Questa è stata l’età media di chi ha frequentato casa mia negli ultimi tre giorni, quella tra la mia età e quella dei 3 quindicenni, uno dei quali mio figlio, che hanno movimentato un po’ casa mia da domenica scorsa.
Devo dire che vivere a stretto contatto con tre adolescenti è stato interessante.
Ho potuto capire i loro gusti musicali dal viaggio juke-box. Due ore di auto a scegliere democraticamente una canzone a testa. Uno con gusti pop, uno inaspettatamente molto cool e a tratti ricercati (addirittura un brano di Bob Marley che non conoscevo neppure io) e l’ultimo, Sylvestrino, che ci ha proposto solo rap quasi sempre italiani, con testi duri come coltelli affilati (e continuo a pensare a quale messaggio stia mandando, se lo sta mandando).
Poi è stato divertente vedere come si prendevano per il culo fra loro, come interagivano, come se la cavavano nelle faccende più pratiche (c’era chi non si sapeva ancora fare il letto).
Poi i film. Demenziali e a volte imbarazzanti (sentire battute su pompini e fare mente locale sulla loro età mentre ci ridevamo tutti sopra, si insomma…fa un certo effetto).
Poi anche mio padre ha avuto il suo bel da fare, anche se durante il giorno erano molto autonomi e andavano in giro da soli. La sera poi erano di corvè in cucina, mi sono cimentato anche in uno dei miei celeberrimi risotti e loro sono stati bravi a darmi una mano.
Insomma…un po’ di disordine e caos, sono stati un piacevole pegno da pagare per vivere qualche giornata fuori dalla routine.
E ammetto, già mi mancano.