Ultimamente sono parecchio sotto pressione al lavoro. Diciamo che da quando ho cambiato il nuovo ruolo, ho avuto il periodo di luna di miele in cui tutti, collaboratori compresi, erano abbastanza comprensivi con me, ma ora non c’è più questa pazienza.
A questo aggiungetevi un forte cambiamento organizzativo in arrivo (minchia, manco il tempo di capire chi faceva cosa), un cambio di proprietà probabile, il periodo di forecast che ti obbliga a cercare nei cassetti quattro euro (si fa per dire) da mettere sul piatto per soddisfare il dio conto economico, ed ecco che la ricetta è completa.
Non è la prima volta che lavoro sotto pressione. Anzi in questo caso la reputo anche positiva. E’ nel mare in tempesta che si vedono i bravi marinai. Si, c’è qualche scazzo di troppo che ogni tanto viene fuori, ma non vedo in questo momento malafede da parte dei miei interlocutori e questo mi lascia quel minimo di serenità a cui aggrapparmi. Quindi si tratta di lavorare ad un ritmo maggiore cercando di non fare troppe cazzate.
Forse la metafora più calzante è quella di un pilota di motogp che sta guidando al massimo. Se qualcuno ci pensa sembra faccia cose impossibili, ma nella sua testa, probabilmente, si sente sicuro del suo passo, delle sue manovre, anche se sono al limite.
Ecco…speriamo di non prendere una sbandata e di non finire a gambe levate.
PS: solo dopo aver finito di scrivere questo post mi è venuto il dubbio di aver già scritto qualcosa di simile…e infatti. Va be, qui però c’è Freddy che canta che è sempre un bel sentire.
È che i rendiconti devono rendicontare. Quindi avanti tutta (cercando di non falcidiare nessuno) – dài, che i gatti atterrano sempre in piedi…però (specie maturando) serve un’agendina dove appuntare chi fa cosa (più relativi recapito telefonico e mail).
quello non lo faccio ma ammetto di segnarmi in agenda quello che devo fare il giorno dopo….per non scordarmene
Io sotto pressione lavoro malissimo. Do’ il peggio di me nel carattere (il lavoro lo svolgo bene lo stesso). Forse perchè odio (fosse anche solo il tempo) che qualcuno/qualcosa “mi costringa”.
PS: E’ normale. Dai capita. Fare le stesse cose e dimenticarsene. Rifarle e aver sentore di averle fatte. Alla tua età la si può perdonare.
“Alla tua età la si può perdonare”
Così, senza guantoni??!
E’ un uomo forte, gli anni e anni alle spalle, lo hanno temprato
L’importante è che sia sportivo e ci dia il tempo di sistemarci il paradenti, prima….
😀
Tanto a quell’età son debolucci….
l’importante è non trovarsi di peggio….alle spalle
simpatica come un foruncolo sul sedere…prrrrrr
Io son talmente simpatica che mi offrono da bere, a te offrono da bere? no… quindi 😛
Chi, diamanta? Dài, è simpatica…
…se gli offri da bere (anche se lei dice il contrario) 😉
Lo scazzo è fisiologico, serve ad abbassare la pressione 😉
…a volte però la alza!
Ma non ci hai ancora fatto il callo?
Sei un uomo fortunato! 😛
un po’ si…ma anche i calli a volte fan male…
cerottini specifici 😉
Un po’ ti invidio la pressione… qua da noi, per ora, è calma piatta. Una noia che arrivare a sera non arriva mai…
ci vorrebbe un giusto compromesso…
Sempre!!!