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il gatto e l’after

A volte esagero sapendo di esagerare.

Metti sabato sera ad esempio.

Serata in compagnia con amici e prole al seguito, ad abbuffarci di pesce e scolare ettolitri di prosecco.

Poi si torna a casa, ma a mezzanotte e mezza arriva l’SMS…raga ci si trova in birreria. Andiamo a ballare.

Cazzo, domattina avrei dovuto fare il lungo da 21km….ma il richiamo di una serata only for men è irresistibile.

All’una e un quarto le nostre bici sono allineate una dietro l’altra dirette verso la zona delle disco sulla spiaggia.

Mi sento sempre stupidamente figo ad arrivare in disco su una vecchia bicicletta, ma non farei cambio con nessuno di quei Suv da sboroni che pompano tecno a palla.

Iniziamo il nostro giro, perchè mica si può stare sempre nella stessa, bisogna vedere, sentire, provare e ballare in locali diversi….e ad ogni locale c’è un drink da provare…per capire dove fanno la caipiroska migliore (mica quella alla fragola però).

E’ così che passano le ore ballando e incominciando a ridere come dei pirla, perchè quando alzi il gomito, anche la barzelletta del fantasma formaggino diventa esilarante.

Tiriamo le 5. Si torna vero casa, facendo slalom fra ubriachi e strafatti…ma che visto il tasso alcolico nel corpo non ci viene poi così difficile.

Cappuccio e bombolone non possono mancare, come da prassi…e poi finalmente a casa.

Si, ma il tuo lungo? Scommetti che ora nonostante il tasso alcolico vado e mi sparo i miei 21km?

Cazzo è una sfida allora….

Torno a casa e silenzioso come solo un gatto sa fare, metto scarpette e pantaloncini, pronto per quella prova…tanto o stramazzo dopo 100 metri o avrò qualcosa da raccontare l’indomani.

L’atmosfera è quasi fiabesca. Con passo inizialmente non troppo sicuro mi dirigo correndo verso la spiaggia delle disco….giusto per tornare sul luogo del delitto.

Ad accompagnarmi la mia solita playlist e il sole che mi regala il suo risveglio proprio in quel momento.

Più mi avvicino a quelle spiaggie e più vedo i resti del popolo della notte accasciati sui marciapiedi e sulle panchine. Ragazze e ragazzi, addii al celibato e al nubilato, puttane e travestiti, gente che dorme e gente che vomita. E’ sempre affascinante osservare quel genere di fauna.

Per quel che mi riguarda invece corro sempre di più e più corro e più la sbronza attenua i suoi effetti. Ce la posso fare….anche stamattina conquisterò la ruota di Rimini.

Pensavo di essere tra i pochi a correre prima delle 6, ma sono sicuro di essere l’unico ad aver fatto after (ho imparato che si dice così di chi salta a pie pari il sonno della notte).

Il passo non è nemmeno malvagio. Viste le condizioni chiudo la mia mezza maratona con solo un paio di minuti in più della mia prima Stramilano di 4 mesi fa.

Poi come da prassi tuffo in mare e capuccino con bombolone per quella che è a questo punto la mia seconda colazione… e l’orologio non segna ancora le 8.

Per un motivo o per l’altro non prenderò più sonno fino ad un breve pisolino in spiaggia nel pomeriggio.

Oddio…l’effetto è quello del jet lag e rimango rincoglionito tutto il giorno…(si lo so…non si vede poi così tanto la differenza)…però vuoi mettere da raccontare a Sylvestrino? Ah proposito…poi anche di Sylvestrino avrei da dire….ma questa è un’altra storia che racconteremo nella prossima puntata (mi sento tanto la voce narrante di Heidi).

corsa all'alba

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tramonto e alba, luna e sole

Dieci giorni di assenza dal blog.

Tante cose da raccontare, o forse no.

Queste feste sono passate in modo tutto sommato tranquillo.

Partiamo dall’immagine che mi ha riaccompagnato a Milano questa mattina.

Il tramonto della luna (piena, bellissima e gigante sull’orizzonte) e l’alba dall0 specchietto retrovisore.

A volte la natura sa veramente rendersi affascinante.

Forza, si riparte ……

 

PS: in maniera scriteriata ho tentato anche di fotografare i due fenomeni, ma con esiti pessimi, per cui ho ripiegato su immagini googlate.

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la sveglia tecnologica

La sveglia tecnologica è collegata via gps con vattelapesca cosa che ti permette di sincronizzarti al centesimo di secondo con il meridiano di Grenwich.

La sveglia tecnologica può svegliarti con una melodia, una stazione radio o uno snooze (hey non fatemi domande imbarazzanti).

La sveglia tecnologica ti proietta l’orario sulla parete della camera in modo che, in caso di sonno leggero, il countdown per la fatidica ora sia scandito mettendo quella giusta dose di ansia nei minuti precedenti….(oddio adesso suona, manca poco, devo dormire per gli ultimi minuti….nooo suooonaa!!!)

La sveglia tecnologica ha bisogno del manuale di istruzioni se vuoi cambiare l’orario della sveglia. Anzi, io ci ho rinunciato e la tengo fissa sempre a quell’ora. Giorni lavorativifestiviNatalePasquaferragosto non cambia. Tutte le mattine, che io ci sia o che non ci sia, alle 6,45 il bidibip bidibip bidibip parte. Se mi devo svegliare prima uso lo smarthphone. Se mi posso svegliare dopo la spengo e mi giro dall’altra parte.

La sveglia tecnologica si sincronizza automaticamente quando cambia l’ora legale.

Si ma dico io, se il giorno dopo questa benedetta sincronizzazione non è avvenuta, tu allora prendi il librettino delle istruzioni stampato in 12 lingue e dopo qualche tentativo sposti l’orario avanti di un ora.

E allora, dico sempre io, perchè 24 ore dopo si risincronizza da sola facendomi svegliare un’ora prima del necessario?

Il bello è che mi ero accorto che fuori era particolarmente buio e gli uccellini cinguettavano più del dovuto ma, essendo cambiata l’ora da due giorni, imputavo il fenomeno a quello.

Solo quando ho visto che in tv trasmettevano Starsky e Hutch ho capito che qualcosa non andava….

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