Film stupendo. Un Karate-kid in cui i colpi di arte marziale vengono sostituiti con l’abile utilizzo delle parole.
Lei una giovane studentessa delle banlieu parigine al primo anno di giurisprudenza nella speranza di diventare avvocato. Lui un professore di diritto provocatore, un po’ razzista e politicamente scorretto che si ritroverà, suo malgrado, sul percorso della brava protagonista.
La sfida è insegnare a lei l’arte della retorica (e credetemi che sia un’arte è ben evidente nel film) per permettere a lui una sorta di pulizia morale e a lei di spianare il suo percorso per diventare un bravo avvocato.
Un film che dovrebbero far vedere nelle scuole, sia per gli studenti che hanno tutto da imparare, che per quegli insegnanti che, col tempo, hanno perso la passione che dovrebbe accompagnare la loro professione.
Poi bisogna ammetterlo, i francesi sono bravissimi nella commedia, usando l’ironia anche quando vengono affrontate tematiche sociali piuttosto importanti.
Insomma, per chi non l’avesse ancora visto, consiglio vivamente questa pellicola.