Ecco un nuovo capitolo delle (dis)avventure del Gatto Sylvestro.
Ho notato che quando devo farlo parlo sempre in terza persona. Forse è il desiderio inconscio di prendere le distanze da un imbranato di siffatta specie.
Qualche tempo fa vi avevo già annoiato col mio gomito del tennista. Si lo so, il nome scientifico è un altro ma tutte le volte devo googlarlo per ricordarlo. Per la memoria che ho è una partita persa.
Seguendo i preziosi consigli di chi tiene a me ho incominciato da qualche giorno a tenere un po’ di ghiaccio sul gomito per sfiammare i tendini interessati.
Ieri sera, dopo aver tolto il ghiaccio, quello in gel blu dentro quelle buste che tieni in freezer, ho incominciato ad avere dolori terribili. Si vabbè, il mio limite di sopportazione forse non sarà come quello di Rambo quando si cuce da solo la ferita al braccio, ma credetemi faceva veramente male.
“Ma non è che hai tenuto la busta direttamente a contatto con la pelle?”
“Si perchè?”
“ma lo sanno anche i bambini che bisogna avvolgerlo in un fazzoletto di stoffa e poi metterlo!”
Come San Tommaso, vado a leggere le scritte in corpo 4 stampate sulla busta congelata e leggo “avoid any direct contact with skin”.
Risultato: una simpatica ustione (da freddo) sul gomito!
Sgrunt !!!
😦