Ormai ci siamo.
Devo cercare di non farmi distrarre dai pensieri negativi, quelli che sul lavoro stanno facendo frequentemente capolino nella mia testolina.
Da domani sera voglio pensare solo ai 42 km che dovrò percorrere, passo dopo passo, lungo le vie della mia città. E’ la quinta volta che ci provo. Le quattro volte precedenti sono sempre riuscito a migliorare un poco. Stavolta non penso.
Ho provato a seguire una tabella con tre allenamenti la settimana. Pochi temo. Ce ne voleva uno in più. Mi avrebbe garantito quei 120/130 km in più negli ultimi 4 mesi di preparazione che mi avrebbero fatto comodo. Però ormai è inutile rimuginarci sopra.
Questa settimana ho anche provato a seguire questa strana forma di dieta dissociata. Tre giorni di sole proteine e ora il carico di carboidrati. Certo, la degustazione di rhum di ieri sera forse non era la cosa più indicata nell’ultima settimana di preparazione, ma la compagnia era buona, tanto quanto il rhum e il cioccolato con cui l’abbiamo allegramente degustato. Sono sicuro di buon auspicio.
Lunedì un allenamento “con brio” che mi ha lasciato buone sensazioni. Oggi l’ultima sgambata un po’ meno gratificante. Ma d’altronde sono abituato a fare una seduta buona e una meno, per cui confido di aver lasciato per domenica il petalo finale del mio “mama non mama” dedicato alla corsa.
Domenica alle 9,30 inizia il divertimento. L’obiettivo della parte iniziale è di risparmiare più energie possibili nelle prime tre ore di corsa, mantenendo un ritmo appena sotto i 6 minuti al chilometro. Pronti via ci sarà da fare i bastioni di P.ta Venezia, due volte nel giro di poco, la stazione, sfiorando la City col grattacielo dell’Unicredit. Poi un giro in centro, via Montenapoleone, dove però non avrò modo di guardar le vetrine, piazza della Scala, piazza Duomo, il Castello….e poi via verso la periferia, girando intorno alla montagnetta di San siro, l’ippodromo, lo stadio e poi il parco di Trenno, zone che ammetto di non conoscere molto. Via Gallarate sarà la mia via crucis, due km dritti dritti che mi porteranno a piazzale Accursio. Quello sarà il mio key point. Da li si ritorna per gli ultimi 8 mila metri nel cuore della città. Corso Sempione, di nuovo il castello e poi le ultime due salitine (che per allora mi sembreranno il mortirolo) dei bastioni di P.ta Volta e di nuovo di P.ta Venezia, prima di svoltare per l’ultima volta per i 195 metri finali di corso Venezia.
Spero di arrivarci e spero di arrivarci bene, magari sorridendo. Se poi sono sotto le 4 ore e 15 ho fatto bingo.
Niente borracce stavolta. Solo un piccolo marsupio con qualche barretta energetica e il biglietto del tram (metti che scoppio). Alla partenza sarò col collega ansiogeno che è alla sua prima volta. Dovrebbe essere comunque un aiuto reciproco. Il meteo invece non ho ancora capito bene come sarà. Forse coperto, forse pioggia, spero nel caso non troppo intensa. Non dovrebbero esserci il sole e temperature eccessivamente calde. Meglio.
Come direbbe il trio a radio deejay, “Dai che si comincia…”
con il sorriso è davvero la cosa migliore!
con tutto l’impegno che uno ci può mettere non bisogna dimenticarsi che deve rimanere un piacere correre 🙂
io continuo a pensare che sei fuori 😛
domenica in effetti sono fuori casa per un po’ di tempo…. 😉
da mo’ chde sei fuori casa te… 😉
Che il petalo ti sia favorevole! Catch the wind in your sails! 🙂
🙂
In bocca al lupo
Corri e non pensare a nient’ altro
Baci
grazie Ade….baci anche a te 🙂
Sto messa più o meno come te, spero anche io che il petalo ci sia favorevole :)! Obiettivo emozioni, se ci son quelle mi importa poco del tempo (sempre il solito discorso, un pochino meglio dell’ultima non mi farebbe schifo), vorrei una mattinata di pura botta di vita!
dai dai dai…un pieno di adrenalina per ripagare le ore di allenamento sudate 😉
Fantastico! In bocca al lupo e che la strada sia con te! Il rhum potevi lasciarmene un bicchierino… insomma 🙂
viva il lupo !!!
Per il bicchierino di rhum ti inviteremo la prossima volta 😉
Domenica c’è anche la maratona di Roma, mi viene voglia di andare a vederli passare a piazza di Spagna
Questa cosa che si è creato questo derby fra le due maratone è assurdo (infatti la fidal ha imposto di programmarle per il futuro in date differenti).
Comunque vacci…magari ti viene voglia di provarci per il prossimo anno 😉
Troppo duro. Io corro novanta minuti e una decina di chilometri, niente di più
io facevo ancor meno….ma se ti prende la scimmia da corsa….
Correre è bellissimo, ma non vedo l’ora di arrivare per fare la doccia con lei 😉
Anch’io ho cominciato ad allenarmi: faccio saltelli come se corressi e continuo fino a quando non sono sul punto di schiattare. Ho cominciato con trenta (saltelli, non minuti!) e stasera, dopo tre settimane, sono arrivata a 101.
bravissima…so che la determinazione non fa certo difetto in te.
Forse un giorno, prolasso mitralico permettendo, arriverò a resistere anche tre minuti, e allora vi inviterò tutti a cena per festeggiare.
comincio a comprare il vino allora 😉
Perfetto. Ieri sera 109.
Israele – Festeggia gli 81 anni marciando per 81 Km
A Omer, sud di Israele, Shaul Ladany, ha festeggiato i suoi 81 anni, facendo ciò che ama di più: camminare. Maratoneta, sopravvissuto al campo di Bergen Belsen, e a Monaco ’72, Ladany quest’anno ha marciato per 81 Km in 14 ore e 7 minuti, “meglio di quanto mi aspettassi” ha detto.
(Ovadaonline, 1 aprile 2017)