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Nebbia (e non sto parlando del cane di Heidi)

Passo i miei lunedì mattina sull’autostrada del sole. Peccato che di sole in questo periodo se ne veda proprio poco.

Si vede piuttosto la nebbia, o meglio, non si vede per colpa della nebbia.

Rettifico ancora, si vede con la nebbia ma si vede diverso.

Le dimensioni delle cose passano da tre a due. Appare tutto piatto, come disegnato, con una matita nera però che al massimo può tradurre qualche sfumatura di grigio senza avere nulla di erotico.

Con la nebbia sembra di essere sprofondati in un immenso still life. Si perde il contesto, lo scenario.

Gli unici colori visibili sono i fari rossi antinebbia, che non puoi confondere coi semafori solo perché sai che in autostrada i semafori non ci sono.

Con la nebbia non ti accorgi dell’alba. Il giorno passa dall’oscurità ad un velato chiarore un pò alla volta. Non un raggio di sole che spacchi l’orizzonte, non un riflesso di una finestra che catturi la tua attenzione.

La nebbia sembra un’immensa balena che inghiotte auto come se fossero pesci, anche se le balene si nutrono di plancton…ma se per quello nemmeno le auto hanno le pinne.

E’ pericolosa la nebbia. Per me però è pericolosa perchè ammalia, sembra quasi ipnotizzarti.

Ti accorgi del ponte di Calatrava solo quando ci passi sotto. Perdi i punti di riferimento e i chilometri vengono scanditi dalle strisce bianche disegnate per terra o da qualche cartello stradale che, come un messaggio subbliminale, appare per una frazione di secondo troppo breve per essere letto.

Unici compagni di viaggio, un telefono, della buona musica e qualche pensiero che ha vita facile per girare nella tua testa.

nebbia autostrada

 

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scoperte

ho scoperto che se mi arrabbio mi si alza la pressione…ne ho le prove

ho scoperto che se non corro un po’ mi manca

ho scoperto che devo fare la revisione all’auto

ho scoperto che lo spritz a volte non lo fanno buono nemmeno li

ho scoperto che Mourinho sta sulle palle ad un sacco di persone….oltre me

ho scoperto che il calazio non se ne è andato….cazzio

ho scoperto che un abbraccio fa bene…in realtà lo sapevo già, ma con la memoria che mi ritrovo….

ho scoperto che quello in mezzo all’autostrada è un pino marittimo

ho scoperto che le cameriere di quel hotel quella volta ne devono aver visto davvero delle belle

ho scoperto che per la patata romantica c’è anche una ricetta

ho scoperto qual è la canzone che mi ricorda…vagamente….l’assolo di chitarra nell’ultimo dei Muse (avanti….chi indovina?)

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tramonto e alba, luna e sole

Dieci giorni di assenza dal blog.

Tante cose da raccontare, o forse no.

Queste feste sono passate in modo tutto sommato tranquillo.

Partiamo dall’immagine che mi ha riaccompagnato a Milano questa mattina.

Il tramonto della luna (piena, bellissima e gigante sull’orizzonte) e l’alba dall0 specchietto retrovisore.

A volte la natura sa veramente rendersi affascinante.

Forza, si riparte ……

 

PS: in maniera scriteriata ho tentato anche di fotografare i due fenomeni, ma con esiti pessimi, per cui ho ripiegato su immagini googlate.

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San Cristoforo, dacci oggi la nostra coda quotidiana.

In quest ultimo periodo appena mi metto in viaggio in auto, San Cristoforo guarda giù e provoca un tamponamento poco più in la.
Venerdì sera l’ultimo episodio delle avventure del gatto automobilista.
La tratta è la solita, Mi-Bo. C’è maltempo e ci sono i referendum (ah proposito…cazzo figata!) quindi il traffico non dovrebbe essere così terribile.
E invece….un autobotte carica di benzina ha pensato bene di ribaltarsi tra Reggio e Modena rovesciando il suo carico sul nastro d’asfalto autostradale.
L’A.N.A.S. ha pensato bene di scremare la prevedibile coda provocando artificialmente una coda preliminare dalle parti di Piacenza….7 km tanto per gradire.
Un’ora di fila, twitter, facebook a tenermi compagnia ma dopo una mezz’oretta già iniziava lo sclero.
Si riprende il viaggio ma i tabelloni stradali inesorabilmente proclamano un’altra CODA DI 9 KM IN AUMENTO TRA TERRE DI CANOSSA E MODENA NORD.
Uffa!!! Ancora un’ora di coda non ho voglia di farla e siccome TERRE DI CANOSSA mi sembra un posto abbastanza epico per tentare l’avventura, punto la mia catmobile verso il casello d’uscita.
Ma non basta. Visto che come era prevedibile anche la via Emilia era congestionata, occhio al navigatore e via per le stradine, quelle gialle e bianche che nella realtà corrispondono a viottoli in cui la mia auto a malapena ci passava. Tra l’altro col vantaggio che, essendo da solo, non dovevo neanche negoziare sulle scelte stradali…annusavo e istintivamente giravo a destra e a sinistra.
Risultato: Di coda neanche l’ombra, guida rallystica (o quasi) l’autoradio a palla con il triplo Live di Ligabue (quella d’altronde è la sua zona, lo si percepiva nell’aria) e il gatto canterino che cantava a squarciagola in duetto con il Liga stesso.
Alla fine ci ho messo 4 ore invece che le due abituali….ma vuoi mettere il divertimento?!!!

PS: ma in questa canzone quante volte pronuncia la parola TRAFFICO?

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dei kilometri e dei kilometri

Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. 
Sant’Agostino

In meno di tre anni ne ho già lette 88.888 pagine…e non vedo l’ora di leggerne altrettante.

🙂

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voglia di routine

La mia routine. Quella che mi fa uscire pazzo, che mi toglie il fiato in certi momenti, che mi fa imbestialire i altri. La voglia di tornare in quel posto. La voglia di riprendere a pedalare in palestra. La voglia di scrivere sul blog le mie cazzate. La voglia di ridere, di sorridere e a volte anche di piangere.

La voglia di tornare a preoccuparmi per il lavoro, di guardare con impazienza l’orologio e salire in auto. La voglia di aspettare un sms o una telefonata (in realtà questa non mi è mai passata nemmeno per un istante). La voglia di passare le notti in autostrada sorridendo come un ebete e cenando con i wafer.

Domani dopo il primo ciclo dimettono mia madre. Almeno per qualche settimana dovremmo stare alla larga dall’ospedale. La guerra è ancora lunga ma da domani forse si può riprendere la mia routine.

Io non vedo l’ora.

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