Prendendo spunto da una bella iniziativa sui racconti della propria città e provo a mettermi in gioco pure io con i miei ricordi.
Milano
Milano che già da piccoli ci giocavi col nome….(salutaMIlano)
Milano che da bambino mia mamma mi portava in piazza del Duomo vestito da Zorro a dare da mangiare ai piccioni
Milano che in realtà per me era Precotto, il mio quartiere. Li c’era tutto. L’oratorio dove andare a giocare a calcio e a bere la spuma da 100. L’upim dove andare a passare le giornate di pioggia. Il cortile dove fare le gare in bici.
Milano che diventava più grande le prime volte che prendevi la metropolitana, quella rossa. E si andava sempre nell’ultima carrozza in fondo, con la speranza non ci fosse nessuno, così ci si poteva arrampicare ai tubi di sostegno come delle scimmie.
Milano che era divisa fra i paninari e i ciaina (veniva pronunciato così). I primi col bomber verde e gli altri con la giacca marinara blu…la mia aveva anche un woodstock giallo cucito sulla spalla.
Milano che uscivi dalle scale mobili di San Babila che erano lunghissime e poi percorrevi tutto corso Vittorio Emanuele, schivando quelli di Dianetics, per andare a farti un panzerotto da Luini.
Milano che passavi le ore nei negozi di dischi a sfogliare LP e poi ne uscivi con uno in mano che dicevi “questo deve essere bello”.
Milano che se osservavi la statua di Leonardo in piazza della Scala, da dietro, sembrava stesse facendo la pipì.
Milano che d’inverno ogni tanto prendevi la 90 e andavi in via Piranesi al palazzo del ghiaccio, a pattinare e a fare gli scherzi alle ragazze più carine.
Milano che era la fabbrica della nebbia, ma era anche così grigia che se non c’era non notavi tanto la differenza.
Milano che i papà dei miei compagni li portavano a San Siro a vedere il Milan e l’Inter, e io invece non ci sono mai andato….forse per questo tifo Juve.
Milano che quando andavi a scuola era una giornata di festa se regalavano gli album dei calciatori all’uscita dalle lezioni.
Milano che se vedevi il controllore….scappa scappa….
Milano che se andavi a fare il bagno all’idroscalo…stai attento che è pericolosissimo.
Milano che è così grande che quando andavi in vacanza c’era sempre uno che..”ci sono stato una volta a trovare mio zio”
Milano è la mia città. Io non l’amo, anzi mi fa cagare, ma rimane sempre la mia città.
