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per il titolo ci devo ancora pensare

Non so come intitolare un post dove devo parlare della Stramilano che è alle porte e del lavoro che mi da da pensare.

E’ qualche giorno che ho i criceti in testa che corrono molto più di quello che faccio io. Il mio capo, quello con cui non ho mai trovato feeling, ha pensato bene di dirmi, via mail, che faremo un trasloco e quale sarà la nostra nuova sistemazione, ovviamente come polli in batteria. Con l’occasione ha pensato bene di chiedermi pure come fare per ridurre di due unità il mio staff. Notare che avevamo parlato al telefono 10 minuti prima, ma se ne era guardato bene dall’anticiparmi qualcosa. La parola condivisione non deve far proprio parte del suo vocabolario.

Nel frattempo una serie di rogne a catena si è abbattuta sul lavoro che seguo insieme ai miei collaboratori…mancavano solo le cavallette…guardando la cosa da un altro punto di vista la giornata passa in fretta…non fai tempo ad accendere il PC che ti ritrovi alle 20 senza nemmeno accorgetene.

Certo, chi raccoglie i pomodori o i minatori del Sulcis hanno giornate ben più pesanti della mia…ma la cosa non mi consola più di tanto.

Domenica avrò un paio d’ore (spero scarse) per pensarci su mentre scorrazzo tra le vie di Milano in braghette corte e canottiera.

https://static.fanpage.it/wp-content/uploads/sites/3/2017/03/stramilano.jpg

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è andata come doveva andare

Sapevo del mio stato di forma e sapevo che scendere sotto le 2 ore, in questo momento sarebbe già stato un discreto traguardo.

Così non è stato. Sono stato in tabella di marcia fino al 17settesimo chilometro, poi non ce l’ho più fatta.

Ho finito la mia Stramilano in 2 ore 1 minuto e rotti…penso che sia il mio peggior riscontro cronometrico da quando corro.

Però avevo ancora la bronchite, però c’era una bella giornata, però per una volta non ho sentito troppi clacson di automobilisti incazzati, però avevo delle bellissime scarpe gialle.

scarpe gialle

 

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Stramilano…essetierreaemmeielleaenneo…

Torno sul luogo del delitto.

Qui tre anni fa ho iniziato la mia carriera ufficiale da Runner. Ricordo un po’ di commozione all’arrivo e tanta tanta acqua durante il percorso.

Quest’anno il tempo si prevede bello, quasi caldo, e dubito proprio di commuovermi passando sotto l’arrivo all’arena.

La farò snariciando (che bella immagine, vero?) catarro a destra e a manca (attenzione se c’è qualcuno che vuol venire a vedere). Anche nell’ultimo allenamento di rifinitura stamattina all’alba, ho svegliato la fauna del parco nord con i miei scaracchi nel silenzio mattutino.

La mia bronchite infatti non mi molla, anzi. Da più giorni condivido il mio tempo con una tosse grassa (pure lei) molto sexy…quando inizio sembra che debba sputare qualche pezzo di polmone, manco fossi un tabagista accanito.

Stavolta non è pretattica (si lo so, lo dico tutte le volte), ma veramente sarà già un miracolo finirla non sulle ginocchia. Non ho intenzione di  correre…cioè si, ma non di forzare, perchè tanto nella migliore delle ipotesi mi farei un mazzo così per finire 10 minuti dopo il mio miglior tempo. Diciamo che, se riesco, vorrei non dover mettere il 2 davanti al mio tempo, ma anche se fosse me ne farò una ragione.

Per il resto…enjoy my friends 🙂

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Dei raffreddori delle corse e della musica di quei tempi

Il raffreddore non mi molla. Ormai è quasi una settimana che mi incalza, facendomi colare il naso come una fontanella (si lo so…è una bella immmagine, vero?).

Una volta mi passava nel giro di due o tre giorni…che sia un segnale dell’età che avanza?

Preferisco pensare che sia semplicemente il frutto di un mio intestardirmi sulla corsa…o schiatto o guarisco, dico spavaldo a tutti quelli che mi chiedono…ecco, finora più la prima che la seconda.

