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Sulla circonvallazione col windsurf

Dopo una amatriciana questa notte ho sognato che andavo in windsurf sulla circonvallazione.

Era la prima volta che provavo a volteggiare lungo la circonvalla e un mio collega, esperto surfista, mi spiegava bene come partire. Si perchè ovviamente non c’era il mare ma la tavola era sospesa nell’aria a una decina di cm. dall’asfalto.

“Vedi tieni un piede sulla tavola e l’altro per terra. Quando viene il verde, dai due spinte per terra e salti sulla tavola prendendo il vento. Mi raccomando stai attento ai motorini…”

E niente, Fellini mi fa un baffo coi suoi sogni, così come Rovazzi coi sui trattori in tangenziale.

PS: nella foto la tavola è sulle rotelle ma nel sogno si librava nell’aria.

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Benvenuti ad una nuova puntata della rubrica “i sogni del gatto”

Ormai sta diventando un appuntamento costante. Questa volta però devo dire che mi sono svegliato con delle sensazioni piacevoli.

Ho infatti sognato un viaggio. In realtà i preparativi per un viaggio.

Ero in un gruppo, spirito vacanziero. Dovevo prendere un aereo e avevo uno zaino in spalla suppongo per un lungo cammino.

Prima di partire salutavo gli amici che erano un po’ tristi. Ricordavo però loro che non sarei stato via tanto.

Poi, ed è qui l’elemento che non riesco a spiegarmi, con gli altri compagni di viaggio (tra cui c’era anche il mio capo) andavamo, prima di andare in aeroporto (di getto scrivo sempre aerEoporto e poi mi tocca correggere) in un ristorante. Una sorta di pranzo propiziatorio. All’uscita però, distribuivano carinamente un piccolo gadget per gli ospiti che però scoprivo essere…un pettine, peraltro curiosamente in ferro. Gentilmente declino l’offerta per ovvi motivi.

Poi si sale in tutti auto direzione aeroporto.

Leggendo in rete sognare un pettine non è particolarmente di buon auspicio, però ciò nonostante mi sono svegliato bene.

NB: ieri sera frittatona con gli asparagi

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Ancora dei sogni

La mia produzione onirica è parecchio attiva nelle ultime settimane.

L’ultima fatica riguarda un sogno che è avvenuto stanotte.

Come sempre il tutto è un po’ confuso e apparentemente senza senso. Alcuni passaggi me li sono ovviamente dimenticati (dovrei pure io tenermi un taccuino sul comodino per appuntarmi i ricordi al risveglio), ma ricordo questi passaggi:

Dovevo camminare per fare un mpo’ di moto con l’obiettivo di andare fino ad un bar a Cascina Gobba (per i non milanesi è una zona periferica di Milano). Una volta entrato nel bar, di cui non ero un cliente abituale, tentavo di fare colazione con cappuccino e brioche. Solo che le brioches non c’erano ma c’era una invitante torta alla crema. Aspettavo diligentemente il mio turno, ma quando è arrivato il mio momento, la torta era finita. La barista però, con fare un po’ spazientito, va nel retro (come nel sogno scorso) per prenderne una nuova. Mi prepara il mio mio cappuccino, taglia una fetta di torta e con tazza e piattino in mano (di vassoi manco l’ombra) cerco un tavolo dove sedermi. Era mattina presto ma il locale era particolarmente pieno con anche gente che giocava a carte. Vedo dei ragazzi che si stanno alzando e mi dirigo verso quel tavolo. Uno di loro però mi si para davanti e con fare minaccioso mi dice che non sono il benvenuto in quel bar. Sono in tanti, io ho il mio piattino e il mio cappuccino e non mi sembra il caso di mettermi a discutere, per cui me ne esco dal bar e mi ritrovo in aperta campagna con l’erba altissima.

Mi sveglio, con un po’ di amaro in bocca, ma senza più voglia di cappuccino e brioche.

PS: non ho mangiato i peperoni ieri sera.

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Ricordi onirici

Stanotte ho sognato, anzi ormai era mattina. Però non erano i soliti sogni di guerra che a volte mi allietano (emh) la notte ma qualcosa di diverso che provo a spiegarvi nella speranza che qualcuno possa darmi un’interpretazione (io sono negato).

