…capisci che vuoi proprio farti del male.
Decidi di andare al cinema a vedere un film che si intitola “La felicità è un sistema complicato”, e già sulla scelta ce ne sarebbe da dire.
Poi mandi un messaggio alla collega…
Come è andato il colloquio?
Syl troppo bello per essere vero. Sembrano entusiasti del nostro modello organizzativo! Domani ti racconto meglio.
E tu sei felice per lei, per loro, ma come un moschito fastidioso nelle orecchie, senti ronzare nella testa l’ipotesi di aver fatto la scelta sbagliata
Poi vedi il film. Il protagonista è un professionista, bravo, che fa un lavoro che non ama, che ha un padre che lo ha deluso e che è profondamente solo. E immedesimarsi è un attimo…
I criceti cominciano a girare vorticosamente mentre coi titoli di coda esci dalla sala per andare in bagno. Si perchè non so voi ma a me scappa sempre la pipì quando vado al cinema.
Poi esci. Milano è immersa nella nebbia, affascinante sia chiaro, ma…
Arrivi a casa. Prendi l’ascensore…che si blocca. Cominci a pensare che ci sia una regia occulta alla tua serata, che anche all’interno dell’ascensore ci sia una telecamera nascosta, adesso spunteranno pure le cavallette…
Stai per premere il pulsante dell’emergenza, immaginando già l’effetto che farà quella fastidiosa campanella nel silenzio del condominio…quando il regista pensa evidentemente che per stasera può bastare e fa riaprire le porte all’ascensore impazzito. Nel dubbio meglio fare le scale a piedi…
Stasera va così, ma domani ci sarà il sole, ne sono sicuro.