Ieri sono andato a correre, uno dei miei soliti allenamento di routine.
Ero in compagnia, una mezza dozzina di runner che correva allegramente…e devo dire che io volavo….o meglio…sono proprio volato.
Qui a milano si dice “prendere un tupic”….ecco, quello che ho fatto io.
Che poi sono riuscito anche a viverla quella sensazione quando, dopo il tupic, il tuo corpo è tutto sbilanciato in avanti…le gambe che tentano di riprendere velocemente il terreno perduto per riposizionare il baricentro nella giusta posizione…ma non basta, anzi, il tuo corpo subisce solo una ulteriore accelerazione che rende ancor più brusco l’impatto con l’asfalto del marciapiede.
Va detto che mi sono rialzato come una molla, da gatto appunto…la prima conta dei danni vede il guanto, provvidenziale, tutto lacerato e pronto per andare direttamente nel cestino. Poi continuando a correre sento un po’ di fastidio al ginocchio e al gomito. Maglia e pantaloni però sono intatti…proseguo come se nulla fosse.
E’ solo negli spogliatoi che verifico lo stato delle abrasioni.
Un po’ come da bambini si andava fieri delle proprie sbucciature…
Come mi ha detto Velvet su FB, a volare sono bravo…sull’atterraggio ho ancora margini di miglioramento.