Chi mi segue da un po’ conosce la scarsa considerazione che ho del mio capo. Numerosi sono gli episodi che mi hanno fatto capire quanto sia arrogante e, diciamola tutta, stronzo.
Però oggi mi è piaciuto.
Non sto a spiegare bene il contesto perchè sarebbe difficile da fare in tutte le sfumature, ma vi basti pensare che, di fronte ad un cambiamento organizzativo che coinvolge il mio ufficio e un mio collaboratore, che in realtà collabora assai poco, si è schierato molto apertamente.
Io avevo proposto una soluzione e il mio collaboratore, che storicamente gode di autonomia e di appoggi importanti, voleva invece un’altra di suo comodo, giustificandola con argomentazioni personali (non mi è simpatico, non va d’accordo con il marketing, serve più a te….) e non tecniche.
Però non è che il mio capo mi sia piaciuto perchè ha dato ragione a me, ma perchè ha shampato in modo violento l’altro per la poca oggettività delle sue argomentazioni e per la sua insubordinazione.
Ammetto io non sarei stato capace di tanto. Nei conflitti cerco sempre la mediazione, sia pur cercando di perseguire le mie ragione. Lui invece l’ha letterelamente sollevato di peso.
Ora la questione non è certo chiusa e probabilmente vivrà un passaggio importante in un incontro che avremo martedì prossimo tra noi tre e il direttore del personale.
Io sono tranquillo (anche se ovviamente amaraggiato) e forte delle mie ragioni. Per ora anche con l’appoggio inusuale del mio capo nonchè del direttore del personale che aveva approvato e avallato la mia proposta.
Si tratta solo di convincere il mio collaboratore che a fare le teste di cazzo in maniera arrogante, a volte, si rischia di prendere qualche sberla.
Nel frattempo so già che mi starà facendo qualche maledizione con qualche bambola vudù. Se mi tornerà a far male la schiena saprò di chi è la colpa.
Intanto vado a pedalare in palestra appena posso. Mi sta esaltando questa cosa oltre a farmi sfogare per bene. Era una vita che non provavo entusiasmo a questo modo per un’attività sportiva.