per i defunti.
non credo che tu sia strano, credo tu sia “umano” e a volte lo siamo più di quel che pensiamo 🙂
forse perchè di fondo, l’essere umano un po’ strano lo è di suo, no?
Hasta
Zac
Non è strano sentirsi a disagio di fronte al dolore di persone che non si conoscono poco, come non lo è sentirsi al proprio posto accanto al dolore di un amico. Casomai sei strano per altre cose, come tutti i gatti, ma questa è un’altra storia, sorriso…
stavo chiedendoti un esempio per il quale mi reputassi strano, ma mi hai già risposto nell’altro commento… 😉