Non avrei molto da dire se non che dopo la maratona ho mollato un po’. Non completamente, ma sono più le volte che riesco a fare solo un paio di allenamenti contro i 3/4 che dovrei.
Però ho come la sensazione di vivere ancora di rendita per la preparazione fatta in precedenza e comunque vado ancora discretamente. Ieri 20km forzando un po’ nella seconda parte e oggi, strano ma vero, subito un altro allenamento per sciogliere un po’ i muscoli e ascoltarmi in santa pace un po’ di Muse, in attesa di rimettermi il pettorale per la mezza di Rimini fra due settimane.
Nel frattempo in queste settimane si è rifatto vivo miopadrequellaltro. Prima per gli auguri di buona Pasqua e poi perchè visto che “passava” da Bologna…ma l’ho richiamato che era già a Piacenza.
Come è già avvenuto in passato le nostre chiacchierate al telefono sono state molto brevi. Però questa volta ne ho approfittato per togliermi il mio dubbio più grosso…e no, non ho una sorella, ne tanto meno un fratello.
Un po’ mi spiace, devo ammetterlo, però ci dormo lo stesso.
Comunque ho deciso che lo incontrerò. Lui mi ha detto che ha tante cose da dirmi e io tante domande da fare…
Ora però ho un po’ di imbarazzo sul come.
A casa sua non se ne parla, ne tantomeno a casa mia.
Andare fuori a cena mi sembra un po’ esagerato…ed è un privilegio che non vorrei concedergli, almeno non subito.
Un caffè? Forse, ma penso riusciremmo a vederci solo di sera per cui mi sembra più complicato.
Forse una birra…se non altro la birra mi piace… e a naso penso piaccia anche a lui.
Per quel poco che ho intuito della sua vita penso di aver capito da chi ho preso la capacità di andare a complicarsi le cose e fare cazzate su cazzate.
Mia madre era più integerrima. Senza mezze misure, tutta di un pezzo. Io non lo sono per niente…e penso nemmeno lui.
Però mi chiedo cosa sarebbe stato di me se mi avesse cresciuto lui invece che lei. Sicuramente sarebbe andata molto peggio. Su questo ne ho la certezza.