Ieri sera ho portato tutto il mio ex gruppo di colleghi fuori a cena. Da settimana prossima cominceranno i loro trasferimenti nelle nuove sedi e non avremo più modo di vederci e frequentarci almeno giornalmente.
Dopo tanti anni passati con loro ci tenevo proprio a organizzare una serata così.
Ci sono stati sorrisi, risate, un po’ di commozione…mi hanno preparato un bellissimo “libro” con foto e aneddoti in cui mi prendevano un po’ in giro. Le richieste di aumenti che si trasformavano in aumenti di lavoro, o il mio “sleng” tecnico da supercazzola nelle riunioni…cose così insomma.
Andavo in giro per i tavoli, un po’ come una sposa al banchetto nunziale, per parlare con tutti, ricordare i tanti momenti condivisi, guardarli negli occhi da vicino e far comprendere loro quanto mi mancheranno. Molti di loro sono anche stati inconsapevoli protagonisti di molti miei post, ma questo non lo sapranno mai.
In ogni momento della serata mi ripetevo quanto sia stato fortunato a guidare un gruppo così. E così come ho ancora impresso nei miei ricordi la cena della maturità, quella dell’ultima notte di militare, o l’addio al celibato…anche questa serata avrà un posto speciale nel mio cuore.
E poi dicono che è solo lavoro…
E’ solo lavoro, ma ci passi più ore che a casa, vuoi non costruire qualcosa che non sia solo lavoro?
vero verissimo
serate belle anche se dolci amare
eh si…ho chiesto loro di prometterci di rivederci ogni tanto come ieri sera…ma so già che non sarà più così.
Giò, infatti… 🙂
È bella questa dimostrazione che non è solo lavoro, trasmette fiducia :))
forse più riconoscenza…almeno quello era l’obiettivo
Certo, io parlavo del tuo articolo però 😉
ah….ok 😉
Dipende sempre dalle persone, per quelli come te non sarai mai solo lavoro….ma per altri lo è purtroppo.
Ma in fondo a lavoro passiamo la maggior parte del nostro tempo vita… sicché…