Sento che questa definizione calza a pennello in questi giorni. Almeno dal punto di vista lavorativo.
Sono giorni di caos assoluto in ufficio. Per cause esterne, un fornitore che è finito in galera con uno squallido giro di sfruttamento in cui le vere parti lese sono poveracci sottopagati, c’è in atto la classica tempesta perfetta. Se non trovate la vostra rivista preferita in edicola sapete qual è la causa.
Questo però sta portando ad uno stravolgimento dei piani di produzioni, consegne che saltano, ristampe urgenti…il caos, come poche volte mi è capitato di vedere.
Ovviamente ad agosto, con il personale a mezzo servizio per le ferie, i fornitori in difficoltà per lo stesso motivo e così via.
C’è di che scomodare santi vari dalla mattina alla sera. A dire il vero qualcuno dei miei collaboratori lo fa in continuazione.
Però è in queste situazioni che in realtà…mi diverto. Si esatto, mi diverto.
E’ in questi frangenti che va trovata la creatività, il problem solving, la soluzione a cui mai avresti pensato, osando, rischiando. E il tutto va fatto mantenendo la lucidità, la razionalità. Prendendo decisioni in fretta, senza avere tutte le informazioni e affidandosi un po’ all’intuito, l’istinto, l’esperienza cercando di tranquillizzare chi ti sta intorno, sopra e sotto, magari sdrammatizzando con qualche battuta.
All’opposto si vede chi si fa prendere dal panico, chi balbetta, chi tentenna, chi è insicuro.
Si insomma, col mare calmo sono tutti bravi a fare i marinai, ma è nel mare in tempesta…
Comunque mancano solo due giorni all’inizio delle mie ferie…che volete che sia.