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Grazie dei fior…

Il seguito però non deve essere andato come nella canzone di Nilla Pizzi.

Li ho trovati li, nel cestino dei rifiuti nel garage dove lavoro. Non sono esperto di fiori ma sembravano ancora belli.

Chissà che storia hanno avuto.

Sicuramente li ha buttati una donna (un uomo al limite li avrebbe riciclati).

Magari un’amante che doveva farsi perdonare qualcosa alla sua lei e che evidentemente non ha raggiunto il risultato sperato.

Oppure un ammiratore segreto che si è rivelato alla collega, ma lei, avendo il marito geloso, non ha potuto portare i fiori a casa (però dai, almeno in ufficio poteva tenerli).

Oppure un capo stronzo che per recuperare il rapporto con la sua collaboratrice ha pensato di fare il bel gesto. Però se è stronzo e stronzo anche coi fiori per cui…

Chissà…

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dei misteri, dei padri misteriosi e degli AC/DC

Un paio di settimane fa mi arriva un messaggio sul telefonino da un numero sconosciuto.

Io sto arrivando, recita.

Penso ad un errore e non ci faccio nemmeno caso archiviando mentalmente la cosa.

Una settimana dopo dallo stesso numero di telefono mi arriva un altro messaggio con un punto interrogativo. Apro lo scambio di sms e vedo che poco prima dal mio telefonino era partito un messaggio con scritto Io ti sono dietro.

Scrivo in maniera impersonale perché sono strasicuro di non aver scritto quel messaggio e ho la ragionevole certezza che nessun altro abbia preso il mio cellulare per scrivere quel messaggio. Tra l’altro con quel testo che non vuol dire nulla (io in quel momento ero in spiaggia sotto l’ombrellone) ad un numero che non è nemmeno memorizzato nella rubrica.

Comunque decido di rispondere cortesemente a quel punto interrogativo scrivendo: Chiedo scusa messaggio partito per errore, Ma chi sei?

Pronta la replica che mi lascia spiazzato….Tuo padre.

Se ci fosse la colonna sonora sarebbe il momento del ta-dah….Mi chiedo quindi come abbia avuto il mio numero di telefono e soprattutto come sia potuto partire quel messaggio dal mio, anche se il suo d’esordio non è strano da meno.

Comunque ci rifletto. Penso al da farsi. Rispondo? Lo chiamo? Lo ignoro?

A distanza di una settimana torna ad usare Facebook per tentare di mettersi in contatto con me. Mi chiede l’amicizia,

Ecco, sapevo che alla fine mi sarei ritrovato con un padre che non conosco e che non mi conosce che mi chiede l’amicizia su FB.

Dopo qualche giorno gliel’ho data…così ora può curiosare nella mia vita, vedere le mie foto, leggere cosa scrivo, le mie passioni, le mie scemate…Ho fatto lo stesso io sulla sua, anche se ci ho trovato molto poco. Duo o tre foto, di quella che deve essere la sua compagna, qualche messaggio di alcuni giovani ragazzi, nipoti?

Dovrei immedesimarmi in un novello Sherlock Holmes, indagare fra i suoi contatti, carpire informazioni….ma non ne ho voglia.

E non è l’inerzia di cui parlava Agassi.

Comunque…stasera alla fine ho deciso. Gli ho mandato un SMS. Poche parole, più che altro una scusa per vedere se risponde…

Nel frattempo non riesco nemmeno a correre causa un piccolo infortunio muscolare, anche se ne avrei davvero voglia, nonostante il caldo.

E soprattutto ascolto a ripetizione loro, visto che dopodomani a quest’ora, sarò con Sylvestrino al concerto più maranza a cui possa assistere…

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