Mia madre mi ha sempre tagliato i capelli. Era una parrucchiera, di quelle che non si ammalava mai, ma nel caso solo di lunedì.
Finchè ero piccolo me li tagliava in negozio, dove tra l’altro mi teneva quando uscivo dall’asilo e mi facevo leggere le storie di Topolino in braccio alle sue clienti. Lo faceva la sera, prima di chiudere con la cler tirata giù a metà per evitare che qualche cliente ne approfittasse per una piega fuori orario.
Poi ha iniziato a tagliarmeli a casa, perchè da adolescente mi imbarazzava andare in un parrucchiere da donna.
Lo ha sempre fatto. Solo due volte sono andato da un barbiere. La prima volta fu qualche giorno prima che partissi per il militare. Fino ad allora li avevo sempre portati lunghi…avete presente Branduardi? Si rifiutò letteralmente di tagliarmi almeno 20 cm. di chioma. Poi se ne fece una ragione e da li riprese a curarmeli anche se avevo la stessa capigliatura di Bennato quando incominciò ad imborghesirsi.
Le seconda circa vent’anni fa, quando decisi un ulteriore salto di livello e volli portarli corti corti corti…a spazzola. Anche in quel caso mi consigliò di andare da uno specialista perchè lei non se la sentiva.
Poi, anche da quella volta, se ne fece una ragione e incominciò ad usare il rasoio elettrico anche sulla mia testa.
Oggi continua a farlo. Io e mio padre siamo rimasti i suoi unici fedeli clienti, però penso che sia uno dei suoi modi per continuare a coccolarci un po’. Passa il rasoio, poi le forbici e con le mani, un po’ tremolanti, accarezza delicatamente la cute, alla ricerca di qualche capello ribelle. Lo fa guardandomi dal grande specchio del bagno, facendo un po’ fatica nel mettere a fuoco alternativamente i capelli vicini e lo specchio più lontano.
Stasera quando sono andato a cena dai miei, come sempre avviene il lunedì, prima mia mamma mi ha mostrato l’esito della biopsia, poi il cerotto che le hanno messo per quella ciste che le hanno tolto e infine mi ha ricordato i prossimi esami che dovrà fare in ospedale. L’ho lasciata parlare, abbiamo commentato insieme, l’ho consolata un po’, visto che è sempre giù di corda, e poi le ho chiesto pimpante, anche per cambiar discorso:
“Mà, non è che stasera mi tagli i capelli?”
Lei mi ha sorriso sorniona rispondendo…”avevo già messo il rasoio in carica”.
Ora mi sto accarezzando la cute…sembra velluto.
Che teneri…
quasi mezzo secolo di capelli tagliati….(cavoli mi fa impressione dirlo)
🙂
Bellissimo e tenerissimo
un po’ come accarezzare i miei capelli ora… 🙂
Sono troppo sentimentale stasera al limite del diabete. Meglio che non aggiunga altro.
compensa con uno yogurt 😉
Quanto sei cinico 🙂
come celi attraverso le parole….
dolce e tenero ma solo per poco che non si sa mai….
mi raccomando, non dirlo in giro, altrimenti mi rovini la reputazione…
figurati rimarrà una cosa privata tra noi e le antamila che passeranno di qua 🙂
‘sagerata….
La mamma che sorride sorniona è troppo mammasyl!!! 😀
si si si…. 🙂
viva la mamma sì! e viva le coccole (pare sia il tema del giorno;))
si si….viva le une e le altre 🙂
Che bella immagine…io non sono una parrucchiera, ma avrei sempre voluto farlo…anch’io adoro tagliare i capelli al mio cucciolo irrequieto, tanto che l’ultima volta a seguito di una sua mossa repentina e non prevedibile ho dovuto aggiustarglieli a mo’ di fraticello…è vero, è una sorta di coccola… sono una serie di carezze…i capelli scivolano tra le mani…si accarezza la testa…
Gran bella immagine…
Complimenti…
c’è stato un momento in cui mia mamma mi chiese se volessi seguire le sue orme…però preferisco essere cliente…
grazie comunque 🙂
mi sono commossa,
un gesto bellissimo e molto intimo tra madre e figlio….
