Svolgimento.
Oggi è un bel giorno, punto.
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Ultimo post pollitico e poi non vi scasso più i maroni…giurin giuretta.
Chi ha letto i miei post precedenti conosce la mia idea politica.
Ieri sera guardavo i telegiornali e ammetto, con grande sorpresa, leggevo via via i risultati dell’ultima tornata elettorale.
Sia chiaro, sono consapevole che vanno presi con le pinze, sono le europee e non le politiche.
Però il verdetto è piuttosto chiaro.
Dovrei essere strafelice…ma così non è.
Lo sono per il risultato, sia chiaro, ma leggere i commenti e le chiavi di lettura che sono stati dati mi lascia l’amaro in bocca.
Io non ho mai pensato che chi vota per il M5S sia stupido. Comprendo da sempre molte delle ragioni che guidano quel movimento.
Ne ho però sempre rifiutato sia il metodo che “la tattica”.
Però leggere nelle bacheche e nei blog, che chi ha votato per il PD è stupido o coglione o comunque fa parte del popolo bue…beh mi infastidisce.
Mi infastidisce allo stesso modo in cui lo fece Berlusconi quando disse che “solo un coglione non voterebbe per noi”.
Beh…come allora, io sono un coglione e sono fiero di esserlo.
E sono fiero di non credere che chi non la pensa come me lo sia.
Sia chiaro, di coglioni ce ne sono tanti in giro, e appartengono a tutti gli schieramenti.
Ma questa prepotenza nel non accettare e non rispettare il volere degli altri e di pensare che o con me o contro di me…beh non mi va giù. Fortunatamente non tutti, fra i 5 milioni di votanti per il movimento a 5 stelle sono così estremisti, ma non sono pochi e soprattutto i due leader sono fra quelli.
E pensare che ieri sera, quando vedevo le proiezioni, che davano il 40% al PD e poco più della metà a Grillo, la mia riflessione è stata: Ecco, ora basterebbe che smettessero di litigare e insieme, senza dover sottostare ai ricatti dei tanti politicanti del 2%, pensassero ed attuassero insieme le importanti riforme di cui il nostro paese ha bisogno. Con due partiti, cosa che a memoria non è mai successo nel nostro paese, avrebbero una signora maggioranza per poterlo fare.
Grillo più di una volta ha detto che Renzi gli ha copiato molti punti del suo piano. Bene…che li discutessero insieme e li mettessero in atto.
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Parlo di politica riflettendo sul M5S.
In questa tornata prenderanno il 30%. Saranno probabilmente il primo partito…pardon, movimento in Italia.
Grillo ha detto che se così va, chiederà di andare al voto anticipato.
Ammesso che alla fine vada così…torniamo a votare, tra l’altro con la stessa legge elettorale che improvvisamente ci siamo dimenticati tutti di quanto fosse prioritaria, stravince e prende il 40%.
Lui dice che non si alleeranno con nessuno. Bene.
Inizia il primo giorno della legislatura e si presentano tutti con gli abiti della festa in aula parlamentare. Voto di fiducia.
Alla camera col premio di maggioranza non ci sono problemi. Ma al senato? Se li non ha la maggoranza chi appoggerà quel governo?
Con questo cosa voglio dire.
Il fatto di non scendere a compromessi, è ideologicamente virtuoso ma nella realtà utopistico.
Sia chiaro…il panorama in generale è quello che è. Per me si dovrebbe votare il meno peggio nella speranza che provi a fare qualcosa.
Ma il voto a Grillo e Casaleggio e ai loro modi di fare politica io non glielo do. Anche perchè in fin dei conti, da allora, sono riusciti a cambiare qualcosa significativamente?
Ci sono tanti punti del programma del M5sS che pure condivido. Ma per portarli avanti devi condividerli e discuterli con chi rappresenta anche il 70% della popolazione che non ha votato per te.
Detto ciò mi taccio e torno a pensare alle previsioni del tempo per il weekend.
PS: ho circa 200 follower di cui però penso solo una metà realmente attivi. Uno su tre mi criticherà. Prevedo bagarre, ma sono convinto in maniera civile.
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Nella reatà ieri sera eravamo in un ristorantino molto carino a mangiare pesce e bere un’ottimo vino bianco.
