Archivi tag: treni

Treni

La sensazione di aver perso un’occasione. La speranza di averla ancora.

Come quel treno a Roma e quella corsa che pensavo inutile ma che inutile non è stata.

Me la ricordo ancora, domenica sera, entrare in stazione, guardare il tabellone delle partenze e vedere che le 17 e 52, ora di partenza di quel treno, erano passate da qualche secondo.

L’indecisione, fortunatamente di un attimo. Correre verso il binario o fermarsi maledicendo il mio ritardo?

E poi vedere quel treno sul binario, inaspettattamente ancora fermo….affrettare la corsa, sapendo che un destino beffardo avrebbe fatto chiudere le porte qualche attimo prima del mio arrivo.

Invece no.

Di solito si maledicono i ritardi delle ferrovie, ma non questa volta.

Chissà se questo treno riesco ancora a prenderlo…io intanto corro.

Giacomo Gabrielli Ag.Toiati INAUGURAZIONE DEL NUOVO TRENO ROMA FIUMICINO LEONARDO EXPRESS.

33 commenti

Archiviato in Amore, il gatto syl, me myself and I

dei treni e dei portatori sani di simpatia

Per vicende degne di rientrare nella categoria “le disavventure del gattosyl” ma con cui non voglio annoiarvi, mi sono ritrovato questo weekend a fare mi-bo e ritorno in treno.

Chi mi segue da tempo sa già del mio difficile rapporto con le ruote ferrate, ma in questo caso trenitalia ha fatto la sua parte senza troppi problemi.

Volevo invece raccontarvi di come il treno, ancora oggi, possa essere luogo di incontri.

Salgo domenica sera su in InterCity e mi ritrovo in una di quelle carrozze con gli scompartimenti. Mi reco al mio posto e trovo una combricola di ragazzi. Età stimata 25-35 e la senzazione era che fossero un gruppo unico coeso.

Scopro col passare dei minuti invece che erano tutti sconosciuti fra loro a parte una giovane coppia che tornava da una breve vacanza a Roma.

Tento di isolarmi con cuffiette e libro da buon gatto malmostoso, ma il tono di voce e la caciara divertita si prestavano all’ascolto curioso di fattacci non miei.

Appena tolgo le cuffie e alzo gli occhi dal libro è come se si accendesse un semaforo verde. La lei della coppia incomincia subito ad attaccare bottone anche con me e a chiedermi pareri, domande, a raccontare cosa ha visto nella capitale, chi ha conosciuto…addirittura le vicende familiari di chi aveva sempre casualmente conosciuto durante la sua gita.

Insomma, è chiaramente lei che detiene il baricentro conversativo dello scompartimento. A prima vista potrebbe rientrare nella categoria impiccioni, ma confesso che riusciva a porsi in maniera assolutamente piacevole e spassosa.

Certo li dentro passavo un po’ per lo zio, visto l’età, e ho dovuto specificare chiaramente un paio di volte che avrei preferito che evitassero il lei parlando con me, ma alla fine le due ore di viaggio sono veramente volate.

Non so quale fosse il motivo per cui questa ragazza, che continuava a prendere in giro suo marito e a parlare dei suoi gatti, sia riuscita a catturare l’attenzione. Forse per il fatto che come coppia erano divertenti anche da vedersi (lei decisamente sovrappeso e lui mingherlino), o forse perchè più semplicemente le occasioni i cui mi capita di scambaire 4 chiacchiere con perfetti sconosciuti sono così rare che la novità cattura l’interesse.

Fatto sta che mi sono ritrovato a riflettere sul fatto che se ci fossero molte più persone, che come lei si dimostrano portatori sani di simpatia, si riuscirebbe a sorridere un po’ di più e a colorare più facilmente le giornate grigie.

Per la cronaca all’andata invece, ho avuto la dimostrazione opposta con due signore agè petulanti come non mai nello spazio in cui ero seduto….li fortunatamente le cuffiette sono state provvidenziali!

