Lavoro con lui da ormai 7 anni. Un rapporto non facile, fatto di alti (pochie) e bassi, figlio evidentemente di una scarsa stima reciproca.
In questi giorni mi ha commisionato un lavoro abbastanza complesso. Un’analisi su excelle con numeri che si incastrano, valori, quantità, prezzi, mesi…“perché dobbiamo creare un cruscotto che permetta di valutare l’impatto economico mediato coi valori di magazzino ma che tenga anche conto della supercazzola”.
Insomma ci ho perso un paio di giorni di lavoro, una simpatica riunione on line il venerdì pomeriggio quando sarei dovuto invece essere già sulla strada di casa, ma tutto sommato ho trovato la cosa interessante.
Calcola, prova, controprova, evidenzia, spiega, commenta…un bel lavoretto, ovviamente da incastrare con il resto delle attività che non aspettavano di certo nel frattempo.
Fatto sta che stasera, prima di chiudere baracca e burattini mando a tutto il gruppo di lavoro il mio bel filetto (i vegetariani stiano tranquilli che il mio è un vezzeggiativo di file), spengo il pc e mi avvio verso casa.
Dopo una decina di minuti risponde, a me e agli altri destinatari del messaggio, con i suoi commenti, la richiesta di tenere aggiornati i dati ma, inaspettatamente, aprendo il messaggio con un Grazie Silvestro.
Ecco, mentre leggevo il messaggio ho fatto mente locale e ho cercato, inutilmente, di ricordarmi quando mai, in sette anni, avesse mai avuto modo di ringraziarmi professionalmente e pubblicamente per qualcosa che avevo fatto. E stavolta non c’entra la mia scarsa memoria…

Potrebbe essere una svolta 🙂
O un avvertimento, visto che qua dentro ha parlato più di una volta del suo capo, e ricordiamo come…
Ah no aspetta, forse ho capito male: è il nostro ospite che ha scritto Silvestro, non il suo capo che lo ha chiamato così (si chiama rincoglionimento senile, abbiate pazienza).
E’ comunque un riconoscimento… seppur tardivo ed isolato 🙂