Ci sono due cose che se ci penso mi fanno diventar matto. Il concetto del tempo e quello dello spazio.
Partiamo dal tempo.
La terra, con tutta la sua storia, che noi conosciamo più o meno bene per gli ultimi 6.000 anni, si è formata, anno più anno meno, 4,54 miliardi di anni fa. Pensate se fossero soldi. L’umanità possiede la conoscenza per seimila euro (manco una Panda), quando il patrimonio sul piatto è di 4 miliardi e mezzo. Ma non basta. L’universo intero, prodotto dal big bang (che non c’entra nulla con la gang bang, anche se in entrambi i casi c’è stato un gran casino), risale a 13 miliardi e rotti di anni fa. Immaginate ora che la storia conosciuta, dalla mesopotamia in poi, sia la popolazione di un paese con circa 6.000 anime, che potremmo tranquillamente far accomodare al forum di Assago per un concerto nemmeno di cartello. Ecco la storia dell’universo invece sarebbe rappresentata da più del doppio della popolazione umana.
Ma se già questo concetto così sembra incredibile, quello che non riesco proprio ad immaginare è: Ma prima? Prima del big bang? Cosa c’era? E da quanto tempo c’era? Chi ha fatto partire il cronometro?
Ma non basta.
Parliamo ora dello spazio.
Se ci fosse una navicella spaziale capace di viaggiare alla velocità della luce (circa 300.000 km al secondo, ossia 8 volte il giro del mondo in un secondo), per attraversare il diametro dell’universo, ci impiegherebbe 92 miliardi di anni. Cioè 13 miliardi di anni per crearlo e 92 miliardi di anni per fare un coast to coast….e poi? Cioè arrivati all’orlo dell’universo, cosa ci sarebbe più in là? Il muro di Trump? Una voragine come quella dei terrapiattisti? Un cartello con su scritto “torno subito”?
Ecco, se ci penso divento matto a pensare quanto piccoli e insignificanti siamo, coi nostri problemi, le nostre esistenze, le nostre ambizioni.
Ti faccio presente che il concetto ‘Tempo’ l’ho abbiamo creato noi ! In realtà ne Tempo ne Spazio sono quantificabili se non da noi che siamo praticamente nulla !
lo abbiamo …. Strafalcione cosmico !
vista l’ora del commento ci può stare 😉
vero, ma ciò non toglie che rimane qualcosa che sfugge finanche l’immaginazione
Non chiedersi ciò che è complicato sapere, mio marito su questi argomenti mi coinvolge sempre, cercando di farmi capire, lui è un fisico, ma nella mia testa da letteraria non c’entra proprio.
è vero, ma quando il pensiero va li, la mente fa tilt (non solo in quelle occasioni a dire il vero) 😉
Siiii e vero!!!! 😘
Tempo e spazio sono una concezione umana. Noi costruiamo intorno a noi per come siamo fatti, e avendo dei limiti (grossi su alcuni individui aggiungerei io), abbiamo creato i limiti dello spazio e del tempo.
Ma è una costruzione umana per comprendere e capire parzialmente.
Come pensare che la velocità massima sia quella della luce.
La fisica quantistica comincia ad uscire da quegli schemi.
Per il resto ti dò ragione, siamo un sputo (a volte pure catarroso) che si crede dio
Ma… ma… ma ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ho scritto una cosa seria con te, o m i o d i o, ho la febbre!
manco un accenno alle gang bang…non ti riconoco più
devo vedere se ne accennano in fisica quantistica, anche se più che fisica qui è quanti….
😛
Già, il prima. La teoria del big bang dice, in soldoni, che il tutto è cominciato dall’esplosione di un microscopico granello di materia concentratissima. E io dico: cominciato? Quello è il punto d’arrivo! Il punto di partenza è il granello: quello da dove viene?
Lo spazio già, non ci avevo mai pensato. Che poi, se la terra esiste da quattro miliardi e mezzo di anni, e quindi più o meno anche tutto il resto, significa che all’epoca – ossia al massimo otto miliardi e mezzo di anni dopo l’inizio, l’universo si era già espanso fin lì: ossia, anche ammettendo che quel tempo lo avesse impiegato tutto, a una velocità oltre dieci volte quella della luce.
c’è da uscirne pazzi