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effetto neve e effetto culo

Prima che partissi per la mia settimana bianca, avevo pubblicato un post con l’immagine di un gatto nella neve. Era una sorta di cartolina di saluto visto che per una settimana non avrei avuto modo di accedere al blog.

Immaginate quindi la mia sorpresa quando al mio ritorno scopro che, grazie a quell’immagine e al fatto che la nostra penisola fosse stata ricoperta abbondantemente da una coltre di neve, nel mio modesto blog,  che normalmente vivacchia sulle solite presenze affezionate,  i click fossero triplicati in quel periodo.

Il termine più frequentemente cercato era infatti “gatto nella neve“.

Mi ci sono ritrovato con alcune esperienze editoriali che ho vissuto personalmente. Ma penso si possa esterndere ad alcuni film, o alcuni prodotti.

Quando hai il culo di azzeccare l’argomento giusto nel momento giusto, non ci son santi che tengano. Le vendite decollano!!!

…e senza neanche parlare di sesso !!!   😉

A voi è mai capitato? E se si grazie a cosa?

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La casa degli spiriti … un nuovo episiodio de “le disavventure del gatto Syilvestro”

Il libro della Allende non centra nulla, ma quella in questione è casa mia.

Almeno quella di Milano.

Ieri sera torno dopo il weekend e arrivando, trafelato con le mani impegnate da borse e borsine noto che la spia dell’allarme è spenta.

“Strano” penso io. O mi sono dimenticato di inserirlo, niente di più facile, o sono passati i miei senza dirmi niente.

Apro la porta…buio totale. Cazzarola è saltata la luce. Appoggio nelle tenebre la mia mercanzia e provo a vedere se il salvavita era scattato.

Infatti…tiro su l’interruttore e….WOW WOW WOW WOW…l’allarme incomicia a suonare in maniera assordante. Per di più contemporaneamente parte il televisore, anche quello con volume da non udenti. Panico, giusto quei pochi secondi per razionalizzare dove erano le chiavi e disinserire l’allarme.

Mi aspetto che dal pianerottolo si affaccino i vicini ma dimentico che siamo in un condominio a milano.

Entro in casa. Dopo una veloce ispezione, incomincio a mettermi in libertà quando improvvisamente….WOW WOW WOW WOW….n’altra volta! Questa volta però non faccio in tempo a correre per spegnerlo che autonomamente si zittisce. In realtà si spegne totalemente, nessuna lucetta, il pannello di controllo buio….morto. Mah!

Vado in cucina. Apro il frigor e capisco che il black-out deve essersi protratto per parecchio tempo. Il freezer tutto scongelato, acqua dappertutto e minestroni e similari da buttare. Qualche saracca incomincio a smoccolarla.

Finito l’operazione frigo mi rendo conto che il riscaldamento è spento. Vado alla centralina e scopro dall’orologio che la luce deve essere mancata per un paio di giorni almeno.

Mi dirigo verso la camera e mi accorgo che la tecnologica radioveglia che con inquietudine proietta l’ora sul muro è impazzita. Niente orari e solo strani segni, per di più capovolti. Anche in questo caso non c’è verso di rimettere in sesto l’apparecchio….e i moccoli aumentano.

Cerco di rilassarmi accendendo il televisore, faccio un po’ di zapping fino a che anche il telecomando mi pianta in asso bloccandomi sulla visione di Hell’s Kitchen.

Spengo, controllo in internet posta e quant’altro, ma manco a dirlo…l’ADSL non funziona, così come ovviamente non funziona la linea telefonica.

Cazzarola…non sarò mica sul set di un nuovo sequel di POLTERGEIST ?

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come la Wii

Da Natale ha fatto ingresso anche nella nostra casa la Wii e puntualmente io e GL ci ritroviamo a contenderci la console come da copione.

Ma non è di questo che volevo parlare. Volevo soffermarmi invece su una funzione di questo videogioco. La possibilità di creare nick, personalizzarli e farli giocare all’occorrenza.

Mi sono accorto infatti che quella dozzina di avatar creati, corrispondenti ai membri della famiglia ma anche agli amici di GL e in alcuni casi ai loro genitori, diventano la compagnia abituale anche quando si gioca da soli.

E’ così infatti che mentre gioco a ping pong (si lo so, si dice tennis da tavolo) mi accorgo che quelli intorno li conosco. Se gioco a Baseball o a Basket, compagni di squadra o avversari prendono le sembianze a me familiari. Passo la palla quindi al papà di Alice e cerco di stoppare il compagno di scuola di GL (che nonostante abbia 7 anni non è impresa facile).

E allora penso….ma non sarebbe bello se anche nella vita si potesse scegliere le persone con cui “giocare” ed escludere tutti gli altri?

Quelli cattivi, che di solito hanno la faccia da antipatici e il ghigno beffardo. Quelli che per volontà divina sembrano creati apposta per romperti l’anima, per farti litigare, per farti star male. E per farlo non hanno bisogno di esserci sempre. Non devono nemmeno impegnarsi. Basta un piccolo segnale della loro presenza per farti alzare gli occhi al cielo e farti esclamare: “miiii, che palle….”

Io voglio andare in quell’isola, dove fa sempre caldo e non piove mai, circondato solo da persone “belle”. Chiedo troppo?

 

 

 

 

 

 

PS: qualcuno sa come si fa a giocare in due a ping pong? Col tennis ci riesco ma col ping pong proprio non ne vuol sapere.

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