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sono un po’ stanchino…

Da una settimana ho un occhio pesto per un orzaiolo (penso) che è particolarmente virulento.

Non fa male, ma è terribilmente fastidioso. Come avere costantemente un corpo estraneo nell’occhio.

Per non parlare degli effetti su chi MI guarda. Vedo gli occhi che si concentrano sul mio destro….quelli più in confidenza chiedono che è successo….gli altri ti parlano come se nulla fosse….e intanto ti fissano li.

Martedì mattina dovevo partire per la germania….3 giorni di fiera. Le condizioni migliori per incontrare decine di persone.

Ovviamente non sono andato dal medico a farmi vedere prima, mi sono concesso al massimo il consulto di un farmacista (farmacia notturna perché prima non ne avevo avuto il tempo) che mi ha ridato un antibiotico che già prendevo.

Sui tre giorni di fiera ce ne sarebbe da raccontare e se ci riesco lo farò quanto prima.

Quel che è certo è che stasera al rientro ero stanchissimo.

Quel che è certo è domani mattina andrò al pronto soccorso

Spero di non trovarci nuovi argomenti per il blog.

 

PS: prego astenersi suggerimenti come “guarda nella bottiglia dell’olio, metti del succo di limone o toccati la palpebra con la fede….”

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Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve – Jonass Jonasson

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Ho iniziato a leggerlo con un po’ di scetticismo. Un libro che sta avendo un discreto successo ma di un autore a me sconosciuto, svedese, e ormai ho la sensazione che ci sia un po’ di inflazione da ciò che arriva da quelle parti.
Le prime 100 pagine non hanno fatto che confermare il mio scetticismo. Lo trovavo lento, zeppo di quei nomi pieni di caratteri strani. Stavo per abbandonarlo quando, pagina dopo pagina, ha incominciato a divertirmi, e quando uso questo verbo, intendo proprio farmi ridere e sorridere (che fatto sotto l’ombrellone in spiaggia risulta a volte imbarazzante).
La storia è quella di un arzillo centenario che il giorno del suo compleanno pensa bene di scappare dalla casa di riposo e di lanciarsi in un avventura senza fine.
A quel punto però il racconto si divide tra il presente e il passato, rivelando situazioni assurde, paradossali, che questo vecchietto, degno di un Forrest Gamp dei paesi nordici, ha vissuto nel corso della sua esistenza.
La trama ora ti prende e incominci a divorare le pagine, nel mio caso con maggior interesse per i racconti del passato che per quello con cui inizia il libro.
L’ingenuità e la semplicità di questo personaggio catturano attenzione e simpatie, ridisegnando pagine di storia moderna in modo sicuramente originale.
Lo consiglio. E’ una lettura leggera, estiva, che ha la sola pretesa di far passare qualche ora di svago.

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