Il raffreddore non mi molla. Ormai è quasi una settimana che mi incalza, facendomi colare il naso come una fontanella (si lo so…è una bella immmagine, vero?).
Una volta mi passava nel giro di due o tre giorni…che sia un segnale dell’età che avanza?
Preferisco pensare che sia semplicemente il frutto di un mio intestardirmi sulla corsa…o schiatto o guarisco, dico spavaldo a tutti quelli che mi chiedono…ecco, finora più la prima che la seconda.
Già..domenica prossima tornerò ad indossare il pettorale e mi cimenterò nella Stramilano. Non ne ho voglia, ma l’ho promesso al mio compare di runner. Però continuo ad essere clamorosamente fuori forma (e correre, tossendo come un tisico non è che sia così d’aiuto), quindi la farò facendo una fatica del diavolo per ottenere un risultato scarso…Però almeno mi faccio un giro turistico per milano.
Ieri comunque ne ho fatti ancora 17, che una volta mi sembravano un allenamentino, ma ora mi sembrano un lungo faticosissimo.
Mentre lo facevo però, rincorrendo i miei compagni di allenamento che cavallerescamente mi tiravano il collo, pensavo alla notizia che mi aveva turbato poche ore prima. Il suicidio di Keith Emerson.
Ho ripensato alle giornate passate sdraiato sul mio letto, ad ascoltare gli album degli Emerson Lake & Palmer, con la menata che ogni 20-25 minuti dovevi alzarti e girare il vinile perchè quella era la durata massima di un 33giri. Altro che Cd, altro che Spotify…
Sabato li ho riascoltati un po’, navigando un po’ a casaccio su youtube approfittando di una seduta a letto nel tentativo di rimettermi in sesto (che però se vai a correre la mattina dopo non serve a molto). A un certo punto è anche spuntato Sylvestrino dalla porta chiedendomi chi cavolo stavo ascoltando con quella musica terribile. In effetti risentita oggi pare improponibile…però all’epoca mi affascinava.
Gli ho mostrato qualche video di qualche concerto…”ma c’era tutta quella gente li?”…Ebbene si, Sylvestrino, all’epoca riempivano gli stadi, con quella musica li.
E poi gli ho mostrato gli interminabili assoli di Carl Palmer, o le funamboliche esibizioni di Keith appeso col piano per aria…lo hanno paragonato al Jimmy Hendrix delle tastiere…forse è vero. Certo, a vedere queste immagini vien quasi da sorridere…però erano gli anni ’70.
Scommetto che quando Sylvestrino ha il raffreddore gli raccomandi di riguardarsi e di non sudare vero? 😛
assolutamente si….che poi ci si ammala seriamente!!!
aaaa e lo dici pure! Inqualificabile! 😛
predicare bene e razzolare male è sempre stata una mia specialità !
quando giocavo a basket e avevo il raffreddore
facevo allenamento una bella sudata mi passava tutto…
se lo facessi adesso mi verrebbe la polmonite…
riguardati “gatto” non giocare con il fisico..
buona serata!!!!
dici che dipende dall’età? Uffa…
diciamo che l’età un pochino conta….chissà ..forse ..non so…..eh eh ..cmq riguardati …
ma sai che sono un eterno Peter Pan… 🙂
però erano gli anni ’70…. e noi eravano giovani…
adolescenti…direi…
io però ascoltavo baglioni (e sognavo l’ammmore)
di Keith Emerson di piaceva una sola canzone, ma non son mai stata una rockettara io
beh se ti può consolare, a me nemmeno una di Baglioni 😉
Domenica sarò anch’io alla Stramilano, esordio agonistico ufficiale 🙂
Bravo ! Anche io ho esordito in questa gara 3 anni fa 🙂
L’edizione del diluvio? Dev’essere stato un gran bel debutto 😀
debutto bagnato…. 😉
ti consiglio di vedere Forever young il film ….. in particolare Teocoli 😀 😀
si si…ho già in programma di andarlo a vedere…mi sento molto “in target” 😉