Già..domenica prossima tornerò ad indossare il pettorale e mi cimenterò nella Stramilano. Non ne ho voglia, ma l’ho promesso al mio compare di runner. Però continuo ad essere clamorosamente fuori forma (e correre, tossendo come un tisico non è che sia così d’aiuto), quindi la farò facendo una fatica del diavolo per ottenere un risultato scarso…Però almeno mi faccio un giro turistico per milano.

Ieri comunque ne ho fatti ancora 17, che una volta mi sembravano un allenamentino, ma ora mi sembrano un lungo faticosissimo.

Mentre lo facevo però, rincorrendo i miei compagni di allenamento che cavallerescamente mi tiravano il collo, pensavo alla notizia che mi aveva turbato poche ore prima. Il suicidio di Keith Emerson.

Ho ripensato alle giornate passate sdraiato sul mio letto, ad ascoltare gli album degli Emerson Lake & Palmer, con la menata che ogni 20-25 minuti dovevi alzarti e girare il vinile perchè quella era la durata massima di un 33giri. Altro che Cd, altro che Spotify…

Sabato li ho riascoltati un po’, navigando un po’ a casaccio su youtube approfittando di una seduta a letto nel tentativo di rimettermi in sesto (che però se vai a correre la mattina dopo non serve a molto). A un certo punto è anche spuntato Sylvestrino dalla porta chiedendomi chi cavolo stavo ascoltando con quella musica terribile. In effetti risentita oggi pare improponibile…però all’epoca mi affascinava.

Gli ho mostrato qualche video di qualche concerto…”ma c’era tutta quella gente li?”…Ebbene si, Sylvestrino, all’epoca riempivano gli stadi, con quella musica li.

E poi gli ho mostrato gli interminabili assoli di Carl Palmer, o le funamboliche esibizioni di Keith appeso col piano per aria…lo hanno paragonato al Jimmy Hendrix delle tastiere…forse è vero. Certo, a vedere queste immagini vien quasi da sorridere…però erano gli anni ’70.

 

 

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La più bella brutta giornata della mia vita

Ok ok….dopo questo post prometto di non rompervi più l’anima con la corsa per un po’, però lasciatemi metabolizzare la giornata di ieri, 24 ore dopo.

Volevo infatti parlarvi del miscappa la pipì prima della partenza e dell’odore di olio canforato che si percepiva nettamente nell’aria.

Volevo raccontarvi di come mio padre si sia presentato ai nastri di partenza per dispensarmi degli ultimi consigli, quelli che probabilmente non aveva avuto modo di darmi quando avevo 10 anni….parti piano e stai sui lati, non guardare spesso il cronometro e bevi sempre ai punti di ristoro….e del suo abbraccio all’arrivo.

Volevo dirvi del mio iphone che non ne voleva sapere di funzionare e dei vaffanculo che ho tirato a SIRIO che continuava a chiedermi “come posso aiutarti?….non ho capito…”

Che dire di quella sensazione di benessere nel correre, mai di sofferenza, nel sentire il tifo dei milanesi, il clacson dei milanesi coglioni e nel battere il cinque ai bambini divertiti sui marciapiedi con gli stivali colorati da pioggia.

E poi la consapevolezza che la pioggia, il vento e il freddo non avrebbero mai potuto rovinarmi quella giornata. Che l’avevo preparata proprio bene, che dopo i primi due kilometri lenti per il traffico della partenza, il mio ritmo era quello giusto. Che le scarpe hanno fatto le brave e non mi hanno fatto male, nemmeno fastidio, nonostante fossero zuppe d’acqua.

Delle bottigliette d’acqua che di corsa prendevo, sorseggiavo appena e poi tentavo, inutilmente, di buttare nei cestoni dei rifiuti, mancandoli inesorabilmente (ci sarà stato un motivo perchè a basket stavo in panchina).

E poi quei due, che in viale Papiniano ho sentito concordare: “ai 18 facciamo l’allungo, non prima però perchè rischiamo di pagarla cara”….e io che ai 18 ho invece incominciato a sentire un po’ di stanchezza ma ai 19 l’ho fatto pure io l’allungo….echecazzo.

Del sorriso con cui ho corso per tutte le due ore, (unoracinquantasetteeventisei per l’esattezza), e di come è aumentato quando ho incominciato a correre lungo le mura dell’arena di Milano, trasformandosi in commozione quando ho sentito il tartan della pista di atletica sotto i piedi.

