Archivi del mese: giugno 2014

Diamo i numeri.

Il signor wordpress mi fa i complimenti perché sono arrivato a 500 post. Visto che il cinquecentesimo era però sul cornutazzo, mi sembrava cosa buona farne subito un cinquecentunesimo.

Inoltre guardando le altre statistiche, ho raggiunto anche quota 10.000 nei commenti.

Sticazzi verrebbe da dire…

Sylvester

 

 

 

 

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Dedicato al cornutazzo che sabato notte mi ha fottuto le biciclette…

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30 giugno 2014 · 11:06

Degli arancini e del cannolo siciliano

Ormai sono passati una decina di giorni, ma il weekend passato in Sicilia per quell’addio al celibato è stato proprio carino.

A Palermo non ci mettevo piede dalla scuola media per cui per me è stata veramente tutta una scoperta, anche se in Sicilia in un recente passato ci ero già stato.

Partenza all’albissima, tanto da poterci permettere di arrivare a Mondello e fare colazione di prima mattina con la granita al caffè…se il buongiorno si vede dal mattino…

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Poi via verso il centro…passaggio veloce in albergo e poi in giro per la città.

I mercati in genere mi hanno sempre affascinato, ma Ballarò merita veramente. Mille colori, mille odori, urla, motorini, le zucchine più grandi che abbia mai visto…veramente curioso e piacevole.

ballarò

Pranzo tranquillo…se non fosse per la mia malsana idea di voler provare il polpo fritto…un chewingum.

Poi ancora in giro per la città, curiosando senza meta…

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Pausa tecnica in albergo…sono riuscito a farmi rompere le balle dall’ufficio pure li, e poi chiusura della giornata nuovamente alla spiaggia di Mondello.

Ammetto…pensavo meglio. Mare sporco e la spiaggia ancor di più. Dicono che abbiamo beccato la giornata sbagliata…toccherà tornarci.

La sera poi, sia per cena che per la movida, è stato carino soffermarsi in quella parte di Palermo.

Sono crollato a letto 22 ore dopo essermi svegliato la mattina. Direi che per il primo giorno poteva andare.

Nel secondo invece abbiamo deciso di uscire un po’ e andare a San Vito Lo Capo.

A parte il fatto che il mio navigatore (tanto per cambiare guidavo io), non il tom tom, ma uno dei miei compagni di avventura, ci ha portato quasi a Mazzara del Vallo prima di accorgersi dell’errore di percorso, è stata una giornata stupenda.

Il posto meraviglioso, una mare fantastico, anche se l’acqua era gelata. san vito lo capo  Spiaggia tranqulla e soprattutto grandi abbuffate di arancini e cannoli. Veramente…sia per gli uni che per gli altri i più buoni che abbia mai mangiato.

Sono arrivato a sera con un personale di 5 arancini, 3 cannoli cannolo siciliano IMG_3626 più altre prelibatezze accessorie. La cena non ce l’abbiamo proprio fatta a quel punto.

La mattina dopo era già tempo per il rientro.

In pratica un blitz…buona compagnia, chiacchiere in libertà….certo non abbiamo fatto le tipiche cose da addii al celibato, ma lo sposo era un cinquantenne e noi gli andavamo tutti dietro, per cui più di tanto non ci interessava.

Sicuramente da tornarci alla prima occasione.

Non sono riuscito infatti ad assaggiare il panino con la milza che Valentina mi aveva caldamente consigliato. Mica posso rimanere con questo dubbio, no?

 

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Il test sui 7 nani

Chi di voi se li ricorda tutti? Vi ci vedo…Brontolo (è quello che si ricorda per primo) Pisolo, Dotto…si arriva sempre a 6 e poi c’è sempre quello stronzo che non vuol mai venire in mente.

Ok, a questo punto li avete googlati e li avete a portata di mano.

Bene…come direbbe Giovanni Muciaccia, ora ditemeli in inglese.

Se li sapete anche in inglese, e non siete di madre lingua anglosassone, avete un grosso problema, sapevatelo,  potete tranquillamente fermarvi di leggere qui. In caso contrario potete proseguire nella lettura.

Perchè solo un gegnio (non è un refuso) poteva chiamare le sale riunioni della sua struttura Doc, Grum, Sleepy, Bashful, Happy, Sneezy Dopey (che letta velocemente sembra la formazione della Scozia).

Ecco da me ci sono gegni di tal calibro…che se per caso ti tocca fare una riunione con i suoi collaboratori in una delle loro 7 sale riunioni, tocca farti allegare la mappa nella mail per non perderti.

Poi li chiamano creativi…

“Vieni avanti, creativo ! “

nomi-dei-sette-nani

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Prossimamente su questi schermi

Del weekend a Palermo e dei cannoli più buoni che abbia mai assaggiato;

Della vita da ufficio che non mi piace;

Dei 7 nani;

Del telefonino in mano a Sylvestrino e del mio numero nella rubrica sotto la P.

