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Del lavoro, dei Coldplay, dei compiti e della salsa di soia

Al lavoro nessuna novità. No news good news? Mah, in questo caso non penso…però ho talmente tanto da fare che almeno riesco a non farmi prendere troppo dallo sconforto. Certo il problema è quando torni a casa e ti metti a letto…e i pensieri cominciano a prendere forma.

Venerdì ho provato a prendere i biglietti per i Coldplay…inutilmente. Qualcuno ha due biglietti che avanzano?

Nel weekend invece ho dato una mano a Sylvestrino coi compiti. Penso abbia bisogno di metodo…passa le ore a studiare e non memorizza nulla. Ho provato a convincerlo a farsi degli schemini riassuntivi. Abbiamo letto insieme quelle 6 pagine dedicate all’unità d’Italia…Mazzini, Garibaldi, gli austriaci cattivi…e poi vai coi gli schemini. Quando “gli ho provato” la lezione se ne ricordava molto meglio. Forse l’ho convinto che 10 minuti in più all’inizio permettono di far risparmiare un sacco di tempo dopo…

C’erano però anche gli esercizi di geometria. “ma no papà, quelli li ho già fatti!”. “va beh dai diamoci un’occhiata”. Ecco…ce ne fosse stato uno giusto. Statisticamente se avesse dato delle risposte a caso ne avrebbe azzeccate di più. Ed ecco quindi che il professor Sylvestro ritorna in cattedra a spiegare come i centri di due cerchi tangenti alla linea r in A, formino una retta perpedicolare alla retta stessa…

Oh, a me divertono un sacco questi problemi….meglio della settimana enigmistica.

E veniamo a stasera…bidono per cena mio padre e vado al supermarket a fare la spesa. Prendo degli spaghetti di soia e dei ravioli al vapore…ho voglia di cinese, anche se la coop forse non è certo la scelta migliore.

Poi vado a casa, schiaffo tutto nel microonde e vado a cercare quella salsa di soia che mi ricordo era da qualche parte la dietro nella dispensa….ah eccola qui. Et voilà…una bella annaffiata che mi piace….ma che odore forte che ha…fammi vedere la scadenza? Azz..non ci vedo un cavolo…il 2 e lo 0 ci sono….anche lo 0 alla fine…è quello in mezzo che non riesco a capire se è un 2 o un 1….insomma…scade nel 2020 o è scaduta nel 2010?

Va beh…intanto fammi mangiare i miei ravioli….

Inutile dirvi qual era la data, vero?

Se non mi leggete più….è stato bello conoscervi.

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PS: la foto l’ho scelta solo per le splendide camicie…

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Trova il minimo comune denominatore

Due serate, fuori. Ormai non mi capita così spesso di uscire fuori la sera, figuriamoci due volte di seguito.

La prima: tre amici, un ristorante messicano, una caipiroska come aperitivo, una birra messicana travestita da belga, nachos, guacamole, chiacchiere, musica latina come sottofondo, ma non ti dico con la tata, ma te la ricordi quella volta li?, ce la facciamo un’altra birra, buona stavolta, certo che il vigile, ma è questa la vita che volevamo? un compromesso è ciò che voglio? Comunque è bello ritrovarsi, dovremmo farlo più spesso.

La seconda: colleghi, un addio, locale figo, musica alta, certo che se penso che avrei potuto fare il dj, prendi ancora qualcosa da bere? una caipiroska, lavoro, che fatica, lei si che va a star bene, gente figa, rendersi conto di avere il doppio dell’età media, sono vestito ancora come stamattina, ma tu conosci tutti? i piattini per gli aperitivi sono dannatamente piccoli, non ci sta un cazzo, che poi dopo un po’ la musica così alta ti rimbambisce non è vero?  e poi non si riesce nemmeno a parlare, ora è meglio che vada, sono cotto.

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MIlano by night

di Alessandro Bergamin

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anche questa è vita….

Piccolo bilancio di un giovedì…

Il giro dell’orologio passato in ufficio,

7 ore consumate in riunioni, tra pianti e lamenti,

di fianco a Mourinho per giunta.

Uscire col cielo scuro,

non so se per le nubi o per la sera che incombe,

Il tergicristallo che va.

Sapere di aver vinto non una ma due riunioni di condominio

in meno di una settimana,

il torneo di beach tennis

che fa ciao ciao,

Il tubo catodico che offre al massimo un Santoro.

Apro il frigo,

la tentazione,

dai solo per stavolta,

un caffèlatte con i frollini comunisti.

Si lo so, verrebbe da dire prendi questa

e poni fine a questa agonia.

Ma non è così.

Sorrido sereno,

perché in fin dei conti….

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