E’ andato avanti per 10 giorni con il dolorino che gli dava fastidio. Uno strappetto…uno stiramento…ma la sensazione che non fosse nulla di importante e che fosse legato alla paura della gara ce l’avevo fin dall’inizio.
E questo mi spiaceva. L’ultima cosa che vorrei è che gli venisse l’ansia per queste gare. Alla sua età deve essere uno sport ma prima di tutto un divertimento.
Poi ci ha pensato la sua allenatrice a fargli passare ogni pensiero e la sua compagna di squadra a fargliene venire altri con una bella sciabolata sulla coscia con un bel livido nei giorni scorsi.
Fatto sta che alla fine siamo arrivati al giorno della gara.
E’ stato non bravo, ma bravisssssssimo.
Concentrato, ha sempre ascoltato i suggerimenti dei suoi allenatori (si perchè a tutti gli effetti ora ne ha due), senza lasciarsi prendere dallo sconforto dopo le sconfitte e gasandosi il giusto dopo le vittorie.
Ha tirato nel suo girone e su 5 incontri ne ha vinti 3. Il risultato già di per se era eccezionale visto che tutti i suoi compagni di squadra erano riusciti a vincerne al massimo uno (la sua squadra ha iniziato solo da qualche mese con l’agonismo e ovviamente pecca di esperienza).
Poi hanno fatto un altro girone e qui ha perso i primi due incontri abbastanza seccamente. Ecco, pensavo, torniamo alla realtà…e invece sorprendentemente ha vinto tutti gli altri tre incontri, tra l’altro chiudendo l’ultimo 5 a 4 dopo essere stato in vantaggio 4 a 1 e facendomi venire un mezzo infarto.
Fatto sta che con questo risultato ha passato d’ufficio il primo turno di scontri diretti ed è stato ammesso a quello successivo.
Nel frattempo però il tempo passava. Aveva iniziato alle 14,30 e a questo punto erano già passate quasi tre ore. Ovviamente lui di mangiare non ne voleva sapere e quindi ha pagato nello scontro diretto il calo di zuccheri e probabilmente di concentrazione non riuscendo mai ad essere “in partita”.
Però poco conta. Lui era contento e noi orgogliosissimi. Il risultato è stato ben al di sopra di ogni pronostico e soprattutto è servito per dargli ulteriore fiducia nei suoi mezzi.
Si lo so, posso apparire come il solito padre che trasferisce nel figlio i desideri di successi da me repressi per incapacità.
Forse è anche vero. Cerco però i tutti i modi di trasmettere in lui il messaggio positivo che lo sport deve dare. Quello di un sano confronto con gli altri dove la vittoria fa piacere, la sconfitta insegna ma il tutto deve divertire.
Se però esagero…ditemelo.
ma come si fa a non esagerare con i figli, eh? dimmelo!!! (bravissssimo 🙂 )
impossibile…
🙂
Lavoro in ambito sportivo e tra i genitori “vedo cose che voi umani”.
Posso quindi affermare con decisione che, per il momento, ti puoi avvalere del titolo di “padre tifoso troppo giusto”. Che poi lo sei nella vita e di conseguenza anche nello sport. E complimenti a Sylvestrino!!!
grazie da parte sua…ma che lavoro fai che a questo punto sono curioso?
Te lo dico di là 🙂
hey…io sono andato poi in sala ma mica ti ho trovato sai? Ma di la dove?
Per forza, ero in cucina… su Fb
Zuckemberg fa anche il cuoco? :-0
Esatto, tra poco vedrai che con il nuovo aggiornamento, potrai ordinare anche un risotto
Questo bimbo è super e tu devi essere un papà follemente innamorato del suo piccolo 🙂
su questo non ci sono dubbi !!! 🙂
Mi sembra un tifo giusto 🙂
dici?
grande GL….
orgoglio di papà Syl….
anche il suo maestro mi prendeva in giro per lo stesso motivo…(che poi sotto sotto era orgoglioso pure lui! )
Ho insegnato per trentasei anni, avendo spesso scolari – con relativi genitori appresso – che facevano sport. E posso confermare quanto detto da Sun: si vedono cose che voi umani non potete neanche immaginare.
Qui mi pare che stia andando tutto decisamente bene.
ho passato l’esame quindi? 😉
Lo avete passato tutti e due!
grazie maestra 🙂
Ma quanto è difficile rimanere in equilibrio?!
…ma poi bisogna per forza essere equilibrati?
Si se non vuoi cadere e farti male…
Ma no che non esageri!!! E poi è bravo eheh 🙂
Comunque, mi fai tenerezza!
è lui che è tenero…. 🙂
Anche alcuni genitori 😀
🙂 con i figli è così, e va bene così 🙂
già 🙂
🙂 …. basta così poco per essere felici !!! grande piccolo Sylvestrino ❤
🙂
Nella mia esperienza ho sempre rinunciato agli sport proprio perchè ho avuto due sfighe: la prima di essere piuttosto brava in quello che facevo e l’altra che ho avuto gli allenatori che mi mettevano l’ansia da prestazione.
Questo è successo sia nel nuoto dove quando hanno cominciato a chiedermi di fare le gare (avrò avuto 9 anni) io ho smesso di divertirmi e ho chiesto a mia madre di mollare.
E anche nella pallavolo. Amavo la mia squadra (avevo 12-13 anni) ma poi sono diventata brava e mi hanno messa in quella più forte e io mi sono incazzata e me ne sono andata (volevo giocare con le mie amiche OVVIAMENTE).
Quando si è piccoli si deve crescere col sorriso sulle labbra. La tensione dovuta all’ansia da prestazione e alle pressioni esterne meglio se ce la risparmiamo per quando siamo più grandi. 🙂
hai perfettamente ragione. Il difficile è trovare la giusta misura tra il gioco e l’impegno. Perchè sia pure in parti diverse, ci devono essere, in qualche modo, tutti e due se vogliamo che per il bambino sia anche una fase di crescita.
Ma lo sai che tu con questi post stai creando un ” Sylvestrino Fanclub” ???? ….e non tutti hanno visto gli occhi meravigliosi di questo gattino! 😆
Comunque io inizio a preparare lo striscione con ” forrchza silveschtrino tua tiffossa sciuizzera”
Dopo aver passato alcuni anni ai bordi di un campo di pallone posso dirti che da genitore ti stai comportando bene….ci sono veramente cose che voi umani … anche qui!!!!
ahahaah….il fanclub scuizzero in effetti mancava 🙂
Non avere mai paura di esagerare con tuo figlio! Molti altri figli avrebbero voluto, almeno una volta, sentire il proprio padre parlare di loro con altrettanta fierezza, e non gli è mai successo. Quindi in un certo senso esagerando con il tuo, equilibri le carenze di molti altri (già che si era in tema di equilibrio). 🙂
legge di compensazione? 😉
assolutamente si 🙂
Credo che l’esperienza di un mesetto fa lo abbiamo aiutato, anche se forse non se n’è reso conto. E poi ha un grande papà.
sicuramente si…parlo dell’esperenza intendo 🙂
“…lo abbia aiutato…”
Sicuramente anche il superpapà!