Archivi del mese: ottobre 2021

Crossfit o non crossfit? Questo è il dilemma…

Tra i vari tentativi di far fare attività fisica a Sylvestrino c’è stato anche il crossfit. Sapevo che era tosto, ma era vicino a casa e l’ambiente molto amichevole. Per cui sia pure con mille raccomandazioni per non esagerare avevamo comprato un pacchetto di 10 lezioni per provare.

Non le ha fatte tutte, perché sostanzialmente non gli piaceva. Allora, visto che nel pacchetto ce n’erano ancora da fare ho chiesto di poterne usufruire io per provare a mia volta.

Per ora ne ho fatto un paio. Toste, tostissime. E’ un mix di esercizi di potenziamento a corpo libero (flessioni, plank, addominali burpees e compagnia bella), altri con l’utilizzo di pesi e altri esercizi aerobici (corsa prevalentemente) fatti con piccoli circuiti da ripetere più volte in un determinato tempo.

Il tutto caratterizzato da alta intensità.

Dopo aver fatto la prima lezione ho capito perché mio figlio ha mollato. Oggettivamente non era adatto a lui, troppo duro.

La cosa interessante è che viene fatto a coppie (almeno in quel centro) e permette di creare una sorta di gioco di squadra con tanto di incitamento per raggiungere i risultati.

Il giorno dopo la prima lezione però ho sentito dolori in muscoli che non sapevo nemmeno di avere e ci ho messo tre giorni per farmeli passare.

Poi la settimana dopo (riesco ad andarci solo al sabato) ho dovuto saltare per un problema ad una caviglia che mi ha frenato un po’ nelle ultime settimane.

Sabato scorso però ci sono tornato e anche qui mi hanno sfinito. Il fatto che fossi stato accoppiato con un ragazzo di 21 anni non ha certo aiutato a trovare la giusta empatia nel famoso gioco di squadra.

Però tutto sommato è interessante. Alleno muscoli che con la corsa e la bici non riuscirei ad allenare e che comunque mi farebbero anche per correre in maniera più “composta” (i bravi runner fanno sempre delle sessioni coi pesi per allenare gli addominali importatissimi per correre).

Ora però devo decidere, se proseguire con questa disciplina o tornare full time alla mia cara corsa o al limite riprendere con la più classica palestra un po’ più da fighetti.

Proviamo a mettere nero su bianco i pro e i contro.

PRO

Alleno muscoli diversi

è un’attività più varia

è un’attività di gruppo (anche se l’età media è molto più bassa della mia)

come colonna sono ci sono quasi sempre gli AC/DC

è ad alta intensità per cui un’ora di attività è molto allenante

CONTRO

Mi sento un po’ fuori luogo (per età e attitudine)

tolgo un allenamento alla corsa (ormai non riesco a fare più di tre allenamenti la settimana)

ci impiego molto a recuperare (almeno per i primi tempi)

lavorare coi pesi non mi piace molto

Vedrò di risolvere i miei dubbi atletici/amletici nei prossimi giorni, ma se qualcuno ha esperienza in tal senso è il benvenuto.

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Il mio pensiero sul green pass

So di andare su un argomento spinoso dove incontrerò anche pareri molto discordanti dal mio, però oggi che è il 15 ottobre mi sembra il momento giusto per dire la mia.

Io sono favorevole e vi spiego le mie ragioni.

Durante la pandemia, mio figlio ha cominciato ad avere i primi disturbi. Pensavamo fossero di natura psicologica e invece abbiamo poi scoperto che un tumore di 5 centimetri aveva pensato di mettere su casa proprio nel centro del suo cervello.

Però c’era il COVID, eravamo nel pieno della prima ondata. Abbiamo provato a chiedere di fare dei controlli al nostro medico di base, ma lei si rifiutava di visitare e ci ha semplicemente detto di dargli un po’ di vitamina C come integratore se non mangiava.

La faccio breve…abbiamo cambiato medico ma abbiamo perso del tempo. Perché quando poi ha potuto fare gli esami e soprattutto la risonanza che ha rivelato quel che aveva, tre giorni dopo lo abbiamo lasciato addormentato, sul tavolo di una sala operatoria tra le mani di un chirurgo a cui abbiamo dato in mano la vita di nostro figlio.