12 commenti

Archiviato in il gatto syl, me myself and I, Senza categoria, Viaggi e vacanze

lo sapevo….con i treni non vado d’accordo

Ormai è assodato. Però siccome ho la testa dura ho voluto riprovarci. L’obiettivo era Riccione e l’arrivo sarebbe stato nel bel mezzo della notte rosa…..e questo avrebbe dovuto darmi da pensare. Ma io dico”questo weekend non sono mica così scemo da prendere l’auto per imbottigliarmi sull’A14…….mi prenoto un treno comodo comodo, un bel libro, l’ipod…e che posso volere di più?”. La prima tratta fino a Bologna ovviamente non ha dato problemi, il freccia rossa ha fatto il suo dovere portandomi a bologna in un’oretta. Scendo dal treno ignaro del mio destino e mi reco fiducioso alla banchina 10 della stazione, in attesa del mio treno regionale che sarebbe partito un quarto d’ora più tardi. Salgo le scale e……..un milione di persone, in prevalenza ragazzi dai 16 ai 22 anni, aspettavano con me l’arrivo della tradotta. L’abbigliamento, mio,  si distingueva in mezzo a quello da spiaggia di alcuni e da discoteca di altri (piccola nota, ma come fanno certe ragazze a camminare su quei tacchi?). Comunque imperterrito, e fiducioso del biglietto di 1° classe che previdentemente avevo acquistato (così non viaggierò nel casino immaginavo), aspetto….venti minuti dopo l’arrivo previsto, dagli altoparlanti annunciano il cambio di binario e così, il milione di persone che doveva prendere “quel” treno si sposta come una mandria di bufali impazziti attraversando i binari incuranti della sicurezza e del pericolo per l’arrivo dei treni. Quando timidamente la tradotta grigio topo entra in stazione la scena è apocalittica. Viene presa d’assalto manco regalassero biglietti da 100 euro. Cerco la “mia” carrozza di prima classe (quella dove sarei stato più tranquillo), ma dopo qualche minuto mi rendo conto che non esiste. Con rassegnazione salgo spintonando a destra e a manca come un giocatore di rugby e miracolosamente mi impossesso del posto trapuntino di fronte alla toilette che incredibilmente era passato inosservato. L’aria condizionata ovviamente era un optional e la densità del treno ne faceva notare la mancanza. Al momento della partenza, avvenuta con abbondante ritardo, e per tutto l’allucinante viaggio, conto 25 persone nello spazio antistante le uscite, circa 6 metri quadri (la foto testimonia la mia avventura e lo scaccolamento del bambino vicino a me). Tanto per rendere l’idea, il bagno era occupato da tre ragazzini che incuranti delle condizioni igieniche si sono seduti per terra appoggiandovi sacchetti di patatine e birre ( se lo sapessero le loro mamme…..). Ingenuamente penso……beh, almeno sono seduto ed essendo anche a naso il più vecchio del gruppo non devo neanche cedere cavallarescamente il posto………questo fino alla fermata successiva, quando un’anziana signora ha pensato bene di salire (sigh!). Il calore e l’umidità erano al limite della sopportazione, ma l’ho presa come un optional per aver avuto la sauna gratis compresa nel biglietto. Alla fine, dopo due ore e mezza, una camicia da strizzare, 50 pagine di un libro letto in piedi, ma con le cuffie del mio ipod fedelmente nei miei padiglioni auricolari, sono giunto a destinazione……..incazzato ovviamente……..ma ormai era iniziato il weekend ed una doccia veloce è riuscita a farmi scivolare via tutto……la notte rosa aspettava anche me.img_0744.JPGimg_0745.JPG

