Non so se preoccuparmi

Sabato finalmente tornerò ad un concerto. Dopo oltre due anni riassaporerò quelle sensazioni, quei rituali, tipici di un grande concerto. Il Komandante mi aspetta in quel di Imola con un biglietto che ormai ho acquistato 3 anni fa.

Non vedo l’ora.

Tra i tanti rituali che precedono il concerto però ce n’è uno che prevede un periodo di full immersion nelle canzoni che andrò ad ascoltare (a riascoltare in questo caso). Quindi venerdì, durante il viaggio per far rientro a casa mi sono sparato per un paio d’ore una compilation di Vasco ovviamente cantata a squarciagola (fortunatamente senza pubblico).

Perché dovrei preoccuparmi allora?

Perché più di una volta, mentre ascoltavo, mentre cantavo, mi è venuto un groppo alla gola. Mi commuovevo e non metaforicamente, mentre le parole del Blasco mi facevano venire scorrere tante pagine della mia vita.

Una mia amica una volta mi disse che non importa chi tu sia, quanti anni tu abbia o quale fase della tua vita tu stia attraversando, ma nelle canzoni di Vasco Rossi ce n’è sempre qualcuna che sembra scritta per te.

Ed è proprio così.

Più di una volta mentre ascoltavo pensavo a cosa mi ricordava quella canzone, quelle parole. Quasi una sorta di bilancio della propria vita. A volte dolce, altre terribilmente amaro.

E il colmo è stato che mi sono commosso non solo per le canzoni, ma anche per le parole che il rocker di Zocca dedicava ai suoi fans. Quando ad esempio, durante “Alba Chiara”, al Modena park, incitava il suo popolo urlando “siete bellissimi…e ce la farete tutti!”.

Ecco, sono il primo ad essere consapevole che così non è. Che non tutti ce la faranno (per un terribile scherzo del destino una coppia che si stava recando al concerto di sabato scorso è stata vittima di un incidente mortale). Però è così bello sentirselo dire. E’ bello crederci, sperarlo ed illudersi che sia così.

E io sono preoccupato, perché ho paura di passare due ore e mezza a piangere come un cretino.

12 commenti

Archiviato in me myself and I, Musica

12 risposte a “Non so se preoccuparmi

  1. Piangere è bellissimo, e fa anche un sacco di bene alla salute. E ne approfitto per dire una cosa: gli uomini che non piangono mai mi fanno paura. Soprattutto se oltretutto se ne vantano.

    • Sinceramente non mi sono mai vantato ma sono sempre stato dalla lacrima difficile. Quando mancò mia mamma ad esempio piansi una volta sola, un paio di minuti e poi non ebbi più modo di esternare le mie lacrime. Però ultimamente qualcosa deve essere cambiato…

  2. Piangere per le emozioni penso sia una delle cose migliori che possano capitare ad un concerto, te lo auguro.

  3. Bia

    Ma salterai e canterai e sì, ci sarà qualche lacrima, ma saranno poche e nostalgiche

  4. Ah, dimenticavo: DEVE assolutamente cantare “Generale”. Se non lo fa (soprattutto, se non lo fa adesso) uccidilo. E poi chiedi i soldi del biglietto indietro. O viceversa.

    (Ecco, io qua piango sempre)

Scrivi una risposta a ilgattosyl Cancella risposta