In questo sogno ricevevo la visita di parenti e amici lontani, erano diverse famiglie e in totale eravamo 17 (così magari scappa qualche numero da giocare al lotto). Mi ero offerto di accompagnarli in una gelateria vicino a casa nostra dove fanno il gelato davvero buono. Una dei parenti però era stata categorica e di nascosto mi aveva dato 70 euro per pagare i gelati chiedendomi però di occuparmene io. Pazientemente mi metto vicino al bancone e uno a uno faccio da intermediario tra il gelataio e il parente di turno (grandi e bambini) che esprime i propri gusti e le proprie preferenze se lo vuole in coppetta, cono o cialda.

Il tutto mentre nel frattempo chiacchiero con alcuni di loro spiegando il mio lavoro, che cosa faccio, che responsabilità ho e che nella realtà sarei licenziabile senza preavviso ogni giorno. Una di queste mi da del paraculo, come se le stessi sparando grosse.

Nel frattempo, carinamente, una delle creature più piccole (la figlia di cugini) nel prendere il suo gelato mi macchia i pantaloni bianchi di cioccolato. Il papà fa spallucce e io qualche accidenti mentalmente lo tiro ma continuo a sorridere.

Arriva finalmente il mio turno. Ordino la mia cialda con crema, stracciatella e pane e nutella (un gusto buonissimo) e do i 70 euro alla gelataia che va nel retro per prendere il resto visto che in cassa non aveva gli spiccioli.

In quel momento con tempismo perfetto, suona la sveglia lasciandomi a bocca asciutta senza il mio gelato.

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I sogni senza i cassetti

Sogno poco. Però devo ammettere che quando sogno sono degno di un film di John Landis.

Ma bando ai preamboli e andiamo al racconto onirico:

Stavo assistendo ad una gara di cavalli, tipo palio di Siena tanto per intenderci. Peccato che questa gara si svolgesse all’interno di un appartamento. Per carità, non era certo un bilocale, anzi, direi più una villetta. Però il percorso, delimitato da canapi con tanto di spettatori ad assistere, si sviluppava tra la cucina e il salotto, con tanto di escursione in taverna. Però quadrupedi e fantini erano davvero bravi a districarsi tra mobili e suppellettili, affrontando finanche le ripidi scale per il passaggio di fronte al caminetto.

Ma la cosa curiosa, a dire il vero, era vedere il padrone di casa preoccupato, non tanto per le condizioni della sua dimora dopo il gran premio ippico, quanto per il fatto che la sua “macchinetta applicatarghetteallecoppe” si fosse improvvisamente guastata, mettendo in imbarazzo la cerimonia di premiazione.

Ma qui, il mio lato problem solver è venuto fuori, consigliando all’angosciato organizzatore, di provare ad usare il vinavil per incollare le targhette alle coppe.

Il suo sorriso pieno di gratitudine è stata l’ultima immagine fissata nella mia mente prima che la mia sveglia mi riportasse sulla terra.

E si che non erano poi molti quei peperoni che mi aveva preparato mio padre a cena.

sognare-cavalli

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Impressioni oniriche

Il trasloco ha fatto riemergere dai cassetti un foglietto di cui avevo dimenticato (che strano) l’esistenza.

Era un foglietto che avevo scritto qualche tempo fa, di prima mattina dopo aver fatto un sogno strano (che strano).

Ricordo che c’era Jennifer Lopez, vestita di giallo. Cosa faceva nel sogno non me lo ricordo (che strano).

Io partecipavo ad una gara di ballo latino americano (ebbene si sono un discreto salsero) con una mia vecchia compagna di scuola delle elementari. Quale non me lo ricordo (che strano), ma essendocene solo 5 nella mia classe (e da qui si cominciano a capire molti miei problemi), ho discrete possibilità di azzeccare quale era.

Ovviamente la gara l’abbiamo vinta ed uscendo da locale, da solo visto che la compagna di ballo/elementari era scomparsa (che strano) mi sono accorto di essere a New York.

Vedo un passaggio a livello ed un treno, quelli dell’Amtrack particolarmente riconoscibile, che passa.

Improvvisamente mi ritrovo pure io sui binari…a bordo però di una sedia da ufficio, quelle con le rotelle, che sfreccia come il vento.

Poi, nel mio fedele foglietto degli appunti mi sono segnato il profilo di Facebook di un tipo con un nome arabo impronunciabile con la H aspirata.

Poi basta….la sveglia mi ha riportato alla realtà.

Qui potete vedere il foglietto in questione (non si facciano commenti sulla mia calligrafia da dottore, please).

Qualcuno in sala è esperto di sogni e dei suoi significati?

foglietto appunti sogni

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