 

Gli argomenti per scrivere li avrei anche…la voglia meno.

Arriverà.

Stay tuned.

Immagine

 

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Ore 19: io e il mar Adriatico

Ti ritrovi a entrare nel mare, in quel mare che non è certo famoso per essere bello e cristallino, ma che questa sera sembra in serata buona.

Ci entri con l’obiettivo di fare un tuffo e quattro bracciate, perché sono 10 mesi che il rapporto più stretto che hai avuto con l’acqua è stato sotto la doccia.

L’acqua non è fredda e nemmeno calda. E’ solo calma, liscia, un olio.

Cammini per i soliti venti trenta metri, prima che la profondità dell’acqua ti permetta di tuffarti.

E’ bella quella sensazione, immergersi nell’acqua, fare qualche metro sotto, riemergere e incominciare a nuotare, sollevando prima un braccio e poi l’altro, lentamente.

Di norma fai la respirazione ogni tre bracciate, non c’è un perché ma ti sembra equilibrato così.

La mente è sgombra, sembra ripulita dall’acqua, come la tua pelle dalla sabbia mentre ti immergevi.

Nuoti per qualche minuto, lentamente e senza accelerazioni. Poi ti fermi. Guardi la boa, quella posta a 300 metri di distanza e la vedi più vicina della spiaggia. Decidi di proseguire, nuotando a dorso. Non ci sono ostacoli e il sole al tramonto ti aiuta a mantenere la giusta direzione. Di solito il dorso è uno stile in cui ti devi fidare, delle tue sensazioni, delle bandierine per la virata, dei rumori…ma stasera non ci sono particolari motivi per non fidarsi.

Il mare è solo tuo.

Anzi no. Quando ti fermi a controllare quanto manca a quella boa bianca ti accorgi che a pochi metri di distanza, gabbiani pigri oscillano sulle piccole onde che le tue bracciate hanno provocato. Ti guardano straniti e poi tornano a godersi il loro riposo dopo una giornata di pesca.

Gli ultimi metri li percorri a rana. Hai un bellissimo stile a rana, almeno così ti avevano fatto credere da ragazzo quando arrivasti primo alla gara parrocchiale durante le vacanze estive.

Finalmente la raggiungi quella boa, e aggrappandoti per riposarti immergi la testa all’indietro, come se dovessi lisciarti i lunghi capelli che in realtà non hai più da diversi anni.

Guardi la spiaggia. Ti concedi ancora qualche minuto di riposo prima di puntare al tuo nuovo obiettivo, la spiaggia dagli ombrelloni arancioni. In realtà sai che sono a spicchi gialli e rossi, ma tu è così che li vedi da quella distanza.

Riprendi a stile libero. Sempre una respirazione ogni tre, almeno finché il fiatone non ti obbliga a passare a quella ogni due.

Lentamente ti riavvicini alla riva e te ne accorgi non solo dagli ombrelloni che tornano ad essere bicolori, ma dal fondo sabbioso che incomincia a far percepire i motivi ondeggianti delle piccole dune sommerse.

Continui finché non senti la sabbia sfiorarti le dita…o forse il contrario.

Ti alzi. Torni ad avere il tuo peso che per una ventina di minuti avevi perso, anzi ti sembra di essere ancora più pesante, per via della stanchezza.

Il sole sta ormai scomparendo dietro i palazzi del lungomare.

Ti aspettano una doccia e una birra, non necessariamente in quest’ordine.

Benvenuta estate.

nuoto

 

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in ordine sparso

  • Il mio progetto mi sta divorando. Oggi due sole pipì chilometriche e manco un caffè.
  • Settimana scorsa è stata fantastica. Una vacanza all’interno di una settimana lavorativa.
  • Si lo so, le due affermazioni di cui sopra sembrano in antitesi.
  • La carbonara è più buona con due tuorli e un uovo intero.
  • Ho iniziato ufficilamente la mia stagione romagnola. 5 vittorie, 2 sconfitte, 17 chilometri corsi e due bomboloni tra i dati statistici più rilevanti.
  • Il bagno però non l’ho fatto…troppo freddo ancora.
  • Ho rischiato di scottarmi,  per ora mi sto abbronzando.
  • Quel ramo del lago di Como ha il suo fascino…però preferisco il mare.
  • Passare dal lavarello alle seppioline è un attimo a pensarci bene.
  • La crema al caffè di gustavino ha sempre il suo bel perchè.
  • Il duello tra Marquez e Lorenzo è stato da favola. Ci fosse stato Valentino, da nonno lo avrei raccontato ai miei nipoti.
  • Oggi hanno consegnato il diploma elementare a Sylvestrino. Mi sono commosso guardando la sua foto col tocco in testa.
  • Prandelli ha sbagliato. Rossi, non Valentino, doveva portarlo in Brasile.
  • Gomorra è una figata come serie TV.
  • Finalmente torno a leggere seriamente al mare.
  • …ah dimenticavo…mi hanno regalato anche una stella 🙂

The questionnaire

 

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