Della telecronaca che i miei amici di milano e di bologna facevano su uazzap commentando i miei intertempi, e delle telefonate e dei messaggi di complimenti all’arrivo, manco avessi vinto una medaglia all’olimpiade.

E poi il freddo. Quello che ho sopportato tutto sommato bene lungo i 21 km e che si è manifestato in un colpo solo non appena mi sono fermato e che mi ha messo alla prova. adesso si, per quella mezzora in cui non sono riuscito a cambiarmi nemmeno la maglietta. Le calze e i pantaloni asciutti invece sono riuscito a metterli quando sono arrivato alla stazione della metropolitana, che nel frattempo era diventata un enorme spogliatoio.

Se non avesse piovuto a dirotto, se non ci fosse stato il vento e se non ci fossero stati 6 gradi nonostante la primavera fosse già arrivata da qualche giorno sarebbe stato meglio, ma così non avrei potuto vivere la mia più bella brutta giornata.

http://ricominciadaqui.files.wordpress.com/2013/03/lc-9886.jpgPS: ringrazio Loredana per la foto e per aver tentato invano di trovare il 5916

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Ce l’ho fatta

Che figata.

L’iphone mi ha lasciato in panne subito mandando a pallino la mia così ben curata playlist.

Però forse è stato meglio. Senza cuffie ascoltare gli incitamenti dei coraggiosi che sotto l’acqua incitavano gli atleti mi ha fatto bene.

Ce l’ho fatta a finirla di due minuti e mezzo abbondanti sotto le due ore….obiettivo raggiunto.

Però che acqua….però che freddo !!!!

E ora Venezia !!!! (tanto anche con l’acqua sono allenato….)

 

Immagine

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Alla fine ci siamo….

Mesi di allenamento. Le ultime settimane in maniera meticolosa manco dovessi partecipare alle olimpiadi.

Domenica alle 11 sarò ai nastri di partenza della Stramilano Agonistica.

Penso di partire abbastanza dietro nel gruppo e di passare sotto lo striscione della partenza qualche minutoi dopo. Da li scatterà il mio cronometro e la mia playlist che con la Cavalcata della Valchirie mi lancerà verso il percorso che 21 km e 97 metri dopo mi farà arrivare all’Arena di Milano.

Spero di fermare quel cronometro prima delle due ore. Questo è il mio obiettivo.

Ieri sera l’ultimo allenamento di rifinitura mi ha lasciato buone sensazioni….però chissà quali scherzi può giocare la tensione.

Di certo il tempo non sarà un grande alleato….

Ovviamente guai al primo che mi fa gli auguri !!!!!

 

http://www.ilmeteo.it/meteo/Milano?refresh_ce

RunningInRain

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Avvicinandosi alla mezza maratona

Le cuffie sono parte integrante del mio allenamento.

Mi sono chiesto se portarmele anche durante la gara oppure no.

Me le porto.

E a questo punto ho fatto anche la mia selezione di canzoni che mi accompagneranno per le circa due ore di corsa.

Ecco la mia playst:

La Valchiria: Act III – la Cavalcata Delle Valchirie (Band Version)     Perchè mi piace l’odore del napalm la mattina 
Let’s Go Crazy  Prince    Perchè forse impazzito lo sono veramente
You Spin Me Round (Like A Record)       Dead Or Alive  
A Question of Time    Depeche Mode    120 minuti….non uno di più
Rio Duran Duran   
Relax    Frankie Goes to Hollywood  Come diceva il buon Frankie….Don’t do it!
Where the Streets Have No Name    U2  Soprattutto se la lucidità incomincia a venire meno
Let’s Go Crazy    Prince   
Fanfare for the common Man   Emerson Lake &Palmer  Come mi carica questa…
Love Like Blood    Killing Joke   
Rivincita     Marracash & Giusy Ferreri E’ divertente ascoltare l’epilogo della canzone  
Dancing With Myself   Billy Idol    O meglio running wit myself
Run Boy Run   Woodkid       Mi piace soprattutto per il “boy”          
Let’s Go Crazy   Prince   
Carmina Burana: O Fortuna     Boston Symphony Orchestra & Seiji Ozawa    A questo punto della gara il tono epico aiuta
Thunderstruck    AC/DC   Con gli austrialiani non si sbaglia mai
Lose Yourself   Eminem   Ecco…spero di non farlo
Vertigo      U2   
The Rockafeller Skank    Fatboy Slim  
Let’s Go Crazy       Prince   
Would I Lie To You?    Eurythmics   
Right Here, Right Now      Fatboy Slim   
Relax (New York Mix)    Frankie Goes to Hollywood     
One Vision    Queen   Si si….l’arrivo incomincio a vederlo!
Money for Nothing   Dire Straits  
Let’s Go Crazy    Prince   
Highway to Hell      AC/DC       Da percorrere a tutta velocità
Bohemian Like You    The Dandy Warhols  
Bitter Sweet Symphony   The Verve   
Born Slippy Nuxx Underworld   

