Archivi del mese: gennaio 2019

Il pensiero mi tira scemo

Ci sono due cose che se ci penso mi fanno diventar matto. Il concetto del tempo e quello dello spazio.

Partiamo dal tempo.

La terra, con tutta la sua storia, che noi conosciamo più o meno bene per gli ultimi 6.000 anni, si è formata, anno più anno meno, 4,54 miliardi di anni fa. Pensate se fossero soldi. L’umanità possiede la conoscenza per seimila euro (manco una Panda), quando il patrimonio sul piatto è di 4 miliardi e mezzo. Ma non basta.  L’universo intero, prodotto dal big bang (che non c’entra nulla con la gang bang, anche se in entrambi i casi c’è stato un gran casino), risale a 13 miliardi e rotti di anni fa. Immaginate ora che la storia conosciuta, dalla mesopotamia in poi, sia la popolazione di un paese con circa 6.000 anime, che potremmo tranquillamente far accomodare al forum di Assago per un concerto nemmeno di cartello. Ecco la storia dell’universo invece sarebbe rappresentata da più del doppio della popolazione umana.

Ma se già questo concetto così sembra incredibile, quello che non riesco proprio ad immaginare è: Ma prima? Prima del big bang? Cosa c’era? E da quanto tempo c’era? Chi ha fatto partire il cronometro?

 

Ma non basta.

Parliamo ora dello spazio.

Se ci fosse una navicella spaziale capace di viaggiare alla velocità della luce (circa 300.000 km al secondo, ossia 8 volte il giro del mondo in un secondo), per attraversare il diametro dell’universo, ci impiegherebbe 92 miliardi di anni.  Cioè 13 miliardi di anni per crearlo e 92 miliardi di anni per fare un coast to coast….e poi? Cioè arrivati all’orlo dell’universo, cosa ci sarebbe più in là? Il muro di Trump? Una voragine come quella dei terrapiattisti? Un cartello con su scritto “torno subito”?

Ecco, se ci penso divento matto a pensare quanto piccoli e insignificanti siamo, coi nostri problemi, le nostre esistenze, le nostre ambizioni.

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Goals (Gianluca Vialli)

Il sottotitolo dice: “98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili”

Premetto che mi piacciono i libri che parlano di sport e soprattutto ho grande ammirazione per questo campione, tanto da dare il suo nome a mio figlio.

Ciò detto, ero proprio curioso di leggere questo libro, sia per il contenuto che per la storia recente di questo uomo.

Devo dire che le 98 storie mi hanno un po’ deluso. La formula poteva essere anche carina, un motto (sia in inglese che in italiano) e poi una storia sportiva legata a quel motto.

La delusione nasce dal fatto che in questo modo le storie, alcune davvero interessanti, sono appena abbozzate, senza approfondimento e senza che chi legge sia portato ad “entrare” nei personaggi.  Probabilmente se invece di 98 storie ce ne fosse state una quindicina, le avrei trovate più interessanti da leggere.

Ciò detto, alcune citazioni mi sono rimaste, come “Non è grazie alla sua forza che un fiume fora una roccia. E’ grazie alla sua tenacia”, oppure “Senza un progetto, un obiettivo è soltanto un desiderio.”. Ma anche “Datemi sei ore per abbattere un albero e io utilizzerò le prime quattro per affilare l’ascia”, “la fortuna è ciò che accade quando la preparazione incontra un’opportunità” (splendida citazione di Seneca), “Quando tutto sembra essere contro di te, ricorda che l’aereo decolla controvento” e tante altre ancora.

Ma quello che mi rimarrà sicuramente di questo libro è la 99ma storia, quella dell’autore, che nel recentissimo passato è stato colpito da un tumore al pancreas da cui non è ben chiaro quanto ne sia uscito definitivamente.

Mi rimane perchè come spesso avviene, contro la malattia, la testa può fare davvero tanto, non tutto, ma tanto. E il modo in cui lui ha affrontato il suo percorso mi ha ricordato perchè provavo così tanta ammirazione per questo uomo.

Tanto da pensare che, come probabilmente avverrà, quando toccherà a me, sarà questo l’approccio con cui affronterò la mia battaglia. Lottando, ma imparando che la vita è fatta da tante piccole cose che si imparano ad apprezzare solo quando rischi di non averne più.

Sapendo quanto sia importante avere intorno persone che possano aiutarti, ma con la consapevolezza che sarai tu, solo tu, a dover affrontare le dure prove che ti si presenteranno davanti di volta in volta.

Gli altri potranno incitarti, proprio come le frasi motivazionali che Vialli cita nel suo libro, ma sarai solo tu a doverle mettere in pratica.

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9 anni

WordPress mi segnala che è il compleanno del mio blog.

9 anni…e 812, pardon, 813 con questo, post.

Alcuni seri, molti ironici, quasi tutti senza senso.

Parlando dei miei pensieri, dei miei rapporti, del lavoro, della corsa, della palestra, dei miei concerti, dei miei viaggi, sia fisici che mentali…

Una bella fetta di me tra le centomila parole scritte su queste pagine a cui hanno fatto seguito quasi 17.000 commenti. Va bè, la metà sono miei in risposta a chi mi scriveva, però anche 8.500 commenti scritti da persone che volevano dirmi qualcosa, darmi un consiglio, esprimermi solidarietà o anche solo scrivere qualche minchiata (ogni riferimento a #Manularossa è puramente casuale) non sono pochi…e di questo non posso che ringraziarvi.

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