fino a venerdì ero ancora pessimista, non vedevo la fine di questo tunnel e soprattutto non vedevo miglioramenti aprezzabili.
Nel weekend invece, visto che dovevamo liberare la casa a Riccione (uso il plurale ma ovviamente io non ho fatto una cippa), mi sono trasferito da venerdì sera a domenica mattina in quel della riviera.
Ovvio che non ho visto e fatto nulla. Non ero in condizioni di muovermi ancora, neanche con le stampelle se non per pochi metri. Però mi hanno preparato una bella sedia a sdraio sul balcone e ho passato tutta la giornata all’aria aperta a leggere e fare ripetizioni di inglese alla figlia dei miei coinquilini, mentre tutti gli adulti di casa (mia moglie e miei coinquilini appunto) pulivano e sgomberavano casa.
Alla sera poi, carinamente, tutto il gruppo di amici mi ha portato a domicilio una batteria di spritz e appetizers che mi hanno fatto star bene prima moralmente che fisicamente.
Al rientro a Bologna mi sentivo decisamente più in forze. Ho fatto in un sol fiato i 3 piani a piedi che mi portano a casa mia e li ho capito che il pezzo più duro dovrei avermelo lasciato alle spalle.
La terapia di lunedì non ha fatto altro che confermare questa mia sensazione, tanto che Veronica era tutta soddisfatta dei miei miglioramenti e mi ha pure messo sulla cyclette a pedalare un po’ (4 giorni prima ci aveva provato ma vanamente).
Ieri poi sono riuscito a sbalordire tutti accompagnando il cucciolo al suo primo giorno del nuovo anno scolastico. Certo rientrato a casa ero sudato come se avessi fatto la maratona di N.Y. ma la soddisfazione era molta.
Insomma, sta cavolo di gamba non è ancora a posto, ma io sto meglio e non vedo l’ora di rimettermi in piedi, buttare le stampelle e riprendere tutto ciò che avevo interrotto a fine agosto…….davvero non vedo l’ora.