Chi ha la sventura di seguirmi da un po’ di tempo conosce la mia predisposizione a dimenticarmi di tutto…cosa ho detto, cosa ho fatto, le mutande di ricambio…
Ieri ho dato atto ad una delle mie migliori performance.
Dopo aver cazziato (bonariamente) sylvestrino per aver dimenticato il suo zainetto con il portafoglio nella mia auto (quando si dice il DNA), sono andato a giocare a beach tennis come sempre.
Arrivo trafelato e in ritardo as usual e quando sono negli spogliatoi….cazzo dove sono….c’è la maglietta, c’è la felpa (metti che facesse freddino), c’è l’accappattoio….ma i pantaloncini???
Inutile correre al negozio del centro sportivo…era già chiuso.
Sono già preparato a saltare la mia lezione quando il mio coach si immola e mi cede i suoi…tra l’altro facendomi fare anche una discreta figura perchè è molto più magro di me ma mi (che cacofonia) andavano ugualmente.
Lui tutta la lezione in mutande…e nel mio corso c’erano anche due fanciulle.
Tanta ammirazione per lui…io ammetto non ci sarei riuscito.
(cioè voi immaginatevi la scena mentre lui cazziava chi sbagliava e questi scoppiavano a ridere guardandolo…una carriera buttata al vento)
Ah…poi mi sono accorto di aver dimenticato anche le mutande di ricambio…ma qui siamo nella routine.
Da quando ero ragazzina una delle frasi ricorrenti di mia madre a mo’ di saluto quando uscivo era: “e la testa, l’hai presa?” 🙂
Senza nessun intento maligno intendiamoci, perché anche noi, quanto a dna simile…). Una delle cose tipiche che entrambe facciamo è avvicinarci al frigorifero, o altro mobile della casa, e nello spazio dei 5 secondi che ci serve per arrivarci, dimenticare la ragione per cui con tanta determinazione ci siamo avventurate fin là 😀
Beh, questa ho idea che sia proprio scritta nel DNA umano. Sapessi le volte che mi alzo di scatto, perché è proprio una cosa urgentissima, percorro a passo di carica tutto il corridoio, e poi mi fermo grattandomi la testa alla ricerca di quale fosse quella cosa urgentissima. Ogni tanto succede perfino quando la cosa urgentissima era la pipì.
se sai che era la pipì vuol dire che te lo ricordavi…
il frigo è creativo…qualcosa da prendere ci sarà sempre
No, in quel momento non lo so, e torno indietro e riprendo quello che stavo facendo e dopo cinque minuti improvvisamente dico o cazzo, ecco cos’era.
allora non ti scappava così tanto…su
Uffa, mai una soddisfazione da voi uomini, mai una. Poi hanno il coraggio di venirmi a chiedere ma tu perché non ti sposi. Tzè, lo so io, sì, perché non mi sposo.
vorrai mica sposarti con un gatto?!!!
Non può: sono già sposato.
Ossignùr, la tigre che sposa un gatto! Giusto questa mi mancava.

mia madre invece mi diceva….mi diceva….oh non me lo ricordo più….
spero non ti abbia prestato anche quelle…
no….li ho fatto come quelli di Faenza….
oddio… non conosco nessuno di Faenza…
fanno senza
ah… come gli scozzesi!
Beh, dipende dai pantaloni che hai 😉
penso che sia un po’ un modo di essere piuttosto che problemi di memoria, più che altro distrazione 😉
comunque piove sul bagnato….
Posso solo dire che non ricordo alcun caso di perdita di memoria da parte mia.
Ora, non so bene perché mi son messo a dire questo, però impegni urgenti mi chiamano altrove- dove, lo scoprirò, spero, appena incontrerò tali impegni urgenti, nella fiduciosa credenza che saranno loro a salutarmi per primi, che sennò finirà tutto
a tarallucca crocchini e vino…Nel senso che tieni i crocchini nella tua credenza di fiducia?

qua la zampa