Immagine

Let’s go crazy di Prince l’ho inserita ripetutamente. Ho visto che è perfetta per darmi il ritmo giusto, per rilanciare la corsa.

Questo sarà il mio doping.

 

PS: a fare il figo avrei messo il link ad ogni brano….ma siccome non sono figo, se volete ascoltarli googlateli!

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diario di un runner – primo bilancio

Ho iniziato a correre a luglio. Perchè ? Mi era scaduto l’abbonamento in palestra e volevo aspettare settembre per trovarne un’altra. Nel frattempo correre al parco la sera mi sembrava una alternativa decente.

In realtà l’inizio è stato terribile. Una fatica boia, zero divertimento. Però la prova costume necessitava un minimo di attività fisica e quindi ho continuato.

Ad agosto ho fatto una pausa per tornare al mio vecchio amore, la bicicletta, ma già alla fine del mese ho ripreso con buona costanza gli allenamenti.

A settembre ho cambiato le scarpe passando da un improponibile paio di vecchie scarpe da tennis ad un decente paio di scarpe da corsa. Nel frattempo ho lasciato perdere per l’iscrizione in palestra.

Un porta iphone acquistato più per curiosità che altro si è rivelato utilissimo per la musica e per misurare per bene i kilometri percorsi.

Con l’autunno sono passato ad un abbigliamento un po’ più tecnico e a dicembre ho deciso che in primavera avrei provato una mezza maratona.

Non sono un grosso corridore, sono lento e decisamente più pesante dei miei colleghi di allenamento, anche se da questa estate ad adesso 4/5 kili li ho persi.

Mio padre, appassionato di corsa, ha incominciato a darmi dei consigli. Mi ha proposto una tabella di allenamento e mi chiede periodicamente come vado. Mi piace l’idea di avere qualcosa di nuovo da condividere con lui.

La tabella di allenamento la sto seguendo con buona meticolosità, tre allenamenti alla settimana con ripetute, medio veloce e lungo.

Il mio diario mi dice che ad oggi ho percorso oltre 400 km. e conto di metterne almeno un altro centinaio prima del mio obiettivo.

Il 24 marzo correrò la Stramilano agonistica. Il mio obiettivo primario è di finirla e quello secondario di terminarla entro le 2 ore.

Sul primo mi do almeno un 95% di probabilità, difficile che molli durante il percorso. Sul secondo, oggi come oggi, sono 50 e 50.

Sto meditando di comprare un paio di scarpe migliori di quelle che ho (ma devo farlo subito per correrci un po’ sopra) e devo decidere quali canzoni mi accompagneranno durante le due ore di corsa. Oggi infatti corro con la funzione shuffle che mi proponi brani da una playlist casualmente, ma per quel giorno vorrei avere una scaletta ben precisa e con il ritmo che vorrei tenere.

Nel frattempo continuo a correre….lunedì sono andato anche in mezzo alla neve nel parco. E’ stato bello, ho lasciato perdere la musica e ho ascoltato il suono dei miei passi ovattati sulla neve fresca… sembrava di correre sul polistirolo.

Mancano 39 giorni e questo è il ritmo che dovrò mantenere….

http://www.totallyfuzzy.net/ourtube/prince/lets-go-crazy-w-the-revolution-video_4c14ea1e0.html

https://i0.wp.com/www.bazinga.it/blog/wp-content/uploads/2012/01/running.jpg

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