Ci conosciamo da una vita, loro in realtà da quando sono nati, io “solo” dall’adolescenza.
Ormai facciamo fatica a vederci con frequenza. La vita come spesso avviene ci ha fatto prendere strade diverse.
Però quando capita di poter condividere una serata come quella di ieri, sembra che il tempo non sia mai passato.
Ti ritrovi a parlare di tutto un po’, qualcosa del presente e molto del passato…
…come quella volta che per festeggiare la fine della naja ci ritrovammo sdraiati e ubriachi sul pavimento di casa mia (in realtà gli altri si trascinarono almeno fino al divano, io no).
Oppure quella sera in tenda a Piombino, e quelle ragazze di Roma chiedevano di assaggiare il biscotto…mi mangio ancora le mani a ripensarci.
E quando passai per Jack lo squartatore? Se non fosse che la scena del delitto fu la Fiat tipo del mio amico, lui all’epoca avrebbe riso di più.
Tanti episodi raccontati, un filo di malinconia a legarli assieme e un sorriso a sciogliere quel filo.
Sul presente però le vere novità sono due. La prima è che io e il vigile politicamente la pensiamo allo stesso modo (e la cosa mi preoccupa non poco…uno dei due sta prendendo un abbaglio). La seconda è che tutti e tre si sono rifatti una vita sentimentale…con donne decisamente più giovani. Se volessi essere all’altezza dovrei trovarmi una nata dopo la grande nevicata dell’85…naaaaa…non c’ho più il fisico, io. 😉
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come diceva il buon Renzo Arbore…meditate gente, meditate.
….è una cazzata
Secondo il Rapporto 2012 della Fondazione NordEst, per la maggioranza degli imprenditori uscire dall’Euro e tornare alla Lira è “rischioso” o comunque non consigliabile.
La fiducia nell’Euro aumenta con l’aumentare delle dimensione e dell’internazionalizzazione delle imprese: chi lavora con l’estero sa esattamente che assurdità è l’idea di tornare alla Lira.
L’Italia è infatti un paese importatore di materie prime.
C’è poi chi dice che dovrebbe esser la Germania ad abbandonare la moneta unica. Peccato che in tal caso si riproponga, all’inverso, il medesimo problema: il valore di un nuovo Marco aumenterebbe nettamente, riducendo drasticamente le possibilità di esportazione della Germania stessa.
1. Tappa:
Fermati, lettore, e rifletti un secondo: dove lavori?E le materie prime con cui lavori, da dove provengono? Quanto credi converrebbe comprarle con una moneta che ha lo stesso valore dello scellino tanzanianorispetto a comprarle in Euro?
-Ricordate l’ “austerità” degli…
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…ma ieri ho fatto il mio record personale sulla mezza maratona.
Sentivo di averlo nelle gambe, ma la giornata calda e un paio di ristori senz’acqua, hanno fatto si che quel tempo arrivasse più con la testa che con le gambe.
Come sempre sono partito veloce. Mi sono imposto una tabella di marcia e dopo metà gara mi sono ritrovato in vantaggio di un paio di minuti. Da li, quel vantaggio, ho incominciato inesorabilmente a perderlo. Chilometro dopo chilometro, vedevo quel gruzzoletto di secondi che veniva eroso, come un salvadanaio che lentamente si svuotava.
E’ li che ho usato la testa al posto delle gambe. Mi ripetevo mentalmente “non mollare, aumenta il passo”. Se qualcuno mi superava provavo a stargli dietro. Se la strada saliva leggermente cercavo di non abbassare il ritmo.
Il gruzzoletto però l’ho perso, ma non tanto da impedirmi di fare il mio miglior tempo. Rispetto a Bologna nel settembre scorso ho migliorato di poco più di 60 secondi.
Sono soddisfatto. Meno di 24 mesi fa non avrei mai pensato di ritrovarmi oggi con alle spalle un paio di maratone qualche mezza e quasi 2.000 kilometri percorsi correndo.
Se ripenso a quel post mi sembra incredibile (così come è incredibile che mia mamma stasera mi abbia fatto i pomodori ripieni).
Però in due anni ne sono cambiate di cose…da non crederci.
Altre invece non sono cambiate…ma stasera non voglio pensarci.