🙂
grazie Ade 🙂
Anch’io, come made57, mi sono commosso.
Davvero un gran bel post.
Hasta
Zac
Grazie Mille Zac.
Il taglio dei capelli è tenere stretto al cuore quello scambio di tenerezze del passato, cullare il bimbo che nel cuore non muore mai, dare ad una mamma la giusta riconoscenza per aver fatto mille sacrifici. Si dice, ed è vero, che anche da babbioni, quando si sta veramente male e si sta per abbandonare la vita si invochi la mamma per accompagnarci, senza paura. Carla
non saprei cosa dirti…certo è che quel quarto d’ora ha sempre rappresentato un momento intimo tra me e lei.
Grazie per il commento Carla 🙂
Io invece del collirio uso regolarmente i tuoi post! 😆 bellobellobello.
Io adoravo tagliare i capelli ai miei figli.Rasoio sempre pronto e carico! Tagliarli le unghie perchè con la sinistra non erano capaci.
Visto che il mio mestiere è estetista oggi potrei scacciare punti neri… ma ormai il grande non si lascia più neanche sfiorare….e quel brusco ” non toccarmi” per me è come un ” non amarmi” ed io da mamma amore ne ho ancora tanto da dare… Intanto continuo a farmi il collirio “fai da te” .
Per la tua mamma un grande in bocca al lupo!
Ma no Loriana, c’è solo da sorridere…gli occhi saranno belli ugualmente anche senza collirio 🙂
una passata di forbice che è una carezza. Anche mia madre era parrucchiera ma lasciò il suo lavoro per me 😦 Ogni tanto mi tagliava la frangetta ma solo per non pagare la parrucchiera. Uff… Rileggo il post così mi torna il sorriso 🙂
ecco brava…sorridi con me 🙂
Mi hai fatto venire in mente un episodio della mia infanzia. Durante le scuole medie mia madre mi tagliava i capelli, ma giusto un pochetto. Perché se i miei amici avessero notato i capelli corti fatti dal barbiere, mi avrebbero punito con la terribile tradizione de “la calata del barbiere”.
Dalle mie parti ogni volta che qualcuno si taglia i capelli deve attraversare una valle di lacrime per cui tutti quelli della classe sono legittimati a darti uno schiaffo della potenza di 10 Megaton sul collo liscio come velluto.
Per questo, mamma me li tagliava giusto quel pochetto per passare inosservato. Capisci che storia di merda?
(comunque piacere, 21)
in effetti un’infanzia difficile… 😉
Benvenuto….piacere mio
Syl
tenerezza…
un po’ si…lo ammetto… 🙂
Questo post è magnifico…
grazie Roberto…sei genitlissimo 🙂
Mia madre mi ha sempre fatto tagliare i capelli “alla maschietta” fino a tutto il liceo. Perchè era convinta che così si fortificassero e soprattutto che io non avessi un visto per portarli lunghi, mentre mia sorella si.
“Maschietta” è un termine che ho aborrito per anni.
Bel post, caldo, familiare, affettuoso. 🙂
grazie grazia 🙂
Che bei ricordi, legati alle piccole cose quotidiane…
esatto, momenti, particolari che ti saltano in mente casualmente…
Le mamme si inventano qualsiasi cosa pur di coccolarci. E noi ce ne inventiamo altrettante pur di farci coccolare.
Mi piace pensare a quel vostro momento. Vi penso felici. 🙂
grazie…a volte si, basta poco per ritagliarsi piccoli momenti felici 🙂
Buongiorno! tempo fa ci si conosceva… beh, noi (notare il plurale), si sarebbe tornati!
SuperGiovane
Il nome mi dice qualcosa ma ho un’amnesia….ricordami bene
SuperGiovane – fletto i muscoli e sono nel vuoto… ci si commentava annnnnnnnniiiiiii fa! (al tempo del mio blog su splinder!!!!)
beh…ben tornato allora 🙂