12 commenti

Archiviato in me myself and I, Senza categoria, Viaggi e vacanze

TRENITALIA……

Tutti a dire “usa il treno che è meglio dell’auto. Ti riposi, ti rilassi, ti leggi un libro, non hai il problema del traffico, non inquini, spendi meno……”Certo, concordo su tutta la linea, peccato che, pur non essendo un frequentatore abituale del mezzo su rotaia, spesso e volentieri quando mi è capitato, qualcosa è andato storto.Se capita che prendi il treno una volta all’anno e quella volta è in ritardo può essere sfiga, ma quando nel giro di pochi mesi riesci ad accumulare nell’ordine: un ritardo di un’ora e mezza che ti costringe a passare dalla Freccia Rossa all’interregionale; l’impianto di condizionamento che non funziona, che associato ai finestrini praticamente sigillati, obbliga i passeggeri ad una sauna fuori programma; una carrozza di un eurostar che per problemi tecnici è fuori uso, generando confusione e litigi tra i passeggeri che non sapevano più in quale carrozza erano e dove era sparita la loro prenotazione;  fino all’ultimo episodio di ieri sera dove un treno Freccia Rossa che, pur partito da Napoli regolarmente, finisce la sua corsa a Bologna invece che a Milano. Il tutto ovviamente senza preavviso (se mi mandate un SMS col numero di prenotazione , mandarmene uno in cui mi dite che il treno che dovevo prendere è sparito?) e in maniera premeditata. Non c’era infatti un guasto che ha bloccato il treno. Fin dalla partenza era prevista la sua fermata anticipata. Fortunantamente, visto che la partenza prevista era alle 22,30 e non avevo più molte alternative se non quella di arrivare a notte fonda sperando di trovare un taxi, ho risolto la situazione “rubando” la carolina di mia moglie per tornare a Milano. Ma chi non ha soluzioni di questo tipo che fa? Ma allora io  dico…..ma andate a quel paese. Torno alla mia bella automobile dove non ti rilassi, non ti riposi, non leggi, speri nel traffico, inquini e paghi (ma visto il costo dei biglietti neanche molto di più).   un gatto indignatotrenitaliaspot.jpg 

5 commenti

Archiviato in me myself and I, Senza categoria, Viaggi e vacanze

6 luglio

notte-rosa-250.jpgPassato il weekend. Vedere il piccolo è stato bellissimo. Fortunatamente è sempre stato bello allegro. 

Solo che io e mia moglie, non avendo trovato posto nello stesso albergo dei miei, abbiamo dormito in un albergo nelle vicinanze. Appena lui l’ha capito, non ha fatto scenate isteriche, ma sommessamente ha incominciato ad avere il magone perchè voleva dormire con noi. Non vi dico la sua felicità invece quando, dopo aver chiesto al nostro hotel di poterlo portare a dormire con noi, ha capito che avrebbe dormito con noi.

In realtà noi eravamo ancor più felici di lui……

Comunque il leit motiv del weekend era la notte rosa. Devo dire che in romagna sono avanti una spanna a tutti gli altri. Sono riusciti a caratterizzare col rosa tutto ciò che si poteva…..magliette, cappelli, tavole imbandite, menù…..pure la carta igenica nel bagno era rosa.

Peccato che nonostante il “capodanno d’estate” il piccolo alle 10,30 sia crollato. Quindi niente fuochi d’artificio, mentre in compenso io non ho chiuso occhio per il casino (comprensibile) sotto l’alberto finito solo alle 4 di mattina quando un temporale estivo ha mandato tutti a casa. Ovviamente se prima il baccano era causato dagli schiamazzi, poi è stato sostituito da tuoni fragorosi.

Morale…..due occhiaie ed un sonno epico.

Se il weekend nel suo insieme non è stato male, il viaggio in treno da dimenticare…..all’andata impianto di condizionamento rotto….al ritorno 70 minuti di ritardo sul nostro treno. Fortunatamente ero arrivato un po’ prima in stazione e sono riuscito a prendere un interregionale in ritardo di solo mezz’ora che mi ha portato a bologna dove sono saltato a bordo di un intercity stranamente in orario.  Quindi…..arrivato a casa con solo una ventina di minuti di ritardo sulla tabella di marcia (non che avessi chissà quali impegni ……)

Ora sono pronto per un’altra settimana lavorativa. Nonostante sia teoricamente libero da impegni devo dire che ho mille cose da fare e dubito di riuscire a portarle tutte a termine….

Misteri del tempo libero…..

2 commenti

Archiviato in me myself and I, Senza categoria, Società e costume