Oggi solo pensieri belli 🙂
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Il progetto che sto seguendo in ufficio mi sta risucchiando come un gigantesto blob. Passo ore e ore in riunioni da cui esco con cose da fare che non ho tempo di fare (ne di far fare) perchè nel frattempo entro in un’altra riunione da cui uscirò con delle cose da fare ma che non…vabbè ci siamo capiti.
Ogni tanto sbotto però. Alzo un po’ la voce e dico che l’ennesima riunione che dobbiamo programmare non ha senso farla perchè tanto non faremo in tempo ad avere i dati necessari…poi però la riunione si fa lo stesso, io arrivo con la metà dei dati, non verificati e approssimativi, su cui si prendono delle decisioni…si ma che barba (vi leggo nel pensiero).
Stamattina poi si presenta anche una mia collaboratrice. Non ho mai avuto grossa stima di lei, nonostante l’abbia assunta io diversi anni fa (la conferma che di errori ne faccio eccome) ma stamattina mi ha impressionato perché era veramente sconvolta. Tremava e piangeva. So che ha sempre avuto un rapporto conflittuale col suo responsabile diretto (uno dei miei primi riporti) il quale, a dire la verità, in effetti non ha mai brillato nella leadership e nel creare il gruppo, però ha altre qualità e competenze utili. Ho sempre evitato confronti diretti, trovo siano l’ultima spiaggia per risolvere un conflitto, soprattutto tra persone non gerarchicamente alla pari.
In questi casi cerco sempre di dare un colpo al cerchio e una alla botte, spesso la verità sta nel mezzo e in questo modo si sbaglia meno.
Stamattina però lei è letteralmente crollata, una vera e propria crisi di nervi. L’ho ascoltata, le ho fatto capire di aver capito il suo punto di vista ma non le ho dato ragione.
Poi però ho fatto 4 chiacchiere con un suo collega di scrivania di cui mi fido…per capire, per avere qualche elemento in più.
Ho sempre minimizzato questo suo malessere, ma magari un fondo di verità ce l’ha davvero. Devo tenere le antenne ben alzate…anche se finchè vivo nelle sale riunioni la cosa non sarà così facile.
Poi ho corso. Non riesco a farlo più durante la pausa pranzo (e ci credo…con tutte ste riunioni), per cui mi sembra di andarci meno del solito. Nella realtà ci vado poi la sera. Ora le giornate si allungano e un’oretta di allenamento, anche dopo le 20, riesco a piazzarla.
Correre mi fa bene alla mente, mi aiuta a non pensare ai casini sul lavoro e al cellophane. Fisicamente sto anche bene. Ho la sensazione che tutto il fondo per la maratona mi abbia alzato anche la velocità di base. Corro con tempi migliori che in passato e soprattutto corro tenendo un passo più veloce nella seconda metà del mio allenamento che nella prima. Tra l’altro ho ormai abbandonato anche le cuffiette con la musica, mi concentro di più senza.
Ho pensato che una bella mezza ora ci starebbe bene, giusto per provare a fare il personale su quella distanza. La maratona, per il mio livello, si gioca sulla capacità di resistere sulla lunga distanza, ma le differenze poi si misurano in minuti. Nella mezza invece no. Qualche secondo al chilometro in più o in meno diventano decisivi. A Ferrara, a marzo, sono arrivato a mezzo minuto dal mio record. Solo un secondo e mezzo al chilometro, niente.
Domenica ne fanno una a Rimini. La faccio. Torno sul luogo del delitto, visto che ci ho corso sulla distanza doppia meno di un mese fa.
Ho bene in mente il passo che devo tenere per raggiungere il mio obiettivo. Di fatto devo avvivinarmi molto alla barriera dei 5 minuti al chilometro. Su una distanza più breve ce la faccio senza problemi, ma sui 21 km. rimane un muro ancora invalicabile per me. In allenamento non ci sono distante…vediamo in gara cosa combino.
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Avete presente il cellophane? Quello termoretraibile? Che col calore si ritrae e aderisce perfettamente al suo contenuto imprigionandolo, immobilizzandolo.
A volte mi sento così. Incapace di muovermi, di liberarmi, ma allo stesso tempo con la possibilità di vedere, sia pure in maniera un po’ distorta, quello che sarebbe senza quel cellophane.
Il cellophane è facile da rompere, non servono nemmeno le forbici o un coltello, ma finora non ci sono riuscito.
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