Mercoledì Sylvestrino ha fatto un torneo di Beach tennis. Era quello padri e figli.
Io non c’ero, ero a Milano. Ha preso un papà in prestito per giocarlo, un conoscente che viene nella stessa nostra spiaggia. Ci ho riso sopra…un po’ nervosamente però.
Sabato sera invece ha fatto un’altro torneo. Quello riservato ai bambini…pardon…ragazzini.
Stavolta c’ero, almeno a vedere.
Ho cercato di dargli qualche consiglio, qualche dritta..batti sul rovescio a quello a sinistra, non forzare la battuta, usa il pallonetto…cose così insomma…dopo un po’ però ha incominciato a guardarmi male. Lui e il suo compagno stavano perdendo 4 a 2.
Alla fine comunque sono stati bravi. Hanno tenuto duro e hanno rimontato e vinto al tie break.
Ero felicissimo, più per come hanno rimontato che per la vittoria in se.
Mentre gli porgevo però l’asciugamano a fine partita, riempiendolo di complimenti, lui serio mi ha guardato dicendomi: “Si però piantala di dirmi cosa devo fare. Questa è la mia partita e questo è il mio torneo”.
Sentirselo dire da un decenne, sangue del tuo sangue….ammetto di esserci rimasto male.
Però dall’incontro successivo mi sono messo un po’ in disparte, facendo il tifo ovviamente e applaudendo, ma evitando qualsiasi suggerimento, cosa che il papà del suo compagno del resto non è riuscito a fare.
Ha vinto anche quell’incontro, qualificandosi per le eliminazioni dirette e arrivando fino agli ottavi e ai quarti di finale dove hanno perso con una coppia oggettivamente più forte.
Hanno giocato comunque bene ed erano soddisfatti della loro prestazione, come noi padri del resto.
Però quella frase…
E sì….diventano grandi e vogliono far vedere che se la cavano benissimo da soli….è dura, ma è giusto così 😉
lo so….sono perfettamente d’accordo con te…però ammetto che la lezione c’è stata eccome…
sì è uno scambio continuo….impariamo tante cose anche noi da loro 🙂
si si….è proprio così.
L’adolescenza che si fa largo…auguri! 😉
a 10 anni? Non è un po’ presto???
Eh…sei rimasto indietro, adesso l’adolescenza inizia prima e finisce dopo!!
ahahaah…è vero…mi chiedo se non sia ancora in corso la mia !!!
Quando si ha sedici anni, non si ha più voglia di avere tanti grilli parlanti intorno. O gatti. 🙂 Non te la prendere.
Ma lui ne ha 10 !!! Uff…
Ti aspettano tempi duri, questo è solo l’inizio… preparati 🙂
Lo so…lo so…
ah ah aspetta e vedrai…
la voglia di camminare da soli è TANTA!!!!!!!!!!
già…e se anche potrà sembrare strano, è quello che vorrei anche io per lui…
Dovresti essere orgoglioso invece, di avere tirato su un figlio capace di sapere che cosa è di sua competenza.
certo che lo sono…e sono contento della risposta che mi ha dato…ma ci ho impiegato un paio di giorni a capirlo
Più che a capirlo, forse, a digerirlo…
Però quella frase vuol dire che tuo figlio è “sano” l”istinto alla crescita e all’indipendenza lo ha… è cosa buona credimi, anche se a te un pò dispiace 🙂
lo so lo so…sono rimasto spiazzato solo per il modo perentorio in cui me lo ha detto e in cui me ne sono reso conto…
sei rimasto spiazzato perché te lo aspettavi tra tre quattro anni… mai i figli spiazzano sempre 🙂
come una volè incrociata quando ti aspetti un lungolinea…
non so che sia, ma si come una cosa così 🙂
Non preoccuparti, tra qualche anno sarà anche peggio!
come è buono lei…
Parlo solo perché osservo da lontano mio nipote che sta per raggiungere i dodici anni…
Tempo fa dicevo a mia moglie che sarei molto felice se mio figlio volesse giocare a pallavolo (a maggior ragione vivendo a Modena). “Pensa che bello, una cosa in più da condividere. Potrei insegnarli qualche trucchetto, aiutarlo all’inizio nell’imparare i movimenti”, ecc ecc. Poi lei mi ha ricondotto alla realtà: “Bravo, così trovi il modo di farti mandare a quel paese”. In effetti i ragazzi hanno bisogno della loro libertà, intesa anche come libertà di sbagliare se necessario. Noi a volte non ce ne accorgiamo, in buona fede, perché qualsiasi cosa facciano vorremmo poterli supportare e farli “vincere”. Ma alla fine… hanno ragione loro. Abbiamo fatto la stessa cosa quando avevamo la loro età. Anche a costo di dolorosi scontri con la realtà 🙂
già…finora durante la stagione invernale è stato per me facile perchè ha scelto di fare scherma e io di questo sport ci capisco proprio poco, per cui più che incitare non posso fare…col beach tennis speravo di condividere con lui un po’ della mia esperienza ma, giustamente, lui mi ha detto la sua. 🙂
E’ dura capirlo, ma da insegnante ti dico che quella frase è un segno di grande maturità da parte di tuo figlio, significa che grazie al lavoro svolto dai genitori è in grado di camminare sulle sue gambe anche su terreni un po’ tortuosi…affrontando le difficoltà. Devi esserne orgoglioso e capire che sta crescendo e bene, aggiungerei.
che dire…grazie per le tue parole…e benvenuta 🙂