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Riflessioni

A volte le mie sinapsi si mettono improvvisamente in moto nei momenti più impensati e  a riguardo di temi piuttosto alternativi.

L’ultimo esempio l’ho avuto stasera, mentre di ritorno dalla doccia dopo la mia consueta seduta di spinning mi rendevo conto di essermi dimenticato per l’ennesima volta (ove enne è >100) delle mutande di ricambio.

In realtà il pensiero è stato: “avrei dovuto prendere un paio di mutande ma come sempre mi sono dimenticato”

E da li il secondo pensiero: “ma si dice la mutanda o le mutande?”

Si insomma, dopo aver imparato che la doccia è di sinistra e il bagno è di destra, devo capire se l’abbigliamento intimo che dimentico più spesso, sia plurale o singolare.

Si insomma, sarebbe facile dire singolare sopra e plurale sotto….ma dovendo scegliere?

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Ps: si vede tanto che non ho molti argomenti in questi giorni di cui parlare?

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il Re cidivo

Chi ha la sventura di seguirmi da un po’ di tempo conosce la mia predisposizione a dimenticarmi di tutto…cosa ho detto, cosa ho fatto, le mutande di ricambio…

Ieri ho dato atto ad una delle mie migliori performance.

Dopo aver cazziato (bonariamente) sylvestrino per aver dimenticato il suo zainetto con il portafoglio nella mia auto (quando si dice il DNA), sono andato a giocare a beach tennis come sempre.

Arrivo trafelato e in ritardo as usual e quando sono negli spogliatoi….cazzo dove sono….c’è la maglietta, c’è la felpa (metti che facesse freddino), c’è l’accappattoio….ma i pantaloncini???

Inutile correre al negozio del centro sportivo…era già chiuso.

Sono già preparato a saltare la mia lezione quando il mio coach si immola e mi cede i suoi…tra l’altro facendomi fare anche una discreta figura perchè è molto più magro di me ma mi (che cacofonia) andavano ugualmente.

Lui tutta la lezione in mutande…e nel mio corso c’erano anche due fanciulle.

Tanta ammirazione per lui…io ammetto non ci sarei riuscito.

(cioè voi immaginatevi la scena mentre lui cazziava chi sbagliava e questi scoppiavano a ridere guardandolo…una carriera buttata al vento)

Ah…poi mi sono accorto di aver dimenticato anche le mutande di ricambio…ma qui siamo nella routine.

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Plin plon….avviso alla gentile utenza

Volevo solo segnalare che oggi, dopo veramente tanto tempo, sono andato ad allenarmi e quando sono tornato dalla doccia…

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mutanda bastarda

Si perchè tu, che di solito ti nascondi nel momento in cui preparo la borsa lasciandomi, non in mutande ma senza, dopo la doccia ristoratrice, ecco, tu oggi hai pensato bene di nasconderti bene bene.

E la commessa della tintoria del centro commerciale se la rideva ancora sotto i baffi mentre, contando le camicie, ti prendeva con due dita chiedendomi “queste non devo lavargliele, vero?”

mutanda

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Il gatto sbadatto

Il refuso nel titolo è una licenza per la rima, ma serviva per far capire.

Ieri infatti sono andato a fare la visita medico sportiva.

Chi mi segue ogni tanto infatti sa che da un po’ di tempo mi sono impallinato con la corsa e, siccome il primo obiettivo è una mezza maratona, ho dovuto sostenere una visita per ottenere il certificato da agonista (che coi tempi che faccio fa un po’ ridere, però quello ci vuole).

Arrivo all’indirizzo che mi avevano dato e scopro che è un centro sportivo. Cerco e trovo il locale dove c’è il centro medico, apro la porta e immediatamente avverto una sensazione di inadeguatezza.

Bastano pochi secondi per farmi capire che è dovuta al fatto che TUTTI erano in tuta o comunque in abbigliamento sportivo e io ero l’unico in giacca e cravatta.

Disbrigo le formalità anagrafiche e la signora della reception mi molla in mano il contenitore per le urine.

Cazzarola….e io che l’avevo appena fatta uscito dall’ufficio proprio per essere “leggero”.

Incomincio a bere dal boccione dell’acqua come un assetato nel deserto, tra gli sguardi curiosi degli atleti in sala di aspetto, ma alla fine riesco a fare, sia pur con fatica, la mia personale prova antidoping e mi accomodo sulle poltroncine, peraltro scomode, in attesa del mio turno.

Aspetta aspetta aspetta…..e ovviamente solo quando decido di farmi una partita a ruzzle e ho iniziato il mio turno da pochi secondi che mi chiamano per la visita.

Medico giovane, anche simpatico, mi visita (si lo so che la pressione è alta e che c’è un piccolo soffio al cuore) incomincia ad attacarmi tutti i ciuciotti per l’elettrocardiogramma e fin li tutto bene.

Arriva poi il momento dello stesso esame sotto sforzo. Ecco che quella cyclette piazzata nell’angolo diventa protagonista.

– Ma lei non ha un pantaloncino e delle scarpette ginniche con lei?

-ehm…mi sono dimenticato la borsa a casa – mento spudoratamente

– Vabbè….rimanga in mutande a dorso nudo e con le calze e le scarpe e incominci a pedalare.

E’ solo in quel momento che un’infermiera è entrata per portare delle cartelle al medico e mi ha squadrato. Il look d’altronde era interessante….un uomo quasi nudo che pedala affannosamente con le calze blu e in bel paio di scarpe inglesi fa sempre il suo bel effetto no?

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eppure…

…non è difficile.

Quando prepari la borsa fai la spunta:

  • pantaloncini – celo
  • maglietta – celo-
  • felpa – celo
  • calze – celo
  • accappatoio – celo

cacchio….le mutande ogni tanto volano via!

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una tranquilla serata in palestra

Era da quasi due mesi che mancavo dalla palestra.

Mi ha fatto un po’ strano riassaporare quelle sensazioni.

La confusione degli spogliatoi, l’odore di cloro che arriva dalla piscina, il rito della vestizione col completo da ciclista……

Poi si entra nella sala spinning. Scelgo la bike, la regolo. Stack, Stack, il rumore metallico delle placchette sulle scarpe che si agganciano ai pedali, rendendomi un corpo unico con quell’oggetto metallico predisposto a spremere il mio sudore.

Le luci si abbassano, la musica parte e le percussioni incominciano a dettare il ritmo.

Mentalmente metto in off tutti gli interruttori dei problemi di tutti i giorni:

  • quel libro in ritardo….off
  • i problemi del trasloco….off
  • la nuova organizzazione…off
  • i problemi di salute…off
  • i malumori…off

mentre spengo gli interruttori mi concentro lentamente sulla musica e sui comandi che la Lilly impartisce dal suo microfonino.

Che lo spettacolo abbia inizio….

PS: inutile dire che non ho perso le buone abitudini dimenticandomi le mutande di ricambio…….

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