Nei miei pensieri di corsa, il running rimane il mio momento di riflessione più gettonato, stavo pensando a quanto sia lunga questa eclissi. Si perché la sensazione è proprio quella. Puoi continuare a fare quello che facevi, apparentemente senza nessuno ostacolo particolare, mangiare, lavorare, camminare, vivere…però lo fai all’ombra, senza vedere mai la luce del sole. Sai che c’è, la puoi intravedere, ma non riesci a goderne.
Non ho mai cercato la felicità, mi sono sempre accontantato di una più semplice serenità. Però gli ultimi due anni sono stati davvero avari anche di questo obiettivo di ripiego.
Ciò che è successo a Silvestrino (ormai è maggiorenne mi fa un po’ strano chiamarlo ancora così) ha spazzato via quei momenti come nuvole in un giorno di tramontana.
E’ vivo, cosa assolutamente non scontata con quel che gli è successo, ma si è ritrovato, e noi con lui, una montagna di problemi da affrontare quotidianamente che stanno minando la sua e la nostra voglia di vivere. E’ come andare col freno a mano tirato. Una volta mi è capitato, con la vecchia 127 di mia mamma, di andare per parecchi chilometri col freno a mano tirato. Stavo rientrando da una licenza durante la naja. Da quella volta, i freni di quell’auto non furono più gli stessi. Ecco la mia paura è questa; Quella di non riuscire a ritrovare quelle sensazioni che, almeno ogni tanto, riuscivo a provare.
E vi dirò, non è tanto di me che mi preoccupo (alla faccia del mio egocentrismo cronico), quanto di Silvestrino. Io una vita, di riffa o di raffa, l’ho vissuta. Ma lui cribbio, ce l’ha ancora davanti tutta e non è giusto che la percorra con quel cazzo di freno a mano tirato.

Hai tutta la mia comprensione.
Grazie, ma i miei sono solo sfoghi…
❤
Un grande e forte abbraccio ❤️
grazie per l’abbraccio
Non posso che abbracciarti anche io, non sono nemmeno capace di immaginare quanto sia dura.
grazie mille. Abbraccio ricambiato con affetto
Tutti gli abbracci possibili.
grazie abbraccio ricambiato
Non so se ti ricordi. Quando hai raccontato della diagnosi, ti ho scritto che tumore al cervello fa impressione ma non è il peggio.
A maggio dell’anno scorso è stata qui una carissima amica di Milano, traboccante di salute, di vitalità, di entusiasmo, di progetti… e la bestia la stava già divorando. Di quelle che non lasciano scampo. Di quelle che sai fin dall’inizio che qualunque cosa tu faccia, a passare un anno non ci arrivi. L’hanno sepolta un po’ più di un mese fa. Dai che vi è andata bene.
una parola di conforto ci voleva…
syl, ti mando uno dei miei abbracci più stretti. Son certa che questo freno non sarà sempre tirato. E’ il mio miglior augurio per lui.
M.
hey Marilù…grazie. E’ ciò che più di ogni altra cosa spero anche io. tu come stai?
io incasinatissima. Ma resisto e insisto. Ti stringo forte. P.s. mi manchi
Di eclissi se ne incontrano sulla strada della vita. Spesso la luce diurna viene scomposta dalle tenebre interiori. Ma quando l’equilibrio fra le due cose torna a regnare, il Sole è ancora più intenso. Un faro di lava che ci spiazza senza darci respiro. ❤
Grazie. Speriamo che la tua visione ottimistica possa essere di buon auspicio