Archivi del mese: gennaio 2015

Volare….oohhh…oohh….

Ieri sono andato a correre, uno dei miei soliti allenamento di routine.

Ero in compagnia, una mezza dozzina di runner che correva allegramente…e devo dire che io volavo….o meglio…sono proprio volato.

Qui a milano si dice “prendere un tupic”….ecco, quello che ho fatto io.

Che poi sono riuscito anche a viverla quella sensazione quando, dopo il tupic, il tuo corpo è tutto sbilanciato in avanti…le gambe che tentano di riprendere velocemente il terreno perduto per riposizionare il baricentro nella giusta posizione…ma non basta, anzi, il tuo corpo subisce solo una ulteriore accelerazione che rende ancor più brusco l’impatto con l’asfalto del marciapiede.

Va detto che mi sono rialzato come una molla, da gatto appunto…la prima conta dei danni vede il guanto, provvidenziale, tutto lacerato e pronto per andare direttamente nel cestino. Poi continuando a correre sento un po’ di fastidio al ginocchio e al gomito. Maglia e pantaloni però sono intatti…proseguo come se nulla fosse.

E’ solo negli spogliatoi che verifico lo stato delle abrasioni.

Un po’ come da bambini si andava fieri delle proprie sbucciature…

Come mi ha detto Velvet su FB, a volare sono bravo…sull’atterraggio ho ancora margini di miglioramento.

ginocchio

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Born to run

Warning: post palloso per i non corridori

Negli ultimi tempi ho ripreso a leggere. Non massivamente come in estate, ma da formichina, qualche pagina ogni giorno, prima di addormentarmi.

Questo mi ha permesso di leggere un bel libro che mi è stato regalato. Born to run.

Come si evince dal nome è un libro sulla corsa scritto da un giornalista americano.

Parla di una tribù messicana, con una predisposizione innata per la corsa…a piedi nudi o quasi.

Non voglio tediarvi con la sinossi del libro, ma uno dei concetti forte di questo libro è che le scarpe ultraammortizzate degli ultimi anni, sono la principale causa degli infortuni dei runner, perchè il piede, così avvolto in questo cuscinetto d’aria, disimpara il modo corretto di correre. In pratica le scarpe, più sono sottili e dure e meglio è.

Le scarpe bloccano il dolore, non l’impatto!

Il dolore ci insegna a correre in maniera giusta e comoda!

Dal momento in cui cominciate ad andare scalzi, cambierete completamente il vostro modo di correre.

(Naked Toe’s manifesto, di Ken Bob lo scalzo)

Ecco…sembra proprio l’opposto di cui, un corridore, diciamo, poco leggero come me, avrebbe bisogno.

Però fedele alla mia anima felina, sono curioso…e mi piacerebbe proprio provare queste simpatiche calzature….46 pianta larga.

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sul punto di morte

Oltre ad essere gatto faccio parte dell’universo maschile e in quanto tale, se colpito da un’influenza, sento che potrei non arrivare a domani.

C’ero cascato già durante le vacanze natalizie e ora, dopo un paio di settimane, ci sono ancora dentro.

L’uomo, pardon, il gatto, quando è ammalato si imbruttisce. Per prima cosa non si fa la barba. Poi il pigiama o la tuta vengono indossati fino a che sono in grado di camminare da soli.

I pasti si riducono a tristi minestrine in brodo o altrettanto tristi paste in bianco.

La tachipirina diventa il tuo miglior alleato e il termometro colui (il mio termometro ha personalità) che dice quando è il caso di prenderne. Tanta febbre 1.000, poca febbre 500, pochissima febbre, aspetta finche non diventa almeno poca.

Il letto pare una cuccia per cani. Ormai c’è l’impronta del mio didietro. Il cuscino una massa informe che staziona stancamente tra la testa e la testata…del letto.

A momenti alterni si cambia l’aria alle stanze. Quando sono in cucina si apre la camera e quando sono in camera si apre la finestra della cucina. Tutto per disorientare quei pinguini che tentano di entrare.

Sono pure andato dal medico. Pensavo di essere giù in via di guarigione e invece la febbre è aumentata. Nemmeno lui mi ha dato soddisfazione….”ma come, nemmeno un antibiotico?”….”E’ virale, non servirebbe a niente”. Si però solo per l’impegno di essere venuto fin qui almeno una pastiglia Valda o una Zigulì potrebbe prescrivermela…

Niente, devo proprio rassegnarmi nell’essermi preso una banale influenza. Niente corsa, niente beach tennis…un buon libro e un piumone confortevole.

Nel frattempo cuccatevi lui….mi fa scompisciare dalle risate almeno.

Quanto a me….se non sopravvivo….è stato bello conoscervi.

http://video.repubblica.it/divertimento/usa-agente-canta-al-volante-dipartimento-pubblica-video-su-youtube/189128/188050?ref=fbpr

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Je suis…

Vorrei che quei tre bastardi terroristi venissero presi e appesi per uno dei tanti ponti che ci sono a Parigi. Non prima però di aver infilato le migliaia di matite raccolte in Place de la Repubblique nel culo di quei vermi.

Però vorrei anche che quel che è successo ieri non fosse il passo decisivo per scatenare una guerra tra l’occidente e gli arabi.

In momenti come questi è così facile vedere un terrorista negli occhi di chi ha semplicemente la pelle diversa dalla tua.

Che cazzo di inizio anno.

Parigi in queste ore è la capitale del mondo e mi manca ancor di più.

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