Come sarebbe andata se non ci fosse stato il COVID? Saremmo andati da un medico con qualche mese di anticipo. Sarebbe cambiato qualcosa? Non lo so, sicuramente avrebbe sofferto meno e forse il tumore avrebbe fatto meno danni.

Questo però è più che sufficente per farmi pensare che il COVID è una brutta bestia che ha contribuito a rovinare la vita di mio figlio.

E come noi immagino ci siano migliaia di persone che non hanno potuto fare esami o cure perché gli ospedali erano intasati da pazienti che non riuscivano a respirare.

Per non parlare di alcuni miei amici che hanno visto mancare i propri genitori proprio a causa del COVID e delle oltre 100.000 anime che solo in Italia non ce l’hanno fatt a sopravvivere.

Ecco perché quando hanno detto che c’era un vaccino io ho esultato. Non è stato sperimentato a dovere? Forse, ma non credo, e comunque questo vaccino protegge dagli effetti più importanti che questa malattia comporta.

Ho aspettato il mio turno e non appena possibile mi sono vaccinato. Mio figlio in quanto categoria fragile fortunatamente lo ha fatto prima di me.

Questo per quel che riguarda le ragioni sanitarie.

Poi ci sono quelle economiche. Durante quel periodo dovevamo gestire i turni di cassa integrazione perché l’economia era ferma. Io fortunatamente essendo un dipendente godevo di privilegi che invece altri non avevano. E mi ricordo le scese in piazza per protestare contro le chiusure. Li comprendevo quei lavoratori, anche se in quei momenti questo mostro era ancora ben lontano da essere vinto.

Poi sono arrivati i vaccini e ora, a parte le mascherine, conduco una vita quasi normale.

Questo grazie a me e all’80% degli italiani che si sono comportati come me.

Poi c’è chi non è vaccinato. Alcuni non possono per motivi di salute e sono quelli che tutt’ora rischiano di più. Poi ci sono quelli che hanno paura e con cui, quando posso, cerco di convincere argomentanto i pro e i contro. Poi ci sono quelli convinti.

Inizialmente tentavo di parlare anche con loro, ma poi mi sono accorto che nella maggiorparte dei casi, non ascoltavano ragioni. Alcuni con argomentazioni al limite del delirio altri con motivazioni politiche e altri con argomentazioni che ascoltavo ma su cui non mi trovavo d’accordo?

Sono contento di aver fatto il vaccino? No, ne avrei fatto volentieri a meno. Però è il male minore.

Sono d’accordo sull’uso del green pass? Si. E’ un passaggio forte ma meno forte di rendere obbligatorio il vaccino. Lascia la libertà ai singoli di vaccinarsi o di andare avanti a tamponi ma di poter condurre una vita sociale normale senza essere chiusi tra le mura di un appartamento.

Però se possiamo scegliere quale strategia utilizzare e discutere se sia la migliore o meno (e sicuramente c’è margine di miglioramento) è solo grazie a me e all’80% di coglioni (a sentire i novax) che si sono vaccinati. Se non lo avessimo fatto, saremmo ancora qui a a guardare le regioni di un colore o di un altro e i reparti di oncologia, di cardiologia e qualunque altra branchia della medicina, sarebbero inoperativi come lo sono stati per gran parte dello scorso anno.

Avrei altre mille ragioni per continuare a scrivere, ma mi rendo conto che mi sono dilungato fin troppo.

Quindi posso solo esortare i “paurosi” a vaccinarsi senza esitazioni. Ci sono sicuramente rischi di effetti collaterali in taluni casi anche gravi, ma non di più di chi prende la tachipirina o attraversa la strada guardando il cellulare.

Per quelli convinti invece…andate un po’ a fanculo.

Green pass - Open

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Pet terapy

Crediamo nella scienza e nella medicina, ma per non lasciare nulla di intentato, proviamo anche la pet terapy.

Magari Syilvestrino con un “fratellino” si distrae e trova nuovi stimoli.

Non so se funzionerà o meno ma lui è proprio un amore. Ha due mesi e si chiama Yuki. Da domenica ha una